Spesso penso a quanto diversi siano come sport e come ambienti il Calcio e la Formula Uno. Eppure qualcosa che li accomuna esiste. A volte, nelle partite di calcio, sentiamo parlare di effetto dodicesimo uomo per la squadra di casa. Questo deriva dalla carica trasmessa dai tifosi che spingono ed incoraggiano gli atleti facendo aumentare il livello del loro rendimento. Ciò accade anche nella Formula Uno e non è un caso se il sostegno del pubblico abbia spinto scuderie e piloti a cogliere il massimo ottenibile nelle piste di casa.
In questa stagione guardiamo all’Austria, Gran Premio casalingo per Red Bull, dove abbiamo assistito ad un fiume tinto d’arancione che ha allegramente colorato gli spalti dell’ex A1 Ring. Tifosi giunti dai paesi vicini (e non) che si sono presentati per sostenere il loro team e i loro due piloti.
La reazione alle manifestazioni di affetto dell’ondata Orange a Verstappen e alla Red Bull non si è fatta attendere visto che pilota e team hanno interrotto la serie positiva di vittorie della Mercedes. Max si è ”catapultato” nell’imporsi in una gara in maniera alquanto grintosa, con una spallata nel finale a Leclerc che gli ha permesso di portarsi il trofeo a casa. Il dodicesimo uomo, dunque, ha pesato nello sbilanciare verso la Red Bull le prestazioni di una monoposto che fino a quel momento non era risultata vincente.
Non molto tempo dopo, più precisamente a due settimane di distanza, si è corso il Gran Premio di Gran Bretagna, “abitazione” di svariati team. Tra questi proprio della Mercedes, squadra che in questo inizio di stagione possiamo dire abbia monopolizzato la scena.
Allo stesso tempo l’Inghilterra è anche la terra del cinque volte campione del mondo Lewis Hamilton che proprio in questo tracciato, domenica, ”spinto” da una marea di tifosi e da una monoposto perfetta, si è aggiudicato per la sesta volta il primo posto battendo il record di vittorie che era condiviso da Jim Clark, altro eroe britannico, ed Alain Prost. A fine gara, inoltre, il pilota autoctono, acclamato dalla folla, si è concesso un ”bagno” tra i propri sostenitori che sono risultati, a pieno titolo, il dodicesimo uomo.
Se fino a questo momento ci sono state due occasione in cui Red Bull e Mercedes hanno potuto contare su un pubblico amico, la prossima tappa sarà la Germania, pista di casa del ferrarista Sebastian Vettel. Un pilota che viene da una serie di eventi sfortunati e che, più di ogni altro, ha forse bisogno dell’effetto dodicesimo uomo.
Ad Hockenheim, senza dubbio, la tifoseria non farà mancare il proprio supporto al driver nato a Heppenheim e, in generale, alla Scuderia Ferrari. Magari una carica di energia data dai tedeschi potrebbe risollevare il morale del team di Maranello che di certo non è a livelli altissimi. Raccogliere un risultato positivo in Germania non può essere che il giusto antipasto per affrontare a testa alta la vera e propria gara casalinga per il team italiano. Difatti, ad inizio settembre, si correrà il Gran Premio di Monza. Proprio qui, come abbiamo potuto vedere negli anni passati, il supporto per il team modenese di certo non è mai mancato.
In questa stagione l’unica assente all’appello tra le big è proprio la squadra guidata da Mattia Binotto. “La Scuderia” non ha ancora saggiato il dolce sapore della vittoria. Sarà da vedere, quindi, se il sostegno e l’amore del pubblico tricolore varranno come sprone determinante per la Ferrari. Un supporto che deve essere tale da riuscire a trasmettere quell’energia necessaria a salire sul gradino più alto del podio. Che è e deve essere il vero obiettivo per Vettel e Leclerc.
Consapevole che c’è tanto da lavorare, il team italiano si adopererà duramente per non tradire i propri tifosi, provando a ripagarli come meritano. Ma, allo stesso tempo, bisogna seriamente considerare che anche i rivali non rimarranno fermi a guardare.
A noi, in fondo, non spetta che attendere il prossimo Gran Premio, sperando che questi ragazzi ci donino nuovamente lo spettacolo in pista avuto nelle ultime gare. Spettacolo arrivato anche grazie alle all’effetto dodicesimo uomo.
Autore: Andrea Saberogi – @Racearrow
Foto:
Stefano Arcari – @berrageizf1
Mercedes-AMG F1 – @MercedesAMGF1