lunedì, Settembre 16, 2024

Vettel cerca la svolta a Spa-Francorchamps

Non solo la stagione della Ferrari ha bisogno di una svolta: anche quella del suo 4 volte campione del mondo. La prima parte del campionato, nonostante alcune buone prestazioni coronate da diversi podi, non è sufficiente per il tedesco, manca la prima vittoria stagionale. Gli errori ed una vettura non certo all’altezza, hanno creato questa situazione “apatica”, nella quale il pilota di Heppenheim si trova. Malgrado le premesse, Sebastian appare rinfrancato dalla pausa estiva, e con la sua consueta precisione “racconta” per filo e per segno tutti i segreti della mitico tracciato di Spa-Francorchamps, senza nascondere il proprio amore per questa pista.

Spa è una pista leggendaria, senza dubbio tra le mie preferite. È un tracciato molto speciale che si caratterizzato da saliscendi, snodandosi per buona parte praticamente nel bosco. La esse in salita Eau Rouge, che oggi possiamo percorrere in piena accelerazione, resta qualcosa di unico, ma anche curve come Pouhon e Blanchimont sono spettacolari”.

Da Eau Rouge devi uscire senza errori per portare quanta più velocità alla staccata di Les Combes, un punto nel quale è possibile effettuare sorpassi grazie alla scia, oltre che a una vettura perfetta anche nei rapporti del cambio. Da Puohon in poi la pista è tutta bellissima, una volata ad acceleratore premuto che ti porta fino alla Bus Stop, altro punto nel quale è verosimile tentare un attacco. Quando scopri SpaFrancorchamps non puoi fare altro che amarla”.

In conclusione Vettel sottolinea come, con il passare degli anni, pista e vetture siano mutate. Il tedesco precisa che, malgrado le emozioni che si provano durante le sessioni siano sempre molto esaltanti, la guida risulti “più semplice” rispetto a qualche anno fa:

Chiaramente nel corso del tempo anche questo circuito è cambiato molto, come del resto lo sono le auto che guidiamo. Ricordo la prima volta che ho gareggiato qui in Formula 1. Rispetto a quei tempi certe curve sono diventate più facili da affrontare, perché c’è più carico aerodinamico sulle nostre monoposto”.

Autore: Alessandro Arcari @BerrageizF1

Foto: Ferrari

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