Oramai da qualche mese la storica scuderia Ferrari sta lavorando molto sodo,
cercando di rimediare ad una situazione francamente inaspettata, soprattutto
alla luce dei buoni risultati ottenuti durante i test invernali a Montmelò. La SF90 soffre di un problema congenito da inizio stagione che
complica tremendamente la giusta comprensione degli pneumatici. Questo grattacapo
non da poco impedisce alla monoposto italiana di esprimere tutto il proprio
potenziale, con gli evidenti risultati negativi in pista visti durante i primi
sette appuntamenti mondiali.
cercando di rimediare ad una situazione francamente inaspettata, soprattutto
alla luce dei buoni risultati ottenuti durante i test invernali a Montmelò. La SF90 soffre di un problema congenito da inizio stagione che
complica tremendamente la giusta comprensione degli pneumatici. Questo grattacapo
non da poco impedisce alla monoposto italiana di esprimere tutto il proprio
potenziale, con gli evidenti risultati negativi in pista visti durante i primi
sette appuntamenti mondiali.
Mattia Binotto, durante un’intervista rilasciata ad AMuS, racconta tutte quante le problematiche riscontrate, che hanno spinto gli uomini di Maranello ad un necessario cambio di programma sulla tabella di marcia prefissata.
“Nel Gran Premio della Cina si sono palesati i nostri problemi, mentre a Barcellona ne abbiamo avuto la
conferma. Da Montmelò in avanti non
abbiamo apportato alcuna modifica alla macchina, arrivando a Montreal con le stesse debolezze e
limitazioni sull’auto di quattro settimane fa. Risulta spesso molto difficile
giudicare le prestazioni degli avversari durante i test invernali, ma credo che
la Mercedes sia stata una sorpresa
nelle prime gare. Dalla nostra c’è stato il massimo impegno ed abbiamo fatto
quello che potevamo durante le prove invernali”.
conferma. Da Montmelò in avanti non
abbiamo apportato alcuna modifica alla macchina, arrivando a Montreal con le stesse debolezze e
limitazioni sull’auto di quattro settimane fa. Risulta spesso molto difficile
giudicare le prestazioni degli avversari durante i test invernali, ma credo che
la Mercedes sia stata una sorpresa
nelle prime gare. Dalla nostra c’è stato il massimo impegno ed abbiamo fatto
quello che potevamo durante le prove invernali”.
Foto
Le valutazioni erronee sul funzionamento delle coperture Pirelli hanno indirizzato il lavoro
svolto sulla SF90 in maniera
differente, spingendo inevitabilmente i tecnici italiano verso un cammino
errato.
svolto sulla SF90 in maniera
differente, spingendo inevitabilmente i tecnici italiano verso un cammino
errato.
“Confrontando i test invernali con la gara di Barcellona scopriamo che abbiamo
fatto peggio per una semplice ragione: abbiamo
sviluppato l’auto nella direzione sbagliata, non valutando correttamente i
punti deboli e le limitazioni del nostro pacchetto. Il nostro concetto non
corrisponde ai pneumatici 2019,e la
nostra l’auto non è certo una delle migliori in termini di carico. Se guardiamo
indietro scopriamo che abbiamo fatto bene con l’efficienza aerodinamica, ma non
funziona più con queste mescole. Mancandoci questo supporto, abbiamo problemi a
riscaldare le gomme e tenerle nella finestra giusta che offre più grip.”
fatto peggio per una semplice ragione: abbiamo
sviluppato l’auto nella direzione sbagliata, non valutando correttamente i
punti deboli e le limitazioni del nostro pacchetto. Il nostro concetto non
corrisponde ai pneumatici 2019,e la
nostra l’auto non è certo una delle migliori in termini di carico. Se guardiamo
indietro scopriamo che abbiamo fatto bene con l’efficienza aerodinamica, ma non
funziona più con queste mescole. Mancandoci questo supporto, abbiamo problemi a
riscaldare le gomme e tenerle nella finestra giusta che offre più grip.”
Test Abu Dhabi 2018 |
Mattia Binotto
entra poi nel dettaglio sui processi utilizzati durante i test di Abu Dhabi, che dalle loro analisi sono
stati distorti dalle altissime temperature avute nel circuito di Yas Marina.
entra poi nel dettaglio sui processi utilizzati durante i test di Abu Dhabi, che dalle loro analisi sono
stati distorti dalle altissime temperature avute nel circuito di Yas Marina.
“I nostri
problemi sono stati mascherati dal layout della pista e dalle alte temperature,
mentre durante i test di Barcellona
le difficoltà sono state probabilmente mascherate dalle buone prestazioni. Se
pensi di essere bravo come gli altri alla fine sei più rilassato, e non lo
riconosci come tuo grande problema. Detto questo mi sembra che tutti abbiano difficoltà
nel riscaldamento delle gomme, anche con le mescole più morbide. Molti si
lamentano del fatto di non essere in grado di operare nella corretta finestra
di utilizzo, mentre gli pneumatici non si consumano e vediamo gare con una sola
sosta. Penso che lo spettacolo ne soffra e che dovrebbe essere corretto a
favore della Formula 1.”
problemi sono stati mascherati dal layout della pista e dalle alte temperature,
mentre durante i test di Barcellona
le difficoltà sono state probabilmente mascherate dalle buone prestazioni. Se
pensi di essere bravo come gli altri alla fine sei più rilassato, e non lo
riconosci come tuo grande problema. Detto questo mi sembra che tutti abbiano difficoltà
nel riscaldamento delle gomme, anche con le mescole più morbide. Molti si
lamentano del fatto di non essere in grado di operare nella corretta finestra
di utilizzo, mentre gli pneumatici non si consumano e vediamo gare con una sola
sosta. Penso che lo spettacolo ne soffra e che dovrebbe essere corretto a
favore della Formula 1.”
Autore: Alessandro
Arcari – @BerrageizF1
Arcari – @BerrageizF1
Foto: Ferrari