Prime novità in casa Mercedes. Come preannunciato giorni fa ed anche nell’anteprima a questo undicesimo appuntamento stagionale, dal punto di vista tecnico in Germania gli occhi sono tutti puntati sulla W10 (ed anche sulla Force India e Toro Rosso). In primis perché durante il prossimo fine settimana il Team anglo tedesco festeggerà le 200 presenze nel mondiale di Formula Uno e il 125esimo dalla prima gara nel Motorsport. Per questo entrambe le W10 scenderanno in pista con una livrea “speciale” che mostrerà l’evoluzione dalla prima gara, nel lontano 1894, ai giorni nostri. Si vedrà un anteriore completamente riverniciato con i colori e il simbolo dell’epoca della casa tedesca e man mano si andrà verso il posteriore della vettura i colori diverranno quelli di questa stagione. Ma non sono le uniche novità. Sarà portato in pista, molto probabilmente, un nuovo telaio (alleggerito) e novità relative al raffreddamento della Power Unit oltre a novità aerodinamiche. Partiamo proprio da quest’ultime.
Nella parte centrale del “missile” anglo tedesco sono stati rivisti gran parte dei componenti. Le modifiche più evidenti sono quelli relative ai deviatori di flusso laterali alle pance (freccia rossa) che non hanno più profili ad andamento verticale quanto invece orizzontale. Nuova specifica che riprende alcuni concetti già visti sull’aerodinamica italiana (Dallara) della Haas 2018.
Novità poi anche nella parte più interna dove è stato modificato il supporto superiore dei deviatori (freccia gialla) che ora si collega al deviatore a ponte superiore, posizionato pochi centimetri al di sopra delle pance, e non più a quello laterale.
Introdotto infine (freccia verde) un nuovo profilo verticale che si collega al supporto inferiore dei deviatori. Sia questa novità che la precedente hanno dei profili in uscita con un effetto molto pronunciato di downwash che può sembrare strano (si cerca downforce, che si ottiene direttamente con upwash) ma è un qualcosa che in F1 viene utilizzato in maniera massiccia.
Autore: PG Tech – @Smilextech
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1