domenica, Dicembre 22, 2024

5 secondi di penalità a Verstappen…

Non poco il lavoro svolto dai commissari del gp di Monaco. Cerchiamo insieme di capire perché abbiano preso certe decisioni.
Iniziamo al giovedì, quando Leclerc, Vettel e Hamilton sono stati sanzionati per aver superato il limite di velocità in pit lane. O meglio, il loro team è stato sanzionato, in quanto è stata assegnata un’ammenda economica, proprio come espressamente previsto dall’articolo 22.10 violato. 300€ in entrambi i casi dei piloti Ferrari che viaggiavano a circa 63 km/h; 400€ per l’inglese che invece si avvicinava ai 64 km/h. La regola d’altronde è chiara: 100€ per ogni km/h oltre il limite…
Sempre durante le libere, ma al sabato stavolta, c’è stato un altro episodio che ha visto coinvolto il pilota di casa della Ferrari: non ha rispettato il tempo minimo stabilito in caso di virtual safety car ed è stato sanzionato con una reprimendaL’articolo in questione è il 40.5

 

In regime di VSC, la direzione gara stabilisce un tempo minimo sul giro al di sotto del quale non si può andare. Nel caso di Leclerc, il regime di virtual safety car viene imposto mentre il pilota si sta avvicinando a curva 2. Dalle immagini si vede chiaramente come prima abbia comunque frenato significativamente in reazione all’incidente avvenuto in curva 1 e poi abbia rallentato vistosamente alla comparsa della VSC, tuttavia, non ha rispettato il tempo minimo fino a quando non ha superato curva 8. I commissari hanno riconosciuto la cosa, ma restano dell’idea che essendo imposta per motivi di sicurezza, è necessario applicare una sanzione. La reprimenda è quella giusta, in linea con altre violazioni simili in passato durante le prove libere.

 

Passiamo quindi alla qualifica: sia Giovinazzi che Gasly sono stati sanzionati con 3 posizioni di penalità in griglia + 1 punto patente per aver causato impedimento ai danni di un avversario. Si tratta dell’articolo 31.5
Nel primo caso, il pilota italiano si trovava tra curva 16 e curva 18 quando si è accorto decisamente tardi che alle sue spalle stava sopraggiungendo Hulkenberg. I commissari hanno capito che si trattava di un giro di set up, ma hanno anche notato che l’impedimento è stato chiaro e che il team poteva essere più rapido nel comunicare al suo pilota l’arrivo di un avversario in un giro cronometrato. La sanzione è corretta.
Nel secondo caso, invece, Gasly stava giungendo in prossimità di curva 4, quando alle sue spalle è arrivato Grosjean in un giro lanciato che ha dovuto bruscamente frenare per evitare la collisione. Il pilota Red Bull ha ammesso di non essersi accorto dell’avversario e di non essere nemmeno stato informato dal team del fatto che stesse sopraggiungendo un pilota in un giro cronometrato. Accertato quindi l’impedimento, la sanzione è corretta.
Sempre durante la qualifica, Leclerc e Perez sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli stewards per non essersi fermati al peso quando richiesto dall’articolo 29.1 a). In entrambi i casi, però, non è stata assegnata alcuna sanzione.
Dalle immagini, è apparso evidente come il semaforo che segnala l’obbligo di fermarsi si sia attivato “all’ultimo momento” e che per il pilota non era chiaramente visibile a causa della particolare conformazione della pit lane cittadina. Accertato poi che la macchina è stata subito riportata alle verifiche senza svolgere su di essa alcun lavoro, si è optato per non sanzionare l’accaduto.

 

Da ultimo vediamo gli episodi accaduti in gara, in particolare abbiamo la sanzione di 5 secondi di penalità + 2 punti patente per Verstappen per unsafe release e 10 secondi + 2 punti patente per Giovinazzi per aver causato un incidente.
 
Nel primo caso, si tratta di una violazione dell’articolo 28.13 a)

 

Dalle immagini, risulta evidente come il pilota della Red Bull dopo esser ripartito dal box, si sia trovato affiancato e con leggermente davanti alla macchina di Bottas che aveva anch’egli appena effettuato la sosta. L’olandese, però, non ha mantenuto una traiettoria rettilinea, ma ha continuato a sterzare fino ad andare al contatto con l’avversario che a sua volta ha toccato le barriere. Per i commissari, è evidente che tale manovra abbia generato un vantaggio per Verstappen, quindi è stata giustamente imposta una sanzione.

 

Per quanto riguarda Giovinazzi, invece, l’articolo è il 38.1

 

Anche qui, è abbastanza chiaro come il pilota italiano abbia tentato il sorpasso su Kubica in curva 18, tuttavia, la manovra è stata fatta molto in ritardo e c’è stata quindi la collisione tra i due con conseguente testacoda per la Williams. Nulla di grave, ma giusto sanzionare l’accaduto.

 

Ma non è tutto. Sanzionati dai commissari sono anche: Grosjean, per aver tagliato la linea bianca in uscita dalla pit lane;  Stroll e Magnussen per aver lasciato la pista e aver tratto vantaggio. In tutti e tre i casi sono stati applicati 5 secondi di penalità + 1 punto patente.
 
Per quanto riguarda il francese, dopo la sosta a box, ha tagliato la riga bianca che separa l’uscita dalla pit lane con il resto della pista e questa è una violazione del codice sportivo internazionale.

 

Stroll e Magnussen, invece, hanno entrambi tagliato la chicane in curva 10 traendone vantaggio, il che è vietato dall’articolo 27.3

 

Il primo senza alcun apparente motivo; il secondo mentre si stava difendendo dall’attacco di Perez. E’ chiaro per entrambi che con la manovra abbiano guadagnato tempo sugli avversari,  quindi giusto imporre una sanzione.

 

Per concludere, abbiamo l’episodio che nel finale di gara ha visto coinvolti Hamilton e Verstappen e che rientra anch’esso nell’articolo 38.1
 
Dalle immagini, è evidente come in approccio di curva 10, il pilota olandese abbia tentato l’attacco sull’avversario che si è difeso chiudendo lo spazio. Come risultato, c’è stato un leggero contatto tra i due, tuttavia nessuno ha riportato danni e le posizioni sono rimaste invariate. In questo caso, giusta la decisione di non applicare alcuna penalità. 

 

Autore: Alessandro Rana – @AleRana95
Immagini: Formula1; Fia.com
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2 Commenti

  1. Salve, vorrei una chiarificazione sulla condotta di Bottas durante il regime di Safety Car.
    Durante SC, ricordo la presenza una distanza minima rispetto alla macchina che precede. Bottas invece ha aperto un gap consistente per poter effettuare la doppia sosta in casa Merceders, e infatti Verstappen e Vettel all'ingresso dei box erano molto vicini al pilota finlandese rispetto all'inizion della SC.
    Secondo lei era tutto regolare? Ricordo penalita' in passato per episodi analoghi.

    La ringrazio,
    alessandro

  2. Buongiorno. Allora, all’articolo 39 (quello riguardo la safety car) si parla del fatto con non deve esserci una distanza superiore alle 10 vetture. Inoltre si ricorda che si deve restare sopra il tempo minimo in ogni microsettore. Immagino Bottas sia rimasto in questi parametri

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