“Melbourne? La
pista non era congeniale! Sakhir? È
mancata l’affidabilità! A Shanghai?
È chiaro, assetto sbagliato! Baku?
Ehhh ma se Leclerc non andava a
sbattere…”
pista non era congeniale! Sakhir? È
mancata l’affidabilità! A Shanghai?
È chiaro, assetto sbagliato! Baku?
Ehhh ma se Leclerc non andava a
sbattere…”
E Barcellona? Ora
che inventiamo?
che inventiamo?
Forse sarebbe il caso che a Maranello la smettano di cercare scuse (sembra che siano più
efficaci a trovarle che a risolvere i problemi) alle scarse prestazioni di
questo inizio di mondiale, e cerchino di guardare in faccia la realtà che,
inutile girarci attorno, parla di una vettura che fatica terribilmente nelle
curve lente. La monoposto italiana non permette ai piloti della Rossa di lottare alla pari con Mercedes, e spesso si ritrova nel passo
gara anche dietro alla Red Bull
motorizzata Honda. A codesto quadro
va aggiunta la palese confusione mentale di questo team, che spinge gli uomini
che lo compongono a sbagliare tutto il possibile, affossando del tutto quelle
poche speranze di quagliare un buon risultato. A Montmelò la verità viene sempre a galla…e la mazzata ricevuta ha
avuto dimensioni importanti
efficaci a trovarle che a risolvere i problemi) alle scarse prestazioni di
questo inizio di mondiale, e cerchino di guardare in faccia la realtà che,
inutile girarci attorno, parla di una vettura che fatica terribilmente nelle
curve lente. La monoposto italiana non permette ai piloti della Rossa di lottare alla pari con Mercedes, e spesso si ritrova nel passo
gara anche dietro alla Red Bull
motorizzata Honda. A codesto quadro
va aggiunta la palese confusione mentale di questo team, che spinge gli uomini
che lo compongono a sbagliare tutto il possibile, affossando del tutto quelle
poche speranze di quagliare un buon risultato. A Montmelò la verità viene sempre a galla…e la mazzata ricevuta ha
avuto dimensioni importanti
C’è poco o niente da
salvare…
salvare…
Questo week-end
era stato presentato come quello del riscatto, dell’ “All-in”, dove i tecnici
della Ferrari avrebbero portato un
sacco di novità (tra cui una nuova spec. di Power Unit), decidendo a priori di
escludere la nuova sospensione anteriore nonostante gli ottimi riscontri al
simulatore, provandola in pista solamente nei test post Gran Premio. Numeri alla
mano, a dispetto delle buone indicazioni ricevute sulle nuove parti montate, la
rossa ha faticato parecchio durante tutto il fine settimana. Al quanto
incomprensibile poi la scelta nel disertare i test organizzati dalla Pirelli di settembre, per provare le
nuove gomme da 18“ che verranno utilizzate a partire dal 2021. Successivamente
la prossima occasione per scendere in pista con questa configurazione slitterà
al 2020, regalando un vantaggio a Mercedes.
era stato presentato come quello del riscatto, dell’ “All-in”, dove i tecnici
della Ferrari avrebbero portato un
sacco di novità (tra cui una nuova spec. di Power Unit), decidendo a priori di
escludere la nuova sospensione anteriore nonostante gli ottimi riscontri al
simulatore, provandola in pista solamente nei test post Gran Premio. Numeri alla
mano, a dispetto delle buone indicazioni ricevute sulle nuove parti montate, la
rossa ha faticato parecchio durante tutto il fine settimana. Al quanto
incomprensibile poi la scelta nel disertare i test organizzati dalla Pirelli di settembre, per provare le
nuove gomme da 18“ che verranno utilizzate a partire dal 2021. Successivamente
la prossima occasione per scendere in pista con questa configurazione slitterà
al 2020, regalando un vantaggio a Mercedes.
Passando al verdetto della pista, il tracciato catalano ha
fatto capire che la SF90 dispone di
una buona PU, ma che nei tratti più
guidati è attualmente in difficoltà. Nel T3
la Ferrari si è beccata ben 8 decimi dalla W10 di Bottas, ottenendo
in questo settore un riscontro cronometrico a livello di Haas e Toro Rosso. Insomma un “disastro sportivo” che
pensando alle curve, tornantini e chicane del Principato di Monaco, spaventa
ancora di più i tifosi della rossa. Imbarazzante il confronto delle velocità in
curva tra la vettura tedesca e quella italiana, essendo la SF90 capace di beccarsi un distacco di quasi 20 km/h nei confronti della W10, cosa che si nota particolarmente nell’ultimo cambio di
direzione del tracciato. Può bastar così? Ovviamente no. La scuderia sembra
essere sempre più nel pallone, e la quinta prova del campionato mondiale di Formula Uno in terra iberica sta lì a dimostrarlo.
fatto capire che la SF90 dispone di
una buona PU, ma che nei tratti più
guidati è attualmente in difficoltà. Nel T3
la Ferrari si è beccata ben 8 decimi dalla W10 di Bottas, ottenendo
in questo settore un riscontro cronometrico a livello di Haas e Toro Rosso. Insomma un “disastro sportivo” che
pensando alle curve, tornantini e chicane del Principato di Monaco, spaventa
ancora di più i tifosi della rossa. Imbarazzante il confronto delle velocità in
curva tra la vettura tedesca e quella italiana, essendo la SF90 capace di beccarsi un distacco di quasi 20 km/h nei confronti della W10, cosa che si nota particolarmente nell’ultimo cambio di
direzione del tracciato. Può bastar così? Ovviamente no. La scuderia sembra
essere sempre più nel pallone, e la quinta prova del campionato mondiale di Formula Uno in terra iberica sta lì a dimostrarlo.
Le gerarchie tra i due piloti dentro al team non sembrano
godere di una chiarezza assoluta. Stessa cosa dicasi per le strategie
utilizzate spesso risultate tardive nell’esecuzione, con le vetture che vengono
richiamate ai box con tempistiche al quanto discutibili e puntualmente
rispedite nel traffico. Inoltre ultimamente sembra che in Ferrari sia abbia addirittura “paura” di utilizzare i Team Order, nonostante i due piloti durante
un momento specifico delle gare siano su due piani differenti. Forse le
polemiche innescate dopo le ultime gare iniziano a pesare sulle decisioni in
questo senso, spiegando per esempio l’inutile attesa di quasi 10 giri nel dar
via libera a Vettel,(che in quel
frangente era più veloce di Charles essendo su due soste), per poi fermarlo il
giro dopo. Risulta evidente che ci troviamo davanti ad un chiaro stato
confusionale, con una squadra che non riesce a prendere decisioni serene senza
farsi sopraffare dall’ansia o dalla paura di sbagliare.
godere di una chiarezza assoluta. Stessa cosa dicasi per le strategie
utilizzate spesso risultate tardive nell’esecuzione, con le vetture che vengono
richiamate ai box con tempistiche al quanto discutibili e puntualmente
rispedite nel traffico. Inoltre ultimamente sembra che in Ferrari sia abbia addirittura “paura” di utilizzare i Team Order, nonostante i due piloti durante
un momento specifico delle gare siano su due piani differenti. Forse le
polemiche innescate dopo le ultime gare iniziano a pesare sulle decisioni in
questo senso, spiegando per esempio l’inutile attesa di quasi 10 giri nel dar
via libera a Vettel,(che in quel
frangente era più veloce di Charles essendo su due soste), per poi fermarlo il
giro dopo. Risulta evidente che ci troviamo davanti ad un chiaro stato
confusionale, con una squadra che non riesce a prendere decisioni serene senza
farsi sopraffare dall’ansia o dalla paura di sbagliare.
Ed ora cosa succederà? Che futuro avrà
questo Mondiale? A cosa può aspirare
questa Ferrari?
questo Mondiale? A cosa può aspirare
questa Ferrari?
Meglio guardare in faccia la realtà: per il momento il Cavallino rampante non ha un vero e
proprio punto forte, trovandosi in grossa difficoltà sia sul lato tecnico che
su quello umano. La speranza rossa dei test di questa settimana è quella di
poter trovare una soluzione ai problemi di questa monoposto (magari la svolta
potrebbe essere la sospensione sopra citata), anche se personalmente inizio a
pensare che le caratteristiche della macchina siano queste, e che la SF90 se le porterà dietro fino a Yas Marina.
proprio punto forte, trovandosi in grossa difficoltà sia sul lato tecnico che
su quello umano. La speranza rossa dei test di questa settimana è quella di
poter trovare una soluzione ai problemi di questa monoposto (magari la svolta
potrebbe essere la sospensione sopra citata), anche se personalmente inizio a
pensare che le caratteristiche della macchina siano queste, e che la SF90 se le porterà dietro fino a Yas Marina.
Dando un’occhiata al lato gestionale personalmente non so
più a cosa pensare…
più a cosa pensare…
La scorsa stagione si invocava a gran voce (io per primo)
l’avicendamento Arrivabene-Binotto
nel ruolo di comando della GeS, ma
per il momento c’è da dire che questo cambio non ha portato quella tranquillità
e lucidità necessaria. I ruoli di Mattia
mi fanno pensare: chiarisco che sono ancora saldamente sopra il suo “carro”(e
vedendo in quanti chiedono le dimissioni del mio omonimo siamo rimasti in
pochi…), ma tuttavia credo che il doppio ruolo di Binotto nella posizione di Team
Principal e Direttore Tecnico
porti via troppe energie, e la sensazione che non riesca ad avere il tutto
sotto al proprio controllo proprio come piace a lui palesa nelle mie idee.
l’avicendamento Arrivabene-Binotto
nel ruolo di comando della GeS, ma
per il momento c’è da dire che questo cambio non ha portato quella tranquillità
e lucidità necessaria. I ruoli di Mattia
mi fanno pensare: chiarisco che sono ancora saldamente sopra il suo “carro”(e
vedendo in quanti chiedono le dimissioni del mio omonimo siamo rimasti in
pochi…), ma tuttavia credo che il doppio ruolo di Binotto nella posizione di Team
Principal e Direttore Tecnico
porti via troppe energie, e la sensazione che non riesca ad avere il tutto
sotto al proprio controllo proprio come piace a lui palesa nelle mie idee.
L’auspicio è che a fine anno per il bene della Ferrari Mattia possa rinunciare ad uno
dei due ruoli, oppure che la dirigenza affianchi gli un persona che lo aiuti
nella gestione per tenere tutto a bada. Essendo al momento la situazione al
quanto preoccupante, la speranza della scuderia Italiana risiede nel risolvere
questi grattacapi al più presto, per poi ritornare nella posizione che
storicamente più gli compete.
dei due ruoli, oppure che la dirigenza affianchi gli un persona che lo aiuti
nella gestione per tenere tutto a bada. Essendo al momento la situazione al
quanto preoccupante, la speranza della scuderia Italiana risiede nel risolvere
questi grattacapi al più presto, per poi ritornare nella posizione che
storicamente più gli compete.
Forse un buon inizio sarebbe quello di mettere le scuse da
parte cominciando ad affrontare in modo deciso la realtà di questo mondiale,
per poter regalare quelle gioie che i sostenitori della rossa aspettano oramai
da più una decade.
parte cominciando ad affrontare in modo deciso la realtà di questo mondiale,
per poter regalare quelle gioie che i sostenitori della rossa aspettano oramai
da più una decade.
Autore: Mattia Maestri – @mattiamaestri46
Inizio da questo: "…Al quanto incomprensibile poi la scelta nel disertare i test organizzati dalla Pirelli di settembre, per provare le nuove gomme da 18“…". Chi ha preso questa decisione? Sbaglio o la stessa persona che disse: "O io, o Arrivabene"? E chi ha silurato, molto tempo prima, un "certo" Aldo Costa e poi un "certo" James Allison, guarda caso punto di forza del team grigio di Germania? La Ferrari ha 2 problemi: il primo, le troppe lotte intestine che troppi calibri da 90 han costretto alla fuga, quindi l'eccesso di scuse a giustificazione di disastri. Speriamo bene, da sportivo prima che da tifoso, altrimenti è bene che, a Maranello, si pensi ad allevare cavalli di razza (sarcasmo: ON).
BASTA SCUSE!! cacchiolina; la Ferrari come l' Inter no!!!…da tifoso posso capire tutto, ma finiamola con queste figure barbine. le prove del gran premio spagnolo mi hanno talmente disgustato, che ho deciso dopo 10 anni di non guardare la gara…
con tutti i dati che "i tecnici della Ferrari" hanno incamerato non si può arrivare dopo 90 giorni dai test a 5 doppiette a zero!!…lo trovo assurdo. E' vero che le soluzioni non si trovano sotto il tappetto ma non si può arrivare a giugno in queste condizioni.
scusate lo sfogo, torno nell' oblio
Valerio Musa
Hai ragione, tutto giusto quello che hai scritto, ma una cosa non mi va a genio, non paragoniamo la formula 1 alle squadrette di calcio, li mi incazzo, non sopporto quei sport per mezzi uomini..
Mattia Binotto DEVE tornare a dirigere SOLO il reparto tecnico, la gestione del team lasciamola a qualcuno con i contro cog…i!, ma che venga da fuori, Se aspettiamo però che certe decisioni le prenda il "lèllo" del presidente siamo fritti, lui a Bakù col sorriso un po locco fuori dai denti, era "feliciano" per il giro veloce, "noi però abbiam fatto il giro veloce" urrà urrà!! in che mani siamo finiti…C'ho lo sconforto, è proprio vero ormai Ferrari è definitivamente in mani FCA… Ah c'è anche Camillo Camilleri cami Chi?, si quello piccolino che sembra un turista che chiede un informazione tutte le volte che lo vediamo nei box..
Ad ogni modo questa SF90 ha definitivamente fatto emergere i punti deboli causati in questi 3 anni da un continuo allungamento dell'interasse senza considerare di cambiare il muso e il sistema sospensivo anteriore. Secondo me il passo sarebbe anche corretto come misura ma se provenisse da un progetto "nato lungo",(MB docet), anche il retrotreno non avrebbe grande bisogno di essere rivoluzionato, al limite riguardo all'efficienza aero magari sagomare un po di più le pance nella zona laterale degli sponsor.(PU e cofano strettissimo oltre alla sospensione tutta idraulica fanno della rossa forse la più esasperata in quella zona). Ma quell'ala ant. total outwash e quel muso ormai inguardabile(dalla SF16H sembrano tutti uguali), va cestinato assieme ai triangoli delle sospensioni senza pivot e al terzo elemento a molla regolabile con una ghiera che fa tanto bicicletta cross fine anni 70!!,è il muso che indirizza per primo i flussi che poi vengono indirizzati su tutta la vettura ed è li che MB è avanti anni luce, perchè se prendiamo ad esempio la w08, negli anni ha sempre proseguito una filosofia coerente, passo lungo, muso strettissimo, assetto parallelo con pochissimo rake, pance strette, studi maniacali sulle sospensioni idrauliche tanto da essere bocciate dalla Fia in un paio di soluzioni troppo estreme, tantissimo carico aero, ed efficienza ai vertici nelle curve veloci( nelle lente hanno migliorato pian pianino fino ad avere nonostante le dimensioni da Tir la migliore agilità del lotto), poi ci mettiamo che politicamente sono potentissimi, stimolano Pirelli a cambiare spessore battistrada, sfidano Fia con soluzioni di gestione temperatura gomma "parzialmente irregolari", e per finire nei test fanno credere a tutti, che sono in difficoltà e che la rossa c'ha 500 millesimi (suona meglio 🙂 ) di vantaggio!!.
In Austria nel 18 se vi ricordate portarono le bocche d'ingresso aria delle fiancate in stile Ferrari, con i coni anti intrusione carenati, son durate 3 gp dopo hanno capito che abbinate ai triangoli col pivot rialzato forse interferivano con il corretto andamento dei flussi, e per questo ritornarono alla vecchia soluzione con le bocche a goccia, le stesse della W10.
Loro fanno e risfanno con velocità impressionanti, Ferrari si permette di prendere per il cxxo i propri tifosi spacciando per "grandi sviluppi", una pinna con la parte sopra la presa dinamica, segata di una decina di cm x 4/5 a mo di cresta!!…Ma dove vogliamo andare…
Anche dopo le prime tre gare disastrose tutti hanno detto che la cosa migliore (consumi a parte) era la P.U.. In Spagna, cosa ti portano come modifica alla macchina? Il telaio, noooo, l'aerodinamica noooo, la PU ti aspetti il no ed invece è si!!!! arriva la Spec. 2!!!!!!!
I piloti si lamentano di avere un razzo che non gira nelle curve lente e porti la PU 2???? Temo che Bin8 non sapendo che pesci pigliare si concentra sull'unica cosa nella quale si può permettere di parlare, così accade che gli areodinamici insistano su un'ala palesemente da bocciare dando la colpa al telaio ed i telaisti che al contrario danno la colpa agli aerodinamici, così nell'immobilismo totale l'unica cosa ad evolvere è il motore, che però è chiaro che non basta. Ero favorevole a Bin8 come DT ma temo di aver sbagliato e che ci sia la necessità di un uomo con gli attributi che metta alla frusta tutti.
PS, non sono un tecnico ma l'ala anteriore mi sembra da bocciare come la sospensione anteriore che rimane tra le 3 del lotto per il campionato quella più vecchia nei concetti e nella realizzazione.
PPs, la Mercedes deve essere presa a modello per organizzazione anche se per questo devono ringraziare chi le ha dato una struttura, ovvero Ross Brawn.
Purtroppo mi associo con immenso dispiacere.Ma dopo 5 gp non possiamo più aspettare.
Incomprensibile e inaccettabile la scelta di non provare i pneumatici con i cerchi da 18". Allora l'esperienza di una Mercedes con 2 anni di vantaggio sullo sviluppo del motore e con i faticosi anni impiegati a rincorrerli non hanno insegnato nulla. Gli vogliamo regalare anche un anno di vantaggio sulla conoscenza dei pneumatici! Considerando poi i tempo da bradipo in Ferrari per apportare dei cambiamenti! La verità è che la Ferrari è la macchina che ha cambiato meno rispetto all'anno scorso, allungando solo il passo di 3 cm e rastremazione il cofano e quindi dai test è la vettura che ha portato meno sviluppi. La scelta di non provare i pneumatici del 2021 probabilmente dipende dalla volontà di sviluppare una macchina che invece non va sviluppata più,ma si deve stravolgere il concetto, soprattutto meccanico. Che il progetto sia sbagliato e la direzione presa anche l'hanno capito tutti perché in Ferrari no! La Red Bull ha più carico aerodinamico della Ferrari e dicono che il loro problema è la mancanza di carico rispetto a Mercedes e, Ferrari che fa,continuano a portare sviluppi per abbassare il drag, ma senza creare carico.Sembra la Williams di qualche anno fa, veloce in rettilineo e lenta in curva. Nel 2017 la Ferrari a passo corto aveva il miglior telaio ed aveva dominato a Monaco ed era andata bene in tutti quei circuiti come in Ungheria dove c'erano curve lente (in quel periodo bisogna considerare anche che il motore Ferrari pagava ancora qualcosa rispetto al Mercedes). L'anno scorso con un passo di 8 cm in più del 2017 il vantaggio a Monaco e nei circuiti con trattilenti si era perso, ma non era abissale come adesso. É chiaro che le sospensioni tradizionali di Ferrari non funzionano all'aumentare del passo. Lo aveva capito la Mercedes che ha iniziato a lavorare sulle attuali sospensioni già 2 anni fa. Scandaloso che in Ferrari dopo aver provato a far abolire la soluzione senza riuscirci, non hanno cominciato a lavorarci e non l'abbiano ancora introdotta. Sembra di rivedere la vecchia storia della sospensione pull rod, per la quale ci sono voluti anni per convertirla in push rod ed eranon rimasti l'unico team a non averla. O se vogliamo il muso basso del 2015 e 2016 che secondo loro non faceva differenza con quello più alto… Il problema è che la lentezza Ferrari nell'affrontare certe tematiche non è da Formula 1,dove nel giri di un anno le vetture evolvono anche di 2 secondi. Più che le pance Mercedes, come scrive un utente, ricorderei la velocità con cui Red Bull l'hanno scorso si è accorta ed ha portato un retrotreno nuovo per meccanica e fluidodinamica nuovo già a Barcellona. In sintesi urge un importante cambiamento della vettura da parte di Ferrari che arrivi già quest'anno. La formula 1 non aspetta!
I dati che Mercedes e Racing Point ottengino dagli pneumatici 2021 saranno condivisi cin tutti i team…
I dati vengono condividi, ma i pneumatici hanno comportamento diverso a seconda della vettura su cui le monti . Sapere come si comportano sulla tua vettura rispetto ad un'altra é altra cosa