Il Circuit Paul
Ricard ospiterà l’ottavo round della stagione. Pirelli ha nominato White
hard C2, Yellow medium C3 e Red soft C4 per la quarta volta
quest’anno dopo Australia, Cina e Azerbaijan.
Ricard ospiterà l’ottavo round della stagione. Pirelli ha nominato White
hard C2, Yellow medium C3 e Red soft C4 per la quarta volta
quest’anno dopo Australia, Cina e Azerbaijan.
Ecco le caratteristiche della pista…
Ancora una volta il tracciato francese è stato riasfaltato
ampiamente in gran parte delle curve (un terzo del giro), presentando caratteristiche
simili essendo abbastanza liscio, con livelli di degrado pneumatici
generalmente bassi. Attenzione però alle alte temperature alte in questo
periodo dell’anno nel sud della Francia,
che potrebbero cambiare la situazione.
ampiamente in gran parte delle curve (un terzo del giro), presentando caratteristiche
simili essendo abbastanza liscio, con livelli di degrado pneumatici
generalmente bassi. Attenzione però alle alte temperature alte in questo
periodo dell’anno nel sud della Francia,
che potrebbero cambiare la situazione.
Il Paul Ricard
possiede un layout che enfatizza i
carichi laterali, anziché trazione e frenata. Trovare il giusto equilibrio tra
asse anteriore e posteriore non è difficile, facendo lavorare gli pneumatici
nella giusta temperatura di utilizzo. Da tenere sotto controllo la lunga retta
del Mistral che potrebbe raffreddare
i compound, cosi come le diverse
brusche frenate.
possiede un layout che enfatizza i
carichi laterali, anziché trazione e frenata. Trovare il giusto equilibrio tra
asse anteriore e posteriore non è difficile, facendo lavorare gli pneumatici
nella giusta temperatura di utilizzo. Da tenere sotto controllo la lunga retta
del Mistral che potrebbe raffreddare
i compound, cosi come le diverse
brusche frenate.
La staccata più
impegnativa del circuito è curva 13, essendo in termini di carichi continui
la seconda del mondiale dopo curva 1 a Shanghai.
Lo scorso anno quasi tutti i piloti hanno scelto un strategia ad una sosta,
senza dubbio influenzata dalla Safety
Car uscita nei primi 5 giri dopo i vari contatti avvenuti. Rispetto agli ultimi Gran
Premi i top team hanno realizzato
delle scelte quasi identiche sui set disponibili, puntando forte sulla mescola Soft. Da notare la scelta dell’olandese
della Red Bull di Max Verstappen, che ha preferito avere
un treno di Medium in più rispetto
agli altri.
impegnativa del circuito è curva 13, essendo in termini di carichi continui
la seconda del mondiale dopo curva 1 a Shanghai.
Lo scorso anno quasi tutti i piloti hanno scelto un strategia ad una sosta,
senza dubbio influenzata dalla Safety
Car uscita nei primi 5 giri dopo i vari contatti avvenuti. Rispetto agli ultimi Gran
Premi i top team hanno realizzato
delle scelte quasi identiche sui set disponibili, puntando forte sulla mescola Soft. Da notare la scelta dell’olandese
della Red Bull di Max Verstappen, che ha preferito avere
un treno di Medium in più rispetto
agli altri.
Ecco le pressioni minime consentite alla partenza per il Gran Premio della Francia.
Anteriore 23,0 psi – Posteriore 20,0 psi
Camber (campanatura degli pneumatici)
Anteriore: -3.50° – Posteriore -2,00°
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Informazioni e Infografiche: Pirelli