La tanto agognata vittoria è arrivata: finalmente Ferrari a. Charles Leclerc, artefice della prima gioia ferrarista stagionale, ha condotto una gara esemplare, gestendo la sua SF90 alla grande. Da rimarcare, nei meriti del trionfo Ferrari, il compito di Sebastian Vettel che, nei panni del gregario, ha svolto un ruolo cruciale nel “rallentare” Lewis Hamilton lanciato all’ inseguimento del giovane monegasco. Finalmente, dopo molte (troppe) gare, possiamo dire che, il lavoro di squadra del team italiano, ha battuto la poderosa Mercedes.
Malgrado la pista di Spa-Francorchamps favorisse ampiamente la SF90, la W10 si è ben comportata, dimostrando, ancora una volta, la bontà del progetto di Brackley. Hamilton, splendido interprete della realtà tedesca, si è dovuto accontentare del secondo posto, aumentando comunque il proprio vantaggio nella classifica piloti. Valtteri Bottas, autore di una buona gara, acciuffa il terzo posto, incapace di tenere il ritmo del suoi compagni di squadra.
Tra i big la nota dolente del fine settimana è Max Verstappen che, dopo una brutta partenza, forza l’entrata alla Source, scontrandosi con Kimi Raikkonen. L’impatto per l’olandese è fatale, costretto al ritiro per la rottura della direzione. Ottima la prova Albon che, alla prima con la Red Bull, partendo dal fondo della griglia, dimostra una grande competitività concludendo, dopo una grande rimonta, al quinto posto.
Lando Norris deve fare i conti con la sfortuna, costretto a cedere diverse posizioni per un problema tecnico alla sua MCL34. Alla fine, dopo una prova eccellente occupando il quinto posto per gran parte della gara, si classifica solamente undicesimo, per un problema alla power unit Renault. Bella la gara di Sergio Perez, capace di portare la sua Racing Point al sesto posto.
Finalmente Ferrari
Dopo tredici round del mondiale 2019 arriva la prima vittoria stagionale per il team Italiano. In realtà la SF90 aveva dimostrato un’ottima competitività in Bahrain, Canada e Austria, anche se, per diverse motivi, non era riuscita a concretizzare il risultato. Malgrado il layout del Gran Premio del Belgio, soprattutto nel primo e nel terzo settore, favorisse la Ferrari, il trionfo di Leclerc è stato molto sofferto, Il monegasco, dopo una battaglia fino all’ultimo giro, taglia il traguardo con un vantaggio su Hamilton di solamente 9 decimi.
Analizzando il primo stint di gara possiamo dire che la SF90 ha saputo difendersi, mentre con le gomme medie le due vetture di Maranello hanno sofferto terribilmente. In questo senso, i dati provenienti dalle simulazioni passo gara del venerdì sono contrastanti con quello visto in pista domenica, essendo, la difficile gestione degli pneumatici accusata durante le Fp2, avvenuta con i compound Soft. Questa discrepanza può essere dovuta alla temperatura della pista più bassa di ben 10 gradi, o dal differente set up utilizzato dal sabato in poi sulle due SF90.
Vettel il gregario.
La gara di sacrificio di Sebastian Vettel, necessaria per aiutare il suo compagno di squadra, è stata fondamentale nell’economia della gara. Dopo pochi giri il tedesco ha capito che non avrebbe potuto lottare per la vittoria e, giocando umilmente di squadra, si è messo a “disposizione” del team. Dapprima lascia passare Leclerc con estrema facilità, per poi battagliare con Hamilton, cercando di rallentarlo il più possibile. Malgrado in quel momento la SF90 di Sebastian fosse in netta sofferenza con gli pneumatici, Vettel è riuscito a tenere dietro la W10 di Lewis per più di due giri. A conti fatti questa mossa risulterà decisiva per la vittoria di Leclerc.
Hamilton l’insaziabile
Il 5 volte campione del mondo non molla mai. Il “cannibale” di Stevenage era pronto a salire un’altra volta sul gradino più alto del podio, alla faccia di chi, a Spa-Francorchamp, dava per imbattibile la SF90. Nel tracciato dove la Ferrari ha espresso il livello di competitività più alto dell’anno, la monoposto tedesca ha saputo difendersi alla grande, sfiorando la vittoria con Hamilton. Un paio di giri in più, o un pit stop anticipato per Lewis avrebbe potuto regalare un’alto trionfo al team di Brackley, dimostrando la bontà del progetto Mercedes.
Una gara, tre episodi…
Il campione inglese è andato vicinissimo alla vittoria, dovendosi arrendere solo all’ultimo giro alla Ferrari di Leclerc. Tre i punti salienti che hanno decretato questo risultato.
-Il sorpasso di Vettel ai danni dell’inglese, riprendendosi la seconda posizione persa al via, sfruttando i 15 chilometri di differenza tra le due vetture.
-La piccola indecisione nella sosta ai box, che di fatto fa perdere più di un secondo al campione inglese.
-Il duello con Vettel descritto in precedenza costato ben 5 secondi al pilota Mercedes.
Tutti a Monza
A Spa-Francorchamps il punto forte della SF90, capace di fare la differenza soprattuto in qualifica, è stata la grande velocità dimostrata nel primo e terzo settore dove, grazie ai grandi rettilinei la Ferrari accumulava un vantaggio enorme. Malgrado il nuovo propulsore montato sulla Mercedes, il team tedesco non è riuscito a controbattere la vettura italiana, pagando un divario di potenza notevole, anche grazie alla bassa resistenza all’avanzamento della Rossa.
A Monza, pista velocissima dove le caratteristiche della monoposto di Maranello dovrebbero fare ancor più la differenza, la SF90 disporrà dell’ultima specifica stagionale del motore endotermico. C’è comunque da sottolineare come in Belgio la power unit Ferrari montata sull’Alfa di Giovinazzi abbia improvvisamene ceduto, per cause tuttavia sconosciute che hanno lasciando qualche dubbio al team italiano.
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Ferrari