Durante le terze prove libere del Gran Premio di Monaco le
sensazioni di Charles Leclerc
riguardo la propria vettura erano abbastanza positive, avendo trovato un
discreto compromesso nel setting della monoposto. Il monegasco, che ha concluso
al comando l’ultima sessione ufficiale prima delle qualifiche, mettendo
peraltro dietro di lui le due Mercedes,
era convinto di poter realizzare un buon lavoro. Purtroppo però ancora una
volta una situazione potenzialmente positiva si presto trasformata in
“tragedia sportiva”, con la SF90
numero 16 costretta a partire addirittura dal sedicesimo posto.
sensazioni di Charles Leclerc
riguardo la propria vettura erano abbastanza positive, avendo trovato un
discreto compromesso nel setting della monoposto. Il monegasco, che ha concluso
al comando l’ultima sessione ufficiale prima delle qualifiche, mettendo
peraltro dietro di lui le due Mercedes,
era convinto di poter realizzare un buon lavoro. Purtroppo però ancora una
volta una situazione potenzialmente positiva si presto trasformata in
“tragedia sportiva”, con la SF90
numero 16 costretta a partire addirittura dal sedicesimo posto.
L’errore di calcolo realizzato dal muretto Ferrari fa parecchio riflettere,
sottolineando pesantemente l’attuale stato confusionario nel quale la storica
scuderia italiana verte oramai da diversi mesi. Effettivamente i tecnici di Maranello, oltre a non essere in grado
a livello tecnico di “capire” la vettura, cadono spesso in errori troppo banali
per un top team, spianando la strada al team di Brackley che francamente non avrebbe proprio bisogno di questi
continui regali.
sottolineando pesantemente l’attuale stato confusionario nel quale la storica
scuderia italiana verte oramai da diversi mesi. Effettivamente i tecnici di Maranello, oltre a non essere in grado
a livello tecnico di “capire” la vettura, cadono spesso in errori troppo banali
per un top team, spianando la strada al team di Brackley che francamente non avrebbe proprio bisogno di questi
continui regali.
Raggiunto dai microfoni televisivi il giovane pilota
ferrarista è scuro in volto incredulo dell’accaduto, incapace di darsi una
spiegazione sui fatti esternando la grande delusione.
ferrarista è scuro in volto incredulo dell’accaduto, incapace di darsi una
spiegazione sui fatti esternando la grande delusione.
“Allora…ho chiesto
alla squadra se erano sicuri che ce la facevamo, visto che in quel momento
avevamo solamente un margine di un decimo e mezzo. Li per li non mi hanno
risposto per poi dirmi più tardi che avremmo dovuto farcela. Successivamente,
quando mancava un minuto alla fine delle qualifiche, hanno scoperto che il giro
non sarebbe stato più sufficiente per entrare in Q2…troppo tardi. Non sono arrabbiato, ma sono deluso. Esattamente
non so cosa sia successo, ma senza dubbio stiamo vivendo un momento molto
complicato.”
alla squadra se erano sicuri che ce la facevamo, visto che in quel momento
avevamo solamente un margine di un decimo e mezzo. Li per li non mi hanno
risposto per poi dirmi più tardi che avremmo dovuto farcela. Successivamente,
quando mancava un minuto alla fine delle qualifiche, hanno scoperto che il giro
non sarebbe stato più sufficiente per entrare in Q2…troppo tardi. Non sono arrabbiato, ma sono deluso. Esattamente
non so cosa sia successo, ma senza dubbio stiamo vivendo un momento molto
complicato.”
Dando una rapida occhiata a domani Leclerc sembra quasi
rassegnato, conscio che lungo le stradine del Principato le rimonte sono al
quanto complicate.
rassegnato, conscio che lungo le stradine del Principato le rimonte sono al
quanto complicate.
“Qui a casa [Monaco]
questa cose non dovrebbero succedere. Pensando alla gara senza dubbio sarà una
giornata molto difficile, visto che Monaco
è una pista dove non si sorpassa…”
questa cose non dovrebbero succedere. Pensando alla gara senza dubbio sarà una
giornata molto difficile, visto che Monaco
è una pista dove non si sorpassa…”
Autore: Alessandro
Arcari – @BerrageizF1
Arcari – @BerrageizF1
Foto: Stefano Arcari – Andrea Lorenzina
"… dobbiamo migliorare i nostri strumenti e imparare per tornare più forti…" Lo avesse detto Domenicali, povero lui… prima le colpe erano certe, oggi devono imparare… fosse uno alle prime armi (Parlo di Binotto) avrei potuto comprendere, ma non è alla Ferrari da un giorno e conosce molto bene le corse… Vuoi vedere che alla Rossa manca, più di tutti, la figura di Marchionne? Sarà un caso, ma in troppi stanno sbagliando dalla sua morte in poi…
Fe