sabato, Novembre 2, 2024

GP BAKU – ANALISI DELLA GARA: tutto troppo facile per Mercedes, Ferrari serve una reazione!

Il Gp di Baku ci ha regalato ben pochi spunti da analizzare perchè è stato dominato dalla Mercedes che dopo la doppietta ottenuta in qualifica ha confermato lo stesso risultato anche in gara. E sono quattro adesso le doppiette su quattro Gp disputati: record. E’ stato tutto facile per i “grigi” soprattutto grazie a Leclerc che era sembrato l’unico che poteva impensierirli. Ma lui, sabato, ha schiantato la sua SF90 compromettendo sia la qualifica che la gara. Vettel ha ottenuto il massimo  portando a Maranello il terzo posto ma, la cosa preoccupante, è che non è mai stato in grado di impensierire le Mercedes. Questo è dovuto principalmente al primo stint con gomme soft dove, la Ferrari, ha sofferto tantissimo accusando mediamente un gap di 0,8s da Bottas e Hamilton.

Nei primi giri il pilota tedesco non riusciva a portare nella giusta finestra le gomme e, successivamente, i suoi pneumatici sono andati in “overheating”. La cosa grave è che, ad esclusione del Bahrain, la Ferrari ha sempre sofferto le gomme e non sembra essere in grado, per ora, di trovare un rimedio. Che sia dovuto anche alla sospensione anteriore visto che la SF90 è l’unica tra i top team ad utilizzare uno schema sospensivo molto tradizionale? Ci riuscirà a Barcellona dove ha raccolto tantissimi dati durante l’inverno? Aiuteranno gli sviluppi che porteranno in Spagna?
E’ incredibile come, nel giro di pochi mesi, il punto di forza della SF71H sia diventato il tallone d’Achille per la SF90 mentre, in casa anglo-tedesca, l’handicap della W09 (gomme)  è diventato sulla W10 un punto di forza.

Mercedes è riuscita a fare la differenza nella prima parte di gara e questo gli ha permesso di gestire a proprio piacimento la seconda parte visto che hanno spinto forte solo negli ultimi 10 giri come potete osservare dal grafico in basso.
Bottas ha vinto meritatamente questa gara perchè è stato più concreto di Hamilton nei momenti chiave del fine settimana. In primis in qualifica dove è riuscito ad ottenere la pole position mentre, il cinque volte campione del mondo, a causa di un outlap molto lento non è riuscito a scaldare bene gli pneumatici perdendo troppo tempo nel settore 1. Poi alla partenza, Bottas, pur scattando in modo non ottimale è riuscita a mantenere la leadership alla prima curva sfruttando la poca aggressività di Hamilton il quale aveva tutto lo spazio per potersi infilare.
Hamilton ha cercato di mettere pressione a Bottas specialmente nei giri prima che venisse esposto il regime di VSC e negli ultimi 10 giri di corsa ma non ha mai avuto nessuna chance per tentare l’attacco. In regime di VSC, Hamilton, è stato poco lucido in quanto ha perso 1,5s su Bottas e questo, secondo il pilota inglese, è stato dovuto ad un suo errore in quanto ha girato su tempi più lenti rispetto a quelli imposti dalla FIA. Quando viene attivata la VSC i piloti devono ridurre la loro velocità fino a rispettare un tempo minimo fissato dalla FIA in ogni micro-settore del circuito. I piloti vedono apparire sul display il delta fra il loro tempo di percorrenza e quello fissato dalla FIA per cui possono regolare la velocità di conseguenza, visto che ogni micro-settore è definito dai pannelli di segnalazione che si trovano prima di ogni curva e separate da una distanza che va da 100 a 300 metri.
La gara di Leclerc è stata sicuramente buona ed è riuscito a portare  casa il quinto posto. Il muretto Ferrari è stato molto criticato per avere lasciato in pista il monegasco troppo a lungo nel primo stint e questo gli ha fatto perdere del tempo prezioso sugli altri piloti che avevano delle coperture più fresche. Questa scelta, personalmente, l’ho trovata corretta perchè hanno tentato di osare e aspettare il più possibile per cercare un’eventuale Safety Car. Safety Car che avrebbe rimesso in gioco Leclerc per le posizioni di testa.
 Con una strategia più conservativa, vedendo come è andata la gara, potevano sicuramente anticipare la sosta e questo avrebbe permesso a Leclerc di uscire davanti a Gasly e cercare un eventuale attacco a Verstappen. Vedendo il ritmo con le rosse secondo me non ci sarebbe stata nessuna possibilità di ottenere il quarto posto e proprio per questo credo che sia stato positivo rischiare.
Per la Red Bull è stata una corsa a due facce: negativa con le soft e molto positiva con le medie. Nello stint con le gomme “gialle” Verstappen, prima del regime di VSC, ha tenuto un ritmo ottimo e si era portato in coda a Vettel e sembrava avere la velocità per scavalcarlo per portare la sua RB15 sul podio.
Dopo la ripartenza, il pilota olandese, non è più riuscito a viaggiare sullo stesso passo di prima e si pensava che questo fosse dovuto ad un problema di temperatura sulle gomme. Invece, a fine gara, si è scoperto che il rallentamento è stato a puro scopo precauzionale in quanto gli ingegneri di Milton Keynes temevano che sulla monoposto dell’olandese si presentasse lo stesso problema al semiasse avuto da Gasly che ha costretto il francese al ritiro. L’olandese ha concluso la gara a 5″7 da Vettel e con un ampio margine sull’altra Ferrari di Charles Leclerc, che negli ultimi giri della corsa ha effettuato una sosta extra per ottenere il giro veloce della gara.

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