mercoledì, Dicembre 18, 2024

GP Monaco 2019: Analisi Onboard Ferrari

Benvenuti in un nuovo articolo della rubrica “Last car is on the grid”. Domenica scorsa si è infatti corso il Gran Premio di Monaco, una gara unica nel suo genere a causa delle scarse possibilità di sorpasso che rendono le manovre fantastiche quando riuscite e disastrose quando non vanno come si spera.

Il riferimento è naturalmente alla breve (ma intensa) gara di Charles Leclerc partito in quindicesima posizione a causa di un grossolano errore del team durante le qualifiche. Che la gara di Leclerc nella sua Monaco sarebbe quindi stata davvero tanto in salita era chiaro fin dal momento in cui tutti ci siamo resi conto che il monegasco sarebbe rimasto tagliato fuori dalla Q2
 
Personalmente mi sono reso ancora più conto di quanto sarebbe stata difficile la gara nel momento in cui sulla griglia di partenza Marcos ha comunicato a Charles che anche due dei piloti davanti a lui (Norris e Hulkenberg) erano su gomme medie. In quel momento, infatti, era accesa la cam che inquadra il casco del pilota e con la visiera aperta ho potuto vedere lo sguardo e la smorfia fatta da Leclerc. Non ho possibilità di utilizzare altro che screenshot in quest’articolo quindi spero sia ovvio dal singolo screen che la sua espressione è stata un misto di queste tre emoji ????????????. 


Come saprete, infatti, Leclerc partiva con gomma media e probabilmente con una vettura performante come la sua, il monegasco avrebbe preferito avere davanti piloti con le soft per almeno due motivi: il primo è che avrebbero compensato in una prima fase la minor prestazione delle loro monoposto grazie alla mescola di vantaggio, permettendo quindi al monegasco di fare un ritmo decente senza rimanere intrappolato dietro; il secondo è che scegliendo di stare buono dietro ai piloti più lenti con soft avrebbe aspettato quella fase di crisi delle gomme (le soft) utile a permettergli sorpassi più facili o addirittura la possibilità di attendere la sosta di tutti coloro che partivano con quella gomma, per fare il suo ritmo sulle medie e recuperare con aria fresca quante più posizioni possibile grazie all’allungamento del primo stint.
Ed invece tutto ciò non è successo: Leclerc, infatti in una prima fase di partenza davvero confusa passa in quattordicesima posizione e si ritrova davanti Norris, Grosjean e Hulkenberg

Supera Norris al tornantino nel secondo giro con un ottimo sorpasso. Si porta così dietro a Grosjean dietro al quale starà per diversi giri tentando di capire dove potesse tentare il sorpasso. Il ferrarista era infatti parecchio più veloce ma non a sufficienza per tentare il sorpasso in prossimità di curva 10. Al giro 6 si rende conto che un punto congeniale potrebbe essere in curva 18 così prova ad attaccare Grosjean non riuscendo nell’intento. 
Arriva però un sorpasso davvero spettacolare il giro dopo nello stesso punto. A quel punto Leclerc nel giro 8 tenta nuovamente il medesimo sorpasso su Hulkenberg ma la magia questa volta non riesce. 


É infatti avvenuto un contatto tra i due che ha rovinato parte del fondo posteriore sinistro mentre il resto del danno (quello più grave) è avvenuto a causa del contatto contro le barriere della gomma posteriore destra che forandosi ha completamente distrutto il fondo posteriore destro. È Leclerc a rendersi conto della foratura tra curva 1 e 2 del giro 9: il box gliela conferma immediatamente e gli chiede di tornare ai box. Nel momento in cui la carcassa della gomma inizia a collassare del tutto, Marcos si riapre in radio dicendo a Charles che l’obiettivo principale è quello di riportare la macchina al pit stop (riferendosi probabilmente al ritmo eccessivo del pilota che ha tentato di mantenere la posizione sui suoi rivali fino al passaggio nel tunnel). 
 
Con una gomma ormai distrutta il cui battistrada ha finito per distruggere completamente il fondo scalinato nel lato destro, Leclerc si ferma così ai box e alla ripartenza viene informato che i piloti di testa lo stavano già doppiando e di lasciar passare Vettel perché dopo di lui avrebbe avuto pista libera. Così accade già nella salita verso curva 3 ed è solo allora che viene annunciata la Safety Car per pulire i detriti dalla pista. In questa fase Leclerc gira lentamente non potendosi sdoppiare ed approfitta quindi per chiedere quanto sia danneggiata la sua macchina dato che la sente strana già a basse velocità. Il suo ingegnere di pista gli comunica danni al fondo nella zona posteriore sinistra e inoltre aggiunge che il danno principale è però nella zona posteriore destra dello stesso. Charles a quel punto chiede se si sta parlando di “poca roba” oppure no. Marcos si consulta con qualcuno prima di riaprire la radio e comunicare al pilota che il danno non è di poco conto perché abbastanza importante

A quel punto Leclerc domanda se secondo loro può spingere e Marcos risponde che secondo loro è possibile ma la macchina è parecchio sbilanciata nel carico sull’anteriore. In pratica, da ciò che ho capito io, avendo perso molti punti percentuali di carico aerodinamico al posteriore (la SF90, poi, ha cronicamente poco carico sul posteriore anche quando è tutto in ordine) l’ala anteriore ora risultava troppo puntata perché con troppa incidenza. Ciò, provando a spiegarlo in modo semplicistico, provocava un grave sbilancio: per poter permettere alla macchina di girare era necessario il solito (e tanto) angolo di sterzo ma con i punti percentuali in meno di carico al posteriore, ciò significava che ad ogni curva appena il pilota tentava di erogare potenza, il posteriore si comportava come gli pareva (partendo in sovrasterzo). 
 
Leclerc quindi attende la comunicazione di potersi ricompattare al gruppo: appena inizia a spingere tuttavia, si palesa ciò che era già evidente a bassa velocità: la monoposto, in sostanza, non sta in pista. Si lamenta quindi con il box dicendo: “ci sto provando, ma la macchina è…, la macchina…” senza terminare le frasi ma con un tono di voce che era già tutto un programma. A quel punto Marcos si apre dicendo che l’unica cosa che possono fare è fermarlo nuovamente al box e rimuovere quanta più ala anteriore possibile – “almeno quattro click”. Leclerc risponde che a quel punto non sarebbe riuscito comunque a ricompattarsi al gruppo dato che la SC sarebbe rientrata da lì a poco e che quindi avrebbe tentato di rimanere in pista in quella situazione per poi decidere sulla base del comportamento della vettura se non c’era ormai alcun motivo per continuare la gara. 

Siamo quindi ormai nel giro 14 quando viene annunciato che la SC rientrerà alla fine del giro. Leclerc completa il primo settore del giro 14 tentando di avvicinarsi al gruppo per la ripartenza e si apre in radio con un messaggio che ha lasciato davvero poco all’immaginazione. Nonostante in quel momento la voce era bassa e con la solita confusione degli onboard ho riascoltato più e più volte il messaggio per accertarmi che avessi capito bene e posso garantirvi al 99% che il pilota ha detto: “I’m scared, a lot scared. I think I will crash. Car is so tricky”– “Ho paura, davvero tanta paura. Penso che andrò a schiantarmi. La macchina è davvero difficile
 
Ricomincia così la gara e nel corso del giro 16 Leclerc apre la radio e afferma: “Ragazzi, devo fermarmi. Sono troppo lento. Aggiunge anche una frase il cui verbo è poco chiaro ma dal tono della voce è chiaro che si stava lamentando del fatto che stava rischiando tanto a stare in quella situazione: si capisce infatti “Sto ……. fin troppo”. Arriva così la comunicazione di Marcos che lo richiama ai box. Ho avuto la sensazione che Charles avesse capito che quindi avrebbero ritirato la macchina. Risponde infatti: ricevuto. A quel punto Marcos aggiunge: box, così cambiamo gomme e scarichiamo l’ala anteriore. A quel punto Charles tra il combattuto (nel dirlo) e l’impaurito nel girare in quella condizione dice: “Ok, ma la macchina è… cioè…” senza riuscire a finire la frase. Marcos lo tranquillizza dicendo: facciamo questo tentativo e se non dovesse funzionare poi proveremo un’altra soluzione. 

Charles a quel punto entra in pitlane nel giro 17 e si riapre dicendo una frase che non sono riuscito a trascrivere completamente alla lettera nella prima parte. [So che potrebbe sembrare come un] volersi arrendere ma la macchina è spaventosamente difficile da guidare. Nella frase infatti si sente benissimo “…giving up, but I’m telling you that the car is freaking difficult to drive”. A non essere chiara è solo la prima parte che io ho reso con un “I know it sounds like giving up…” ma il contenuto importante resta quello dopo. Charles a rischio di sembrare un tipo arrendevole sostiene che in quel modo la gara non può continuare in quelle condizioni.
 
A quel punto completa la sosta, montano gomme soft e già nel pit exit Charles aggiunge: non penso che riuscirò a mettere in temperatura le gomme in questo stato. Il suo ingegnere di pista conferma che questo riescono a vederlo dai dati ma di provare comunque a fare un giro per vedere se la macchina va un po’ meglio; in quel momento si trova in curva 2. 
Torniamo però di qualche secondo indietro. Durante il pit stop, infatti, la regia internazionale sceglie di mostrarci la fase finale del cambio gomme dall’alto. Nell’ultima fase, il meccanico addetto alla posteriore destra, oltre ad essere di qualche decimo in ritardo rispetto agli altri meccanici sembra voler ritornare con la pistola sulla gomma proprio mentre Leclerc stava ripartendo. Questo dettaglio – che penso di aver colto nel miglior modo possibile nello screen (la macchina è già partita infatti e il meccanico ha ancora la pistola a portata di gomma) ha fatto ipotizzare che la gomma posteriore destra potesse non essere fissata correttamente. 
 
Non sono in grado di svelarvi se questo sia accaduto o meno, sarebbe una pura speculazione, ma vi comunico i team radio successivi così da lasciare a voi la possibilità di farvi un’idea in merito. Nel paragrafo precedente avevamo lasciato Leclerc in curva 2; nel frattempo arriva in curva 4 quando Marcos – che in realtà avrebbe dovuto aspettare il team radio di Charles in risposta al precedente (facci sapere se la macchina va un po’ meglio) – si apre in radio dicendo: “Slow down, box now box” (rallenta e box). Leclerc risponde sorpreso: “You want me to box now?” “volete che mi fermi già adesso (al termine di questo giro)?”. Marcos risponde dando il distacco dal gruppo di testa e aggiunge: “So box, now box and we will retire”. Leclerc a quel punto alza del tutto piede, taglia la chicane (curve 10 e 11) e si ritira facendo un inlap simile a quello di ricarica batteria dopo uno di qualifica. In corsia box Marcos dirà “Sorry about that”. 
 
Le teorie quindi sono due: o comunicano a Charles di verificare se la macchina andasse meglio ma qualche secondo dopo vedendo i dati restituiti dai sensori (temperature gomme e bilancio del carico) e tenendo presenti le affermazioni di Charles, decidono per il ritiro e di conseguenza il “sorry” di Marcos si riferisce all’intera situazione successa, oppure la gomma posteriore destra è stata effettivamente fissata male e Ferrari – magra consolazione – è stata almeno brava per una volta ad evitare una multa o penalità per unsafe release. Di certo anche al rientro nel garage, Leclerc e il suo ingegnere non menzionano la gomma. Marcos infatti gli dice: davvero un brutto danno sulla monoposto e Charles conferma dicendo: “Sì, vi avevo detto che era parecchio difficile da guidare; comunque: mi dispiace“. Domanda inoltre se Hulkenberg abbia preso una penalità perché non ha lasciato lo spazio di una monoposto in quel punto, ma allo stesso tempo senza neanche attendere la risposta aggiunge: ma comunque sono fuori. La gara per il monegasco termina quindi così.


Diversa la gara di Vettel che partito quarto terminerà secondo grazie alla penalità inflitta a Verstappen per unsafe release e alla foratura che costringerà Bottas ad effettuare due soste, fortunatamente per lui in regime di Safety Car e con un Ricciardo ancora lontano. Ottima gara di Vettel e ottima gara anche di Riccardo Adami. L’ingegnere di pista di Sebastian infatti, ha fatto un lavoro egregio su distacchi e lettura generale della gara. Ha comunicato la possibile foratura nel nuovo stint di medie di Bottas ancor prima che gli uomini Mercedes uscissero nuovamente, così come ha comunicato a Seb che Verstappen era alle prese con un driver default (scopriremo poi si tratterà di qualche problema nelle cambiate risolto proprio con la procedura da volante) e di stare attento per eventuali opportunità. 
Ha inoltre caricato Seb di continuo comunicando i distacchi solo quando davvero utili. Monaco, infatti, è un circuito particolare dove i piloti – lamenti a parte – sono parecchio concentrati sulla guida e si aprono poco. Adami ha praticamente fatto per quasi tutta la gara un monologo, senza mai essere richiamato da Seb per “messaggi inutili”. Comunicava a Seb ad esempio, quando stare attento agli specchietti, quando invece non era necessario; comunicava i distacchi da Bottas solo quando questi crescevano (perché il pilota mercedes voleva aria libera) o quando si avvicinava (invitando Vettel a tenere la testa bassa e concentrarsi). 
Ottimo lavoro anche con i doppiaggi: la sinergia tra Adami e Vettel nonostante sia difficile da comprendere da fuori penso rappresenti l’apice della conoscenza personale applicata ad una professione, li ascolto da ormai oltre un anno e sono fonte di ispirazione quando ad esempio li metto a confronto con Marcos e Leclerc che anche per questioni di tempo sono molto meno complici
 
Tralasciando però questo aspetto che ho approfittato di sottolineare grazie alle particolarità di Monaco, non c’è molto da segnalare sulla gara di Vettel in termini di team radio. Vi segnalo solo qualche curiosità sul tedesco: uscito dal pit stop dietro a Bottas e Verstappen è lui ad avere la migliore visuale su ciò che accade. Quindi si apre in radio suggerendo che Red Bull possa avere fatto un unsafe release con Verstappen. Vettel è una vecchia volpe e sa che il direttore di gara (che strano effetto non poter più scrivere Whiting) aspetta comunicazioni simili anche da piloti terzi. 
 
Altro team radio interessante avviene nel giro 52 quando Adami suggerisce che Hamilton sta soffrendo di graining alle anteriori e lui aggiunge: “Confermo, ce l’ha anche Verstappen; lo vedo da qui!”. 
 
La gara prosegue con questo trenino spesso messo a repentaglio esclusivamente dai doppiaggi. Al giro 59 Adami chiede a Seb di continuare ad occuparsi delle sue gomme perché potrebbe arrivare una chance più avanti (riferendosi al possibile attacco di Verstappen ai danni di Hamilton). Proprio in merito a quest’ultimo quando i due iniziano ad essere molto vicini, Adami segnala a Seb nel giro 72 che se ne dovesse aver bisogno il K1 è disponibile. Arriva così il contatto tra i due nel giro 76 e Adami carica Seb dicendogli di stare vicino ma si riapre poco dopo segnalando che entrambi non hanno avuto problemi né aero né tantomeno di forature.


Finisce così anche la gara dell’altro ferrarista che solo nel team radio conclusivo comunica che la macchina è stata buona sì, ma difficile da gestire soprattutto al posteriore per tutto il secondo stint quindi dal giro 15 al 78. Paradossale che il pilota sia rimasto in silenzio per tutta la gara senza lamentarsi della situazione. O forse paradossale no: in fondo c’è chi si lamenta per caricarsi e chi probabilmente per non tediare la squadra con ulteriori problemi, dati già quelli riscontrati ogni weekend e soprattutto dato che non è possibile fare nulla ai box per risolvere quella determinata situazione, evita e guida… in silenzio.

Autore: Alex Brunetti – @deadlinex

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Alex Brunetti
Alex Brunettihttps://www.funoanalisitecnica.com/author/deadlinex
29; Modern languages degree. “Last car is on the grid” column @FUnoAT, Team-Radio #essereFerrari, Tech-Maniac, Trash TV Enthusiast and TV Shows Binge-Watcher.

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14 Commenti

  1. Complimenti per l'articolo e la rubrica. Originale, interessante e intelligente!
    Bravo Alex!

    È diventato, in un batter d'occhio, uno degli articoli che attendo alla fine di un gp: tutte le altre testate (anche parecchio blasonate) non hanno articoli così interessanti!

  2. incredibile lavoro sebastian, lascia andare sebastian.

    Prima della stagione i tifosi di ferrari volevano che se ne andasse, ha detto che Leclerc lo distruggerà ogni gara nel 2019, ma ha fatto un lavoro incredibile finora, Se la Ferrari può risolvere il suo concetto negativo, sebastian potrebbe vincere una gara.

    Leclerc riceve il primo premio in modo che possa commettere tutti gli errori e nessuno dirà che ha torto.

    sebastian nel frattempo ha bisogno di giocare al gioco intelligente quest'anno perché Verstappen e Redbull sono in testa ai ferrari in gara e probabilmente si qualificano ora

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