Hockenheim: Verstappen il più costante
Quella di Germania è stata una gara piuttosto caotica e difficile da analizzare. Non ha vinto il pilota più veloce visto che, Verstappen, non era il più rapido ne in condizioni di bagnato e nemmeno con l’asciutto. E’ stato sicuramente il più costante ed è stato aiutato dal team che ha sempre scelto il momento giusto per effettuare i pit stop. Non è nemmeno stato perfetto in gara visto che ha sbagliato completamente la partenza ed è stato anche autore di un testacoda quando aveva montato il compound medio quando il tracciato era ancora piuttosto umido specialmente nel terzo settore.
Verstappen ha sicuramente un merito che è quello di riuscire ad approfittare dei momenti di debolezza delle Mercedes. Lo ha fatto in Austria cogliendo al prima vittoria stagionale per la Red Bull e ci è riuscito anche ad Hockenheim nonostante una Red Bull che, in questo fine settimana, non sembrava avere il passo di Mercedes e Ferrari.
Se osserviamo i giri dal 3° al 27° possiamo notare come Verstappen non avesse il ritmo di Hamilton che, in condizioni di pista viscida, era riuscito a costruirsi un ottimo vantaggio nei confronti di Bottas e Verstappen.
Con gomme slick, invece, la vettura più veloce è sembrata essere la Ferrari di Vettel che, sfruttando la mappatura della Power Unit, chiamata “K1plus” è riuscito a rimontare piuttosto agevolmente terminando al secondo posto dopo essere partito in ultima posizione per i problemi all’intercooler avuti in qualifica.
Per la Ferrari, quella di ieri, era una grossa occasione per riuscire a cogliere la prima vittoria stagionale. La grande chance l’aveva Leclerc che è stato autore di un’ottima prima parte di gara nonostante le difficoltà della SF90 con gomme intermedie. In questa fase di sofferenza è stato prova il pilota e anche il team che gli hanno permesso di girare con gomme intermedie nuove sfruttando il regime di VSC per effettuare il pit stop. Purtroppo il pilota monegasco, girando con gomme medie, ha commesso una piccola sbavatura nell’ultima curva del circuito e questa gli è costata il ritiro. Vedendo il potenziale della SF90 nell’ultima parte di gara, Leclerc, poteva tranquillamente giocarsi la vittoria con Verstappen.
Per Mercedes, dominatrice della stagione 2019, è stata una gara disastrosa con Bottas che si è stampato a muro ed Hamilton che ha terminato al nono posto sfruttando la penalizzazione di 30 s inflitta al team Alfa Romeo per un’irregolarità nella procedura di partenza (violazione articolo 27.1 regolamento sportivo).
Hamilton, dopo aver gestito tranquillamente la prima parte di gara, è stato richiamato ai box nel momento sbagliato per montare le slick quando, osservando i tempi di chi girava in pista con queste gomme, si capiva che non erano ancora quelle giuste. In questa fase ha commesso un errore sbattendo la sua Mercedes W10 contro le barriere provocando un danno all’ala anteriore. Rientrando ai box ha tagliato l’entrata in una zona a valle di un paletto di delimitazione e questa mossa gli è costata 5 s di penalità.
Ma non finisce qui, in quanto, il suo pit stop è durato oltre 40 s per la sostituzione degli pneumatici e dell’ala annerire. Da questo momento, il pilota inglese, non ha più avuto ritmo, sia con le intermedie che con le slick a fine gara dove è andato a commettere un altro errore in curva 1 danneggiando completamente l’intero set di gomme. Sarà interessante capire come si presenterà a Budapest la W10 visto che, Hamilton, ha ammesso che tutti gli sviluppi portati non hanno dato i risultati che gli ingegneri si aspettavano. Verranno rimossi o continueranno ad utilizzarli?
Da segnalare l’attimo terzo posto di Kvyat e il quarto della Racing Point di Stroll. Piloti e team sono stati bravi a montare, prima di tutti, le slick nell’ultima parte di gara e questo azzardo è stato sicuramente premiato con punti pesanti.
Grazie alla penalità inflitta a Raikkonen e Giovinazzi (Alfa Romeo farà appello) Kubica è riuscito a terminare al decimo posto regalando i primi punti iridati alla Williams.
Autore e grafici: Cristiano Sponton – @spontonc
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1