venerdì, Novembre 22, 2024

l’ultima volta

E cosi siamo giunti al 6° appuntamento della stagione, che
come da tradizione in questo periodo si svolge tra le stradine del Principato di Monaco. Personalmente
parlando non mi piace particolarmente questo Gran Premio, in quanto a causa delle monoposto e soprattutto del
layout del circuito siamo costretti spesso a vedere l’interminabile trenino,
che per una settantina di giri congela tutte le posizioni salvo colpi di scena
ed eliminazioni clamorose, che in un budello del genere non mancano mai.
Specifichiamo immediatamente, sebbene agli occhi dello spettatore possa
risultare noioso, per un pilota è tutto l’opposto, in quanto a Montecarlo non puoi permetterti di distrarti
per un solo secondo.Per loro è una sfida ad ogni cambiata di marcia (la pista
con il più alto numero di tutto il mondiale), insomma adrenalina pura.
 
La stessa adrenalina che provano e soprattutto ci fanno saggiare
durante le qualifiche…unico momento dove ne vale la pena. Perchè se la gara è
quasi scontata la fase classificatoria è una autentica roulette russa, dove
tutto può succedere e soprattutto si vede la stoffa del pilota il quale deve
spingere al massimo. Giusto in quel momento le stradine del Principato divengono ancora più
strette.


Ed in virtù di quanto appena detto non può che balzare alla
mente l’edizione del 2012. Era il periodo dove il team Red Bull la faceva da padrona, con un indomito Alonso su Ferrari a
rincorrere e contrastare le vetture austriache. Stesso periodo nel quale AMG stava mettendo insieme i pezzi per
diventare l’armata che noi tutti conosciamo. Era anche l’ultimo anno di
attività agonistica di Michael
Schumacher
proprio a cavallo (ahimè) della Mercedes con il futuro campione del mondo Nico Rosberg come compagno di squadra.
Quel week-end Michael
sentiva che poteva dire la sua, sentiva che poteva ritoccare la storia. Durante
tutte le prove non fu particolarmente eccelso, studiava lui, era meticoloso,
come lo è stato sempre in tutta la sua vita, e Km dopo Km, curva dopo curva
mise assieme tutti i pezzi prima, e il giro perfetto dopo in Q3 sbalordendo e mettendosi dietro
tutti…i migliori. Personaggi come Fernando,
Sebastian e Lewis per intenderci.
 
Michael con
quella pole (la sua ultima pole a Monaco) avrebbe avuto la possibilità di
eguagliare Ayrton portandosi a pari
vittorie (sei), cosa che purtroppo non riusci a realizzare sia per dover scontare
una penalizzazione “guadagnata” il GP precedente, che per il ritiro durante
la gara a causa di noie al motore.
 
Ecco che cosa è Montecarlo
in special modo al sabato.
 
Riuscirà Ferrari
a spezzare questo terribile incantesimo proprio nella pista dove tutto è
possibile?
 

Buon GP a tutti

 
Autore: Vito Quaranta – @quaranta_vito
Foto: F1
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