La Formula Uno incontra la storia. Il Circus iridato, per il decimo appuntamento stagionale, fa tappa a Silverstone, il circuito sul quale si è disputato, il 13 maggio del 1950, la prima gara della massima categoria. Che fu un tripudio italiano visto che il podio fu monopolizzato da tre Alfa Romeo con addirittura le prime due posizioni occupate da Nino Farina e Luigi Fagioli.
Ma ritorniamo all’attualità. Dopo la vittoria discussa – e non è una novità in quest’annata – di Max Verstappen tra le alture dell’Austria, sono diversi i temi caldi che offre il Gran Premio di Gran Bretagna. Per una Red Bull bramosa di riconferma, c’è una Ferrari “assetata” di vendetta dopo il verdetto dei giudici al quale Charles Leclerc si era aggrappato per ottenere il primo, agognato, trionfo in carriera. Ovviamente i team succitati debbono necessariamente fare i conti con una Mercedes reduce dal deludente week end di Spielberg ma che ha pur sempre vinto otto gare su nove. Mettendo a segno, tra l’altro, ben nove prime file (diventate otto per la penalità comminata a Lewis Hamilton nell’ultima gara, nda) e sei pole position.
Su un tracciato riasfaltato dopo le polemiche dell’anno passato per l’eccessivo “bumping”, con una temperatura dell’aria poco superiore ai venti gradi ed un cielo che ha minacciato pioggia per tutti i sessanta minuti, s’è appena concluso un turno di qualifiche che ha emesso un verdetto forse inatteso. Intendiamoci non è una sorpresa vedere una Mercedes prima, ma pochi si aspettavano un Valtteri Bottas mattatore a casa di Lewis Hamilton. Il finlandese, che marca anche il record della pista (1’25”093), ritorna in cima alla lista dei tempi dopo diverse gare in cui aveva sofferto il compagno di squadra.
Per Hamilton è stato fatale un errore nel primo assalto della Q3 quando perde la vettura nel complesso di curve che caratterizzano il T2 e, nonostante un secondo tentativo migliore nel secondo assalto, manca la pole per soli sei millesimi. Da sottolineare che i due alfieri della Mercedes partiranno con gomme medie, a differenza delle Ferrari che useranno le soft per il primo stint.
Charles Leclerc apre la terza fila che ottiene con un secondo super tentativo che mette il punto esclamativo su un week end di gara per ora perfetto. Il monegasco è incollato alle due Frecce d’Argento essendo distanziato di meno di un decimo. E forse è questa la sorpresa più grande poiché Silverstone era un pista sulla carta ostica per la SF90. Da verificare la bontà di una strategia basata su gomma soft che non era andata particolarmente bene nelle simulazioni gara del venerdì pomeriggio. Ma la gommatura della pista dovrebbe evitare qual fastidioso graining che si sviluppava dopo poche tornate sull’anteriore sinistra della due Rosse.
Accanto al peperino monegasco parte Max Verstappen, anch’egli cronometricamente molto vicino (meno di due decimi il distacco dall’apripista Bottas, nda). Sarà una sfida molto interessante quella dei due piloti dopo le scintille e le schermaglie austriache.
Alla spalle dell’olandese troviamo Pierre Gasly che, seppur staccato di quasi mezzo secondo, ottiene un’ottima terza fila che era l’obiettivo prefissato dopo giorni di critiche che sono arrivate anche dal gran capo Helmut Marko.
Chiude la terza fila la delusione di giornata: Sebastian Vettel. Il tedesco è stato autore di una Q3 molto anonima che ha seguito una Q2 altrettanto molle. L’anno scorso Seb, con una gagliarda prima fila, si mise in condizione di portare a casa la gara. L’obiettivo è quello di rimettere a posto un week end con una partenza fulminea, che è parte del suo repertorio. Fatto sta che il quattro volte campione del mondo sta soffrendo l’impennata prestazionale di Leclerc che aveva nel piede la pole. Cosa che Seb non ha mai dimostrato di poter ottenere.
Settima piazzola per Daniel Ricciardo che ritrova una Renault rinvigorita dopo il calo evidente cui abbiamo assistito in Austria. Subito dietro si stanzia il nascente idolo di casa, Lando Norris, che conferma la parabola ascendete della sua monoposto.
La quinta fila è occupata da Alerxander Albon ormai abituato a battere il compagno di team. Decimo è Nico Hulkenberg che va a piazzare le due Renault nella top ten. Gran soddisfazione per il team transalpino.
LA SECONDA DECINA
Ad aprire la seconda parte dello schieramento troviamo le due Alfa Romeo divise da soli ventisette millesimi. E’ Antonio Giovinazzi, escluso sulla sirena dalla Q3 da Sebastian Vettel, a precedere Kimi Raikkonen. Il pilota pugliese, evidentemente, prende sempre più confidenza col “ferro del mestiere” perché inizia a stare davanti al compagno di squadra con una certa costanza.
La settima fila si apre con Carlos Sainz Jr. che è una delle sorprese negative di questo sabato inglese visto che Lando Norris è entrato agevolmente nella top ten.
Accanto allo spagnolo partirà Romain Grosjean su una Haas che si conferma una vettura difficile da guidare, con annesse negative conseguenze sulle performance.
Quindicesima la prima Racing Point Mercedes di Sergio Perez che riesce parzialmente a salvare l’onore in una stagione che sta assumendo i crismi del calvario.
Primo tra i bocciati della Q1 è Kevin Magnussen deludentissimo sedicesimo. Alle spalle del danese si stabilisce Daniil Kvyat che sta subendo parecchio la velocità del compagno di squadra che, è bene ricordarlo, è nella sua stagione d’esordio.
In diciottesima piazza troviamo Lance Stroll che “vanta” il non lusinghiero primato stagionale che lo vede battuto dieci volte su dieci dal compagno messicano. Vero che la Racing Point non è una vettura indovinatissima, ma lo score in qualifica del driver canadese è quasi imbarazzante.
Fanalini di coda le solite Williams che, a dispetto di una livrea celebrativa della gloriosa e plurivincente carriera di Sir. Frank (presente ai box tra l’altro), non sono riusciti a scrollarsi dall’ultima mortificante fila. Anche stavolta è George Russell a dare la paga a Robert Kubica che becca un sonoro mezzo secondo. Cosa prevedibile visto che il giovane inglese è sempre andato molto veloce tra le curve di casa.
A seguire la tabella completa dei tempi.
La gara scatterà domani alle 15:10.
Autore: Diego Catalano – @diegocatalano77
Foto:
– Mercedes
– Ferrari
– F1