Dal 10 al 12 maggio il Circuit de Barcelona–Catalunya
ospita il 5° appuntamento del Mondiale 2019 di Formula 1. Situato al Montmeló,
è stato inaugurato il 10 settembre 1991 e 19 giorni dopo ha ospitato il primo
Gran Premio di Formula 1. A febbraio e marzo la pista catalana è stata
teatro di 8 giorni di test durante i quali le monoposto hanno percorso in tutto
oltre 40 mila km. Un perfetto banco di prova per i nuovi impianti frenanti di
Brembo.
ospita il 5° appuntamento del Mondiale 2019 di Formula 1. Situato al Montmeló,
è stato inaugurato il 10 settembre 1991 e 19 giorni dopo ha ospitato il primo
Gran Premio di Formula 1. A febbraio e marzo la pista catalana è stata
teatro di 8 giorni di test durante i quali le monoposto hanno percorso in tutto
oltre 40 mila km. Un perfetto banco di prova per i nuovi impianti frenanti di
Brembo.
Il livello di aderenza della pista è sempre
molto elevato, come confermato dall’usura dei pneumatici.
Il forte vento, colpevole dell’uscita di pista
di Fernando Alonso nei test del 2015, unito ad un rettilineo principale di
1.047 metri e di altri più piccoli permettono uno smaltimento termico efficace
tra una frenata e la successiva. Secondo i tecnici Brembo, che hanno
classificato le 21 piste del Mondiale, il Circuit de Barcelona–Catalunya
rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una
scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.
di Fernando Alonso nei test del 2015, unito ad un rettilineo principale di
1.047 metri e di altri più piccoli permettono uno smaltimento termico efficace
tra una frenata e la successiva. Secondo i tecnici Brembo, che hanno
classificato le 21 piste del Mondiale, il Circuit de Barcelona–Catalunya
rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una
scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.
L’impegno dei freni durante il GP
Malgrado un tempo sul giro inferiore di 13
secondi alla pista di Sochi, la differenza nell’uso dei freni ammonta a circa
mezzo secondo: nel GP Russia si frena per 15 secondi al giro, nel GP Spagna per
14 secondi e mezzo al giro. La percentuale di impiego dei freni in gara ammonta
al 19 per cento, valore fatto segnare anche da altri 5 GP.
secondi alla pista di Sochi, la differenza nell’uso dei freni ammonta a circa
mezzo secondo: nel GP Russia si frena per 15 secondi al giro, nel GP Spagna per
14 secondi e mezzo al giro. La percentuale di impiego dei freni in gara ammonta
al 19 per cento, valore fatto segnare anche da altri 5 GP.
La media sul giro delle decelerazioni massime
è di 4 g, valore identico al GP Australia: durante l’intero GP ogni monoposto
dovrebbe dissipare 216 kWh. Dalla partenza alla bandiera a scacchi i tecnici
Brembo hanno stimato che ciascun pilota affronta circa 530 frenate, esercitando
un carico totale sul pedale di 52 tonnellate. In altre parole, ciascun pilota
esercita un carico di oltre 5 quintali e mezzo al minuto.
è di 4 g, valore identico al GP Australia: durante l’intero GP ogni monoposto
dovrebbe dissipare 216 kWh. Dalla partenza alla bandiera a scacchi i tecnici
Brembo hanno stimato che ciascun pilota affronta circa 530 frenate, esercitando
un carico totale sul pedale di 52 tonnellate. In altre parole, ciascun pilota
esercita un carico di oltre 5 quintali e mezzo al minuto.
Le frenate più impegnative
Delle 8 frenate del Circuit de
Barcelona-Catalunya 2 sono classificate come impegnative per i freni, 3 sono di
media difficoltà e 3 sono light. A differenza di altre piste, però, non c’è
nemmeno una curva in cui i freni sono impiegati per meno di un secondo.
Barcelona-Catalunya 2 sono classificate come impegnative per i freni, 3 sono di
media difficoltà e 3 sono light. A differenza di altre piste, però, non c’è
nemmeno una curva in cui i freni sono impiegati per meno di un secondo.
La staccata più impegnativa è quella alla
curva 10: le monoposto scendono da 319 km/h a 79 km/h con una frenata di 2,9
secondi durante i quali percorrono 129 metri. Per riuscirci i piloti sono
chiamati ad esercitare un carico di 196 kg sul pedale del freno e subiscono una
decelerazione di 5,2 g. Inferiore decelerazione si registra alla prima
curva. Le monoposto arrivano a 325 km/h e frenano in soli 2,01 secondi durante
i quali percorrono 119 metri. Significativa anche la frenata alla curva 4
perché in appena 105 metri le monoposto passano da 299 km/h a 160 km/h.
curva 10: le monoposto scendono da 319 km/h a 79 km/h con una frenata di 2,9
secondi durante i quali percorrono 129 metri. Per riuscirci i piloti sono
chiamati ad esercitare un carico di 196 kg sul pedale del freno e subiscono una
decelerazione di 5,2 g. Inferiore decelerazione si registra alla prima
curva. Le monoposto arrivano a 325 km/h e frenano in soli 2,01 secondi durante
i quali percorrono 119 metri. Significativa anche la frenata alla curva 4
perché in appena 105 metri le monoposto passano da 299 km/h a 160 km/h.
Prestazioni Brembo
Oltre la metà (21 su 39) delle edizioni del GP
Spagna a cui hanno preso parte sono state vinte da monoposto dotate di freni
Brembo. Dieci di queste sono attribuibili alla Ferrari che dal 1996 ha vinto 8
volte a Barcellona. Nel 2016 ha invece trionfato Max Verstappen con la Red
Bull, diventando così il primo 18enne ad aver vinto un GP.
Spagna a cui hanno preso parte sono state vinte da monoposto dotate di freni
Brembo. Dieci di queste sono attribuibili alla Ferrari che dal 1996 ha vinto 8
volte a Barcellona. Nel 2016 ha invece trionfato Max Verstappen con la Red
Bull, diventando così il primo 18enne ad aver vinto un GP.
In collaborazione con Brembo, per ulteriori informazioni visitare: www.brembo.com