Con le parole dei piloti in conferenza si apre ufficialmente il weekend del GP di Ungheria. Presenti, dinnanzi ai microfoni, Daniil Kvyat, Toro Rosso, i due piloti della Haas Romain Grosjean e Kevin Magnussen, Lance Stroll per la Racing Point e Robert Kubica, Williams.
Dopo l’ottima prestazione di Hockenheim e il suo terzo posto, inevitabile che tutti gli occhi fossero puntati su Kvyat, con una particolare attenzione sul suo avvenire agonistico che, visti gli ottimi risultati, lo proietta verso la Red Bull in sostituzione di uno spento Gasly. Daniil così risponde:
“Il mio obiettivo è tornare guidare per avere chance di salire sul podio e di vittoria, ma le decisioni sul mio futuro verranno prese dalla dirigenza Red Bull, quindi a loro vanno fatte domande in proposito”.
Il pilota russo parla anche dei recenti accadimenti personali e professionali, dedicando un’attenzione particolare al periodo trascorso lontano dalla F1:
“ La scorsa settimana è stata una concentrazione d’emozioni, sono diventato papà alla vigilia della gara, ma dovevo mantenere la concentrazione sul GP,; ho vissuto sensazioni fantastiche che ho creato di assaporare appieno: è stato il primo podio dopo 11 anni per il nostro team, la felicità è stata unica per tutta la squadra. Mentre ero fuori dalla F1 non pensavo fosse realmente possibile un mio ritorno, ma ho comunque cercato di individuare punti in cui migliorarmi come persona e come pilota: era fondamentale prepararmi meglio dal punto di vista mentale e ora mi sento un professionista migliore ed era indispensabile dimostrarlo a suon di risultati forti.”
L’altro polo attrattivo per l’attenzione generale è stata la presenza dei due piloti Haas, recentemente quest’anno venuti a contatto fra loro sia a Silverstone (ritiro per entrambi), che nelle ultime fasi di gara in Germania, inevitabili, quindi, le domande sul loro rapporto e se sono preoccupati per la conferma nel team.
Grosjean: “La nostra relazione personale è buona, a differenza di ciò che si potrebbe presumere, visti gli episodi; ci piace lavorare insieme discutendo costruttivamente come migliorare, ci telefoniamo almeno una volta a settimana; sulle esternazioni fatte durante i team radio, è chiaro che, guidando ai 300 km/h ,non si è certo diplomatici a caldo. Sinceramente me ne frego di arrivare dodicesimo o tredicesimo, la differenza non è lì, ma il vero punto quest’anno è che non riusciamo a comprendere la macchina, infatti siamo tornati al telaio di Melbourne. Le cose, fra me e Kevin sono state gonfiate dai media per cercate un conflitto che non c’è. Per il mio futuro ero più preoccupato lo scorso anno perché avevo commesso errori macroscopici; ora invece mi sento meglio perché ho disputato buone gare e migliorato in qualifica dopo alcune prestazioni negative.”
Magnussen: ”Non saprei perché continuiamo a toccarci, non c’è intenzione dolosa da parte di nessuno dei due. Di certo rispetteremo le linee guida, le regole di ingaggio decise dal team, qui conta più il punto di vista della squadra che il nostro. Le nostre rispettive esternazioni a caldo dopo quegli episodi sono dovute alla foga del momento, ma poi, quando si analizza, si vede quanto le cose siano più sfumate in realtà. Non sono affatto preoccupato per il mio futuro.”
Kubica riflette sul punto conquistato in Germania dopo la squalifica delle due Alfa Romeo, sulla situazione complessiva in Williams e sul tifo polacco al GP d’Ungheria:
“La scorsa domenica i sentimenti sono stati contrastanti, è stato bello ottenere quel punto mondiale, ma il modo in cui è arrivato dopo una gara pazza e le squalifiche è indubbiamente strano. Lo dedico ai ragazzi del team che fanno un grande lavoro anche in un momento storico non certo positivo per noi. La potenza, grazie alla power unit Mercedes, è l’unica area tecnica in cui non ci manca niente, ma qui purtroppo serve tanto grip dato dall’aerodinamica, quindi sarà ben difficile star davanti ai nostri avversari. L’Ungheria equivale ad una gara di casa per gli appassionati polacchi (è previsto che un terzo del pubblico arriverà dalla Polonia, ndr), mi piacerebbe ripagare tutto questo sostegno che ho ricevuto anche nelle categorie minori, ma sarà complicato poterlo fare.”
Stroll loda i progressi compiti dalla Racing Point in Germania grazie ai nuovi aggiornamenti:
“Un grande risultato, specie se si guarda al nostro passo durante tutto il fine settimana. La lotta a centro griglia è serratissima, ben più di quando debuttai nel 2017 quando i distacchi fra un team e l’altro erano più ampi e prevedibili, ora la F1 è sicuramente più competitiva, quindi ogni anno per me è stato finora unico a modo suo “.
Grosjean, come pilota decano, promuove il nuovo direttore di gara, Michael Masi:
“Charlie Whiting ha lasciato un’impronta profonda e di certo non è stato semplice sostituirlo, ma Michael ha preso decisioni coraggiose, come quella di partire da fermi ad Hockenheim; è sempre sul pezzo, ha una visione diversa della F1 perché non era nell’ambiente da un po’ e ciò dimostra come uno sguardo esterno, a volte, possa far bene.”
Infine, una domanda interessante viene posta sulla reintroduzione dei rifornimenti, chiedendo il parere di tutti piloti presenti:
Grosjean: “ Nel GPDA abbiamo individuato 5 punti per rendere la F1 una categoria più combattuta: modifiche sulle gomme e sull’aerodinamica, una diversa distribuzione dei soldi fra i team e vetture meno pesanti. Il discorso del rifornimento andrebbe a riguardare, come soluzione a breve termine, questo ultimo nodo: servono macchine più leggere per avere gare più lottate con distacchi ridotti.”
Magnussen: “Il rifornimento non andrebbe solo ad incidere sul peso delle monoposto, ma permetterebbe di vedere GP con strategie più diversificate fra i vari team, invece che la solita unica sosta per il cambio gomme”.
Kvyat: “Il rifornimento è solo un aspetto per rendere il nostro sport più avvincente, nel GPDA abbiamo raggiunto un buon accordo e valuto tutti i temi elencati da Grosjean come degni di nota.”
Stroll: “Non penso che dipenda tutto dai rifornimenti, ci sono altre priorità a parer mio come la nuova distribuzione dei fondi fra team e gli interventi sull’aerodinamica.”
GP Ungheria: le parole dei piloti in conferenza le abbiamo lette. Da domani si fa sul serio visto scende in pista per le prime due sessioni di libere all’Hungaroring:
FP1 h 11
FP2 h 15
Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys_
Foto:
Alessandro Arcari – @berrageizf1
F1 – @F1
Haas
Williams