Valtteri Bottas è riuscito a fare sua la pole position del Gp della Cina riuscendo a battere Lewis Hamilton che, in questo fine settimana, non è stato il cecchino che abbiamo imparato a conoscere nella sua gloriosa carriera. La prima posizione di Bottas non è stata una vera e propria sorpresa in quanto, ad eccezione delle FP1, è sempre stato in cima alla lista dei tempi.
CI si aspettava qualcosina in più dalla Ferrari che è riuscita a piazzare entrambi i piloti in seconda fila e domani avrà la chance di mettere pressione ai due alfieri della Mercedes già dalla partenza. L’aspetto che ha deluso maggiormente della SF90 non è la posizione in griglia ma il fatto che è sembrata mancare la velocità per andare ad insidiare la prima fila ottenuta piuttosto agevolmente dai piloti del team anglo-tedesco.
GP CINA – MERCEDES W10: modificata l’ala anteriore per rispettare l’art. 3.3.6 del regolamento tecnico
Foto @AlbertFabrega
Prima di analizzare dettagliatemene queste qualifiche concentriamoci su un aspetto che avevamo trattato nella giornata di ieri e riguarda la nuova ala anteriore portata in pista dalla Mercedes che non rispettava il regolamento tecnico. Mercedes è corsa ai ripari ed ha modificato questa nuova versione di ala cambiando il collegamento dell’ultimo flap esterno con l’endplate. Modifica che è stata fatta prima delle prove libere 1, quindi, la W10, ha girato per tutto il fine settimana con una specifica di ala conforme al regolamento tecnico 2019. Il flap, come potete osservare dal confronto in basso, è stato “rifilato” ed ora rispetta alla lettera l’articolo 3.3.6 del regolamento tecnico.
GP CINA: I Top 5 scatteranno al via con il compound medio
Giusta la scelta fatta da Ferrari, Mercedes e Red Bull nel qualificare i propri piloti durante il Q2 con le gomme medie. Gomme medie che saranno quelle utilizzate allo start nella gara di domani. Come potete osservare dal grafico in basso che mostra i long run effettuati ieri il degrado delle gomme soft era troppo elevato e per i team sarebbe stato impossibile impostare la gara su un singolo stop. Grazie all’utilizzo delle medie nel primo stint i piloti potranno utilizzare il compoud hard per terminare la corsa su singolo stop anche perchè, la gomma dura, nella giornata di ieri ha dimostrato di avere un comportamento ottimo sia a livello di performance che di costanza.
Dalle simulazioni Pirelli la strategia più veloce per completare i 58 giri è quella di partire con le gomme soft per 18 giri per poi montare le hard fino a fine gara. La seconda più rapida, scelta molto probabilmente dai top 5 è quella di partire con le medie, pittare al giro 19 e montare le hard.
La terza più veloce è sulle due soste: partenza con soft per 15 giri, pit stop montando ancora le soft fino al giro 30 per poi usare le hard fino alla bandiera a scacchi.
Nella tabella di seguito sono elencati set di gomme nuove e usate che avranno a disposizione i piloti per la gara di domani.
GP CINA: Hamilton aveva la velocità per ottenere a pole position
Prima di concentrarsi sull’analisi dei tempi è giusto ricordare che, Pirelli, dopo aver analizzato tutti i dati raccolti nella giornata di ieri ha deciso di innalzare, per motivi di sicurezza, la pressione degli pneumatici posteriori di 1 psi. Questo fattore, abbinato all’innalzamento della temperatura, rispetto alle libere di ieri ha creato qualche problema ai piloti che, durante le FP3, hanno dovuto lavorare parecchio per ottimizzare l’assetto delle loro vetture.
Quello di modificare le pressioni dal venerdì al sabato non è una cosa piacevole ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine visto che, anche nella passata stagione, è successo alquanto spesso a dimostrazione che le simulazioni che vengono fatte dal costruttore italo-cinese alla vigilia dei Gp non sempre sono precise e che spesso i dati della pista differiscono da quelli visti al computer.
S ci concentriamo ai best sector possiamo notare che, Hamilton, pur avendo ottenuto i migliori intertempi in ciascun settore non è riuscito ad ottenere la pole position. Il pilota inglese è parso, fin da ieri, non completamente a suo agio con la W10 ma è riuscito ugualmente a classificarsi in seconda posizione a pochi millesimi da Bottas. Il suo Ideal lap poteva garantirgli la prima posizione in griglia perchè aveva la possibilità di abbassare il proprio crono di quasi 4 decimi.
Non sono state delle qualifiche semplici proprio a causa delle condizioni della pista e questo lo si vede dal fatto che nessun pilota tra quelli analizzati è riuscito a realizzare un giro perfetto. Tutti avevano la possibilità di limare qualche decimo rispetto al tempo ottenuto.
Parlando di Ferrari si può notare che, stranamente, ha accusato un distacco piuttosto importante da Mercedes specialmente nel terzo settore che è quello che poteva esaltare i tanti cavalli della Power Unit. I cavalli sono stati spremuti tutti sia da Vettel che da Leclerc, infatti, nel solo rettifilo di 1400 m sono riusciti a guadagnare quasi 3 decimi nei confronti della Mercedes. Però è mancata la velocità in curva specialmente in inserimento e percorrenza della 6, 11 e 14. I più “gravi” sono quelli di curva 11 che non hanno permesso alle SF90 di impostare bene la 12 e questo non gli ha permesso di sfruttare al 100% la maggior velocità sul dritto anche se, come abbiamo scritto sopra, il guadagno in questo tratto di circuito c’è comunque stato.
Un altro fattore da tenere in considerazione è legato allo sfruttamento degli pneumatici nel secondo settore che, secondo la mia opinione, ha contribuito a far perdere performance alla SF90 nel tratto finale. La SF90 è carente di carico aerodinamico rispetto alla W10 e quindi gli pneumatici sono stati chiamati ad un extra lavoro nei curvoni di media – alta velocità e questo lavoro supplementare si è fatto sentire nelle ultime curve del circuito.
In gara per la Rossa sarà importante sfruttare la maggior velocità sul dritto per cercare di recuperare posizioni ma questo sarà possibile se riusciranno a reggere il ritmo della Mercedes nel tratto centrale. Se qui accuseranno decimi preziosi sarà dura per loro recuperare.
Concludiamo questa analisi parlando della Red Bull che, nonostante un grosso errore fatto dal muretto, è riuscita a portare entrambe le macchine in terza fila. Max Verstappen si è classificato a soli 2 decimi senza avere la possibilità di sfruttare l’ultimo terno di soft. In gara sicuramente, fin dalla partenza, potrà dare filo da torcere alle due Ferrari e alla Mercedes.