La Ferrari era arrivata a Le Castellet consapevole di avere davanti a sé un fine settimana in salita, data la conformazione del circuito del PaulRicard, più simile al circuito catalano del Montmelo rispetto al più favorevole circuito canadese GillesVilleneuve. E cosi è stato: sia in qualifica che in gara, entrambe le SF90 non sono riuscite a dir la loro in modo importante rispetto alle più performanti Mercedes.
Foto Gp di Austria
Nella consueta disamina post gara, Binotto: “Sapevamo che la Francia era difficile per noi, ma siamo andati meglio che a Barcellona. Vuol dire che stiamo in qualche modo sviluppando nella direzione giusta. Questo non è ancora il risultato che desideriamo. Stiamo cercando ormai da tempo il primo gradino, ci arriveremo“. Miglioramenti da questo punto di vista dovremmo vederli sul prossimo circuito, il Red Bull Ring, più simile al Canada e quindi tecnicamente più amico della SF90.
Ala posteriore FERRARI SF90 – Spec Francia GP
C’era molto attesa, un po enfatizzata anche da alcuni media, riguardo agli aggiornamenti portati in Francia sulla SF90. Update che, in molti, Vettel compreso (controcorrente rispetto a Leclerc e Binotto), hanno considerato piuttosto deludenti. Il passo in avanti teoricoavrebbero dovuto teoricamente essere di 2 decimi; in pista, per ora, se n’è visto la metà. Si è parlato molto soprattutto della bocciatura del nuovo fondo. Non è proprio cosi, come ha spiegato sempre in modo chiaro il TP italo svizzero: “In Francia abbiamo utilizzato la nuova ala anteriore, l’alettone posteriore e i nuovi condotti dei freni. Alcune parti non sono sulla macchina, ma non perché siano un fallimento, ma perché crediamo di aver bisogno di più tempo per capirle“. E il riferimento è chiaro al nuovo fondo che verrà nuovamente portato in pista in questo nono week end stagionale.
Fondo FERRARI SF90 – Spec Francia GP
Degli aggiornamenti portati dal team italiano in Francia ci mancava da analizzare la nuova ala posteriore che presenta delle novità nella parte inferiore degli endplate. Con il passare degli anni, gli aerodinamici dei Team hanno cercato di realizzare degli endplate sempre piuttosto “frastagliati” per cercare di contrastare il fenomeno dei vortici di estremità, dovuto alla tendenza dell’aria di spostarsi dalla zona di alta pressione verso quella in depressione. Per farlo hanno cercato di “spezzare” questo vortice piuttosto dannoso in vortici di dimensioni che va ad inficiare sulle prestazioni del diffusore sottostante. Ferrari è intervenuta proprio in questa zona, eliminando parte di quelli che gli inglesi chiamano louvrescome si può ben vedere dall’immagine ad inizio articolo.