Nella giornata di mercoledì Honda Racing ha confermato l’introduzione della terza specifica della sua Power Unit che non dovrebbe garantire importanti guadagni dal punto di vista prestazionale (fino a 10 CV di miglioramento) a Red Bull e Toro Rosso. Altre due specifiche, secondo i piani attuali, verranno portate ancora in pista da qui alla fine della stagione.
I tecnici giapponesi hanno lavorato soprattutto sulla componente termica e sul turbocompressore, che diventa centrale nell’anticipazione del lavoro condotto, come conferma Toyoharu Tanabe: “In questa occasione, gli ingegneri al dipartimento Ricerca e sviluppo a Sakura hanno lavorato da vicino con altri dipartimenti Honda, nello specifico quello di sviluppo aerodinamico del motore. Il loro lavoro e il nostro ha in comune tante caratteristiche tecniche. Nel realizzare questa power unit Spec 3 abbiamo aggiornato il turbocompressore grazie alle competenze e la tecnologia del dipartimento Aerodinamica motore nel settore della progettazione aerodinamica, lavorando accanto al produttore del turbo IHI”.
Novità che riguardano, in modo evidente, anche il posizionamento dei scarichi uscenti dalla valvola wastegate. Nella nuova specifica di Power Unit i due condotti sono stati spostati più in alto, andando a soffiare sul dorso dell’ala posteriore. Red Bull, cosi Renault lo scorso anno, ha sfruttato a pieno il regolamento tecnico perché ha allungato al massimo lo scarico e successivamente lo ha inclinato con l’angolo massimo consentito, cioè 5°. Il risultato è due tubi di scarico che soffiano aria calda sotto il mainplane dell’ala posteriore.
Vecchia specifica |
L’obiettivo è quello di ritardare il distacco dello strato limite dal profilo principale dell’ala posteriore. E un metodo molto usato per evitare ciò è appunto il soffiaggio di aria contro la superficie alare, andando ad incrementare la velocità sul profilo aerodinamico. Grazie a questa soluzione, sfruttata in parte anche dalla Ferrari, Red Bull potrebbe aumentare l’incidenza dell’ala aumenta senza che lo strato limite si distacchi. In parole povere, si riesce ad aumentare l’efficienza aerodinamica del profilo. Un qualcosa di più importante quanto più l’assetto rake è esasperato. Con la FIA che dovrà vigilare in modo molto attento sull’utilizzo dell’elettronica (mappature motore) collegata al gruppo turbocompressore e quindi direttamente anche alla valvola wastegate. Ricordo che la Fia ha comunque deciso di rilasciare la scorsa stagione una Direttiva Tecnica “ad hoc” di chiarimento vietando espressamente ai motoristi di utilizzare delle apposite mappature del motore per aumentare il flusso d’aria calda in staccata o in curva per aumentare il carico aerodinamico sul posteriore delle vetture. Ma quando c’è di mezzo Adrian Newey non si può mai stare completamente tranquilli.
Autore: PJ – @SmilexTech