Dopo i primi quattro round del campionato 2019 il Circus sbarca in Europa nel mitico circuito di Montmelò,
dove la Ferrari nei test
pre-stagionali aveva convinto tutti candidandosi per un posto in prima fila
nella lotta al mondiale. Mentre in quell’occasione i cronometri non ebbero
nessuna valenza, nei prossimi giorni i tempi sfoderati dalla SF90 saranno di cruciale importanza per
il proseguo del campionato, per capire se la Rossa potrà realmente competere con lo strapotere Mercedes. Dopo la raccolta dati
effettuata dai tecnici delle differenti scuderie nelle prime uscite stagionali,
il circuito catalano è come da copione testimone del primo grande step
migliorativo. In questo senso il team manager della Ferrari sa che Barcellona
è il posto giusto per spingere sull’acceleratore, per cercare di rimediare una
situazione non certo favorevole che ha postato la Scuderia di Maranello a
giocare anzitempo le proprie carte.
dove la Ferrari nei test
pre-stagionali aveva convinto tutti candidandosi per un posto in prima fila
nella lotta al mondiale. Mentre in quell’occasione i cronometri non ebbero
nessuna valenza, nei prossimi giorni i tempi sfoderati dalla SF90 saranno di cruciale importanza per
il proseguo del campionato, per capire se la Rossa potrà realmente competere con lo strapotere Mercedes. Dopo la raccolta dati
effettuata dai tecnici delle differenti scuderie nelle prime uscite stagionali,
il circuito catalano è come da copione testimone del primo grande step
migliorativo. In questo senso il team manager della Ferrari sa che Barcellona
è il posto giusto per spingere sull’acceleratore, per cercare di rimediare una
situazione non certo favorevole che ha postato la Scuderia di Maranello a
giocare anzitempo le proprie carte.
Ecco le parole di Binotto…
“Tradizionalmente
al Gran Premio di Spagna la maggior parte delle squadre
porta aggiornamenti, quindi sicuramente ci aspettiamo un aumento generale delle
prestazioni dei nostri concorrenti. Attualmente siamo attardati in campionato,
quindi per quanto ci riguarda lo sviluppo sarà la chiave di questa stagione.
Dopo aver portato un nuovo pacchetto aerodinamico a Baku, anche a Barcellona
avremo novità in questo ambito. Inoltre, anche se la seconda specifica doveva
scendere in pista in Canada, abbiamo
deciso di anticipare i tempi con la una nuova unità di potenza che presentiamo
qui a Barcellona. La Shell, in collaborazione con il nostro
team, ha sviluppato un lubrificante differente per la gara, che verrà
introdotto con il nuovo motore offrendo prestazioni migliorate. Posso dire che
grazie a un grande sforzo di tutta la squadra che sta spingendo per recuperare
terreno, possiamo portare avanti questi sviluppi”.
al Gran Premio di Spagna la maggior parte delle squadre
porta aggiornamenti, quindi sicuramente ci aspettiamo un aumento generale delle
prestazioni dei nostri concorrenti. Attualmente siamo attardati in campionato,
quindi per quanto ci riguarda lo sviluppo sarà la chiave di questa stagione.
Dopo aver portato un nuovo pacchetto aerodinamico a Baku, anche a Barcellona
avremo novità in questo ambito. Inoltre, anche se la seconda specifica doveva
scendere in pista in Canada, abbiamo
deciso di anticipare i tempi con la una nuova unità di potenza che presentiamo
qui a Barcellona. La Shell, in collaborazione con il nostro
team, ha sviluppato un lubrificante differente per la gara, che verrà
introdotto con il nuovo motore offrendo prestazioni migliorate. Posso dire che
grazie a un grande sforzo di tutta la squadra che sta spingendo per recuperare
terreno, possiamo portare avanti questi sviluppi”.
Nonostante un inizio con tanti alti e bassi in casa Ferrari si continua a respirare buon
umore, grazie a una squadra compatta che sta lottando duro per risalire la
china. I due piloti sono pronti per affrontare il quinto appuntamento mondiale,
consapevoli che qui in Spagna deve
necessariamente verificarsi un cambio di tendenza.
umore, grazie a una squadra compatta che sta lottando duro per risalire la
china. I due piloti sono pronti per affrontare il quinto appuntamento mondiale,
consapevoli che qui in Spagna deve
necessariamente verificarsi un cambio di tendenza.
Sebastian Vettel
“Conosco il circuito
di Barcelona–Catalunya alla perfezione, la curva 3 in salita e la 9 sono
sicuramente le più divertenti. Credo che l’ultimo settore per l’aspetto che ha
adesso non sia più interessante come un tempo anche se è probabilmente
diventato ancora più cruciale quando si tratta di ottenere il tempo. Bisogna
infatti stare attenti a non commettere errori perché è fin troppo facile
rovinare le gomme in quel settore e perdere decimi preziosi. Con la Ferrari ho spesso vissuto weekend molto
positivi a Barcellona, anche se
ancora qui ci manca la vittoria. Speriamo che sia la volta buona per toglierci
questa soddisfazione”.
di Barcelona–Catalunya alla perfezione, la curva 3 in salita e la 9 sono
sicuramente le più divertenti. Credo che l’ultimo settore per l’aspetto che ha
adesso non sia più interessante come un tempo anche se è probabilmente
diventato ancora più cruciale quando si tratta di ottenere il tempo. Bisogna
infatti stare attenti a non commettere errori perché è fin troppo facile
rovinare le gomme in quel settore e perdere decimi preziosi. Con la Ferrari ho spesso vissuto weekend molto
positivi a Barcellona, anche se
ancora qui ci manca la vittoria. Speriamo che sia la volta buona per toglierci
questa soddisfazione”.
Charles Leclerc
“Questa pista è forse
quella sulla quale è più difficile per un pilota fare la differenza. Il motivo
è semplice: tutti quanti la conoscono a memoria nei più piccoli dettagli
essendo la sede della grande maggioranza dei test. Ho un bel ricordo dalle
prove che abbiamo svolto a febbraio anche se allora giravamo in condizioni
assai diverse, con temperature molto basse di aria e asfalto. Detto questo il Circuit di Barcelona–Catalunya è un
benchmark per tutti quanti: andare bene là significa avere la consapevolezza di
disporre di una vettura che sarà competitiva per tutto il resto della stagione.
Non vedo l’ora di calarmi nell’abitacolo della mia SF90, ma questa non è una novità!”
quella sulla quale è più difficile per un pilota fare la differenza. Il motivo
è semplice: tutti quanti la conoscono a memoria nei più piccoli dettagli
essendo la sede della grande maggioranza dei test. Ho un bel ricordo dalle
prove che abbiamo svolto a febbraio anche se allora giravamo in condizioni
assai diverse, con temperature molto basse di aria e asfalto. Detto questo il Circuit di Barcelona–Catalunya è un
benchmark per tutti quanti: andare bene là significa avere la consapevolezza di
disporre di una vettura che sarà competitiva per tutto il resto della stagione.
Non vedo l’ora di calarmi nell’abitacolo della mia SF90, ma questa non è una novità!”
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1