Dopo l’interessantissimo Gran Premio del Bahrain (analisi 1 – 2), la F1 si sposta nel paese del Grande Dragone, la Cina. Per una nuova vittoria Mercedes o per un tanto atteso trionfo Ferrari(già ampiamente meritato nel deserto di Manama)? Aspettando le conferme della pista, ecco le nostra Preview della 16esima edizione in cui il Gran Premio di Cina si corre sul bel tracciato di Shanghai.
Cosa successe l’anno scorso? “Ancora una volta Vettel parte dalla pole position, con al suo fianco Raikkonen. Al via, il tedesco viene attaccato dal compagno di squadra che chiude la porta, ma questo permette a Bottas di infilarsi. Anche Verstappen riesce a passare Raikkonen, dopo aver superato anche Hamilton. Tutto tranquillo fino al giro 18, quando Hamilton effettua la sosta, seguito nel giro successivo dal compagno di squadra. Nel giro 20 tocca a Vettel, ma una piccola perdita di tempo fa rientrare il tedesco dietro a Bottas. Si porta così al comando Raikkonen che però, a causa di gomme deteriorate, cede la testa al connazionale della Mercedes al giro 27. Il ferrarista lascia poi passare anche Vettel, che così resta vicino alla testa della gara. Al trentesimo giro Hartley viene tamponato da Gasly, al termine del lungo rettilineo. Entra in pista la Safety Car e la Red Bull decide di far rientrare ai box le due vetture, per montare gomme soft. Alla ripartenza della gara Bottas è sempre al comando, seguito da Vettel, Hamilton, Verstappen, Raikkonen e Ricciardo. Le Red Bull sfruttano le gomme fresche, e iniziano la rimonta. Al giro 37 Ricciardo passa Raikkonen; poco dopo Hamilton resiste a Verstappen, che è costretto a uscire di pista, venendo così passato da Ricciardo. L’australiano passa poi l’inglese al giro 40, che un giro dopo cede la posizione anche a Verstappen. Al 43° giro l’olandese va all’attacco su Vettel, ma nel tentativo di sorpasso, i due si toccano e vanno in testacoda. Il tedesco cede diverse posizioni, finendo sesto. Nel giro seguente, Ricciardo passa anche Bottas, prendendo il comando della gara. Raikkonen, sfruttando le gomme in crisi di Hamilton, passa al terzo posto. Vettel, invece, cede la sesta posizione a Hulkenberg, anche a causa dei danni riportati dalla sua vettura. Nei giri finali, Hamilton cede la posizione a Verstappen, mentre Vettel è passato anche da Alonso a due giri dal termine. Finisce così, con l’ottima strategia Red Bull che porta alla vittoria Ricciardo.” di Alessandro Rana
GP CINA: il Gran Premio di correrà alle 08.10 (replica su TV8 alle 15.00)
Ecco gli orari ITALIANI:
Prove Libere 1: 04:00 – 05:30
Prove Libere 2: 08:00 – 09:30
Prove Libere 3: 05:00 – 06:00
Qualifiche: 08:00 – 09:00 (ore 15.00 su TV8)
Gara: 08:10(ore 15 su TV8)
GP CINA: quello di Shanghai è un circuito dove è piuttosto semplice sorpassare
Il circuito di Shanghai è situato nella periferia della metropoli cinese ed è uno dei “Tilkodromi” meglio riusciti all’Ingegnere tedesco nato a Olpe nel 1955. E’ una pista da medio alto carico aerodinamico in cui alcuni Team potrebbero però provare un assetto più scarico (medio carico) per ottimizzare la resistenza all’avanzamento, aumentata in modo importante in questa stagione, e soprattutto i consumi. Relativamente a ciò, Ferrari ha portato in pista nei test post GP del Bahrain un’ala leggermente più scarica di quella utilizzata sul circuito di Sahkir che potrebbe essere riproposta in questo fine settimana.
La pista di Shanghai è molto apprezzata dai piloti per la varietà di curve presenti: si parla infatti di curvoni veloci come le curve 7 e 8 o l’ultima che immette sul rettilineo del traguardo, la 16, dove servirà parecchio carico aerodinamico. Non mancano nemmeno delle staccate violente come quella alla fine del più lungo rettilineo del mondiale che porta alla curva 14 o quelle che portano alle curve 6 e 11 dove servirà in ingresso e centro curva un front-end stabile e in uscita un posteriore molto coerente. E non mancano nemmeno tratti dove il grip meccanico e la trazione saranno fondamentali, come in uscita dal 180° di curva 3 o in uscita dalla stretta curva 6. La presenza di uno dei rettilinei più lunghi del mondiale rende difficile il bilanciamento della vettura poiché ali troppo cariche porterebbe a sacrificare troppo la velocità in rettilineo, andando a facilitare le manovre di sorpasso degli avversari oltre che ad aumentare il consumo di benzina.
La differenza più importante tra i circuiti di Melbourne e del Bahrain e quello di Shanghai sta per la limitazione, in quest’ultimo, dell’assale anteriore rispetto all’assale posteriore degli altri due circuiti. Teoricamente andranno più in difficoltà le vetture che hanno sofferto di sottosterzo nei primi due appuntamenti rispetto a chi ha trovato nel sovrasterzo al posteriore il maggior problema in Bahrain. Da qui la curiosità anche dello stesso Binotto: “La terza gara della stagione si svolge su un circuito con caratteristiche diverse da Melbourne e Bahrain, dove troveremo curve veloci e curve che sollecitano maggiormente la parte anteriore della vettura. Vogliamo dimostrare che la SF90 può essere veloce anche in questa tipologia di circuiti e che i problemi di affidabilità avuti da Leclerc non si ripetano”.
Lato Mercedes, invece, spaventa il salto in avanti di Ferrari in Bahrain in termici di Power Unit. Secondo Wolff, se il Team di Maranello riuscirà, dopo i problemi avuti da Leclerc in Bahrain, a utilizzare le mappature più aggressive dell’unità motrice allora è chiaro che sarebbero loro i favoriti vista l’alta sensibilità alla potenza massima del circuito cinese. Ricordiamo che in Bahrain, Vettel e Leclerc hanno guadagnato dai 4 ai 5 decimi di secondo nei tre rettilinei, un gap difficilmente colmabile poi in curva. Ma Wolff dimentica di dire che Mercedes nelle qualifiche del Bahrain ha sottoperformato e che con una prestazione simile a quella di Melbourne sarebbe stata li a giocarsela. Il circuito “rear limited” di Sakhir (serve una macchina più sottosterzante che sovrasterzante per proteggere il treno posteriore), accoppiato all’importante passo in avanti in termini di potenza della PU, ha garantito alla Ferrari di esprimersi al meglio, almeno con Leclerc. Mentre ha penalizzato Mercedes che storicamente risulta essere più aggressiva sul treno posteriore per via principalmente del diverso concetto aerodinamico a più basso rake. Il circuito di Shanghai dovrebbe riequilibrare i valori, finestre strettissime di funzionamento delle Pirelli 2019 permettendo.
GP CINA: saranno utilizzate le stesse mescole dell’Australia
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Cina sono le tre centrali della gamma 2019, utilizzate anche in Australia e nel prossimo appuntamento che si correrà a Baku. La Soft della Cina, per tornare alle vecchie denominazioni, sarà la UltraSoft, poi Soft e Medium per la gara. Nessuna importante differenza nella scelta dei set da parte dei tre Team: Ferrari con un set in più di Medium (Soft 2018); Mercedes invece più aggressiva con un set in più di Soft (SuperSoft 2018). Entrambi i Team, cosi come RedBull, hanno comunque optato per provare la Hard (Medium 2018) durante le prove libere di venerdì.
Ricordiamo che i nuovi pneumatici Pirelli hanno teoricamente una finestra più larga anche se i Team non sembra stiano vedendo da questo punto di vista degli importanti passi in avanti. Rimane sempre piuttosto facile, soprattutto con le mescole più morbide, uscire dal Working Range. Dei Team di alta classifica ne sta soffrendo soprattutto RedBull mentre Ferrari e Mercedes sembrano si siano adattate meglio.
Dal punto di vista degli pneumatici, il lungo rettilineo presente nel terzo settore potrebbe creare dei problemi di raffreddamento delle anteriori in particolare, causando rischi di bloccaggio. La pista ha una superficie mediamente abrasiva ed è piuttosto impegnativa sui pneumatici, con il pneumatico anteriore sinistro che dovrà sopportare i maggiori carichi. Forze laterali (in curva) che saranno abbastanza bilanciate con le forze longitudinali (accelerazione e frenata). Curva 1 e 13 le due più impegnative.
Capitolo pressioni: la Cina è la prima gara dove Pirelli ha messo mano in maniera importante alle pressioni dei suoi pneumatici abbassando di 2 psi la pressione minima delle posteriori. Questo significa maggior impronta a terra, quindi miglior trazione, ma anche maggiori temperature da dissipare, un qualcosa che a Shanghai non dovrebbe essere un grosso problema nemmeno per chi tende al surriscaldamento del treno posteriore.
GP CINA: basso il rischio pioggia nei tre giorni di gara
Parlando di meteo, aspettando le previsioni del nostro meteorologo di fiducia Andrea Pini, sembrano basse le probabilità di pioggia durante questo terzo weekend di corsa.
Temperature più calde il venerdì e soprattutto il sabato (aria > 20°C), con abbassamento delle temperature previsto per la giornata di gara.
Le gomme C4 citate nell'articolo corrispondono alle ULTRASOFT dell'anno passato e non alle SUPERSOFT, che da questo anno non esistono più.
C1 HARD 2018
C2 MEDIUM 2018
C3 SOFT 2018
C4 ULTRASOFT 2018
C5 HYPERSOFT 2018