Anteprima Gp Singapore: Tante novità per la SF90…
Dopo una settimana di riposo, il Circus approda in Asia per uno degli appuntamenti più glamour dell’intero calendario. Archiviate le due splendide vittorie della Ferrari che, grazie al grande talento e l’enorme caparbietà di Charles Leclerc conquista una doppietta storica in Belgio e Italia, le monoposto di Formula Uno se la dovranno vedere con le stradine di Marina Bay.
Le condizioni climatiche estreme, unite alla lunghissima durata del Gran Premio, fanno di Singapore uno degli appuntamenti più duri del campionato sotto il profilo fisico. Inoltre, la vicinanza dei muretti lungo tutto il tracciato non lascia un momento di respiro ai piloti, costringendoli ad uno sforzo mentale non indifferente, vista l’altissima concentrazione necessaria per non incappare in errori fatali.
Gp d’Italia: Orari Italiani (Sky e TV8)
Prove Libere 1: 10:30 – 12:00 – Prove Libere 2: 15:00 – 16:30
Prove Libere 3: 12:00 – 13:00 – Qualifiche: 15:00
Gara:14:10
Anteprima Gp Singapore: Layout
Il tracciato di Marina Bay è composto da 23 curve (14 a sinistra, 9 a destra) che si srotolano lungo i 5,063 chilometri che compongono la pista. Si distingue, come peraltro Austin, Interlagos e Abu Dhabi, per essere percorso in senso antiorario. Le monoposto che sfrecciano lungo il fantastico skiline di Singapore iniziano il percorso dal Republic Boulevard, attraversando poi le famosissime Nicoll Highway e Stamford Road per arrivare sull’iconico ponte Benjamin Sheares.
Il layout, disegnato dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke, è piuttosto tecnico e dal 2008, data del primo Gran Premio svolto, sono state modificati diversi punti del circuito per cercare di favorire i sorpassi e per aumentare la sicurezza.
Anteprima Gp Singapore: Condizioni ambientali
Come accennato in precedenza, la pista asiatica, vista la particolare ubicazione dell’isola di Singapore, offre temperature molto alte con tassi di umidità alle stelle. Per questa ragione, considerando la bassa velocità media del circuito, il surriscaldamento di power unit, componenti elettriche e cambio risulta una variabile alla quale prestare molta attenzione, in particolare durante le prime fasi di gara a serbatoi pieni. Per ovviare a questi inconvenienti, i cofani motori vengono modificati, presentando una configurazione decisamente più aperta in differenti punti.
Anteprima Gp Singapore: Impianto frenante
Per il sistema frenante la curva più impegnativa del tracciato asiatico è la numero sette, chiamata Memorial Corner per il parco adiacente che omaggia le vittime della Seconda Guerra Mondiale. La decelerazione, con una valore che sia aggira attorno ai 5,4G, si ottiene scendendo da 335K/H a 130Km/H in solamente 2 secondi, esercitando una forza sul pedale di quasi 150Kg.
Anteprima Gp Singapore: Power Unit
Se dalla prospettiva del sistema frenante Marina Bay risulta un tracciato esigente, non possiamo certo dire altrettanto per il motore endotermico. L’acceleratore infatti resta premuto “solamente” per il 40% del giro, valore inferiore alla sola Monaco. Per quanto riguarda la parte ibrida della power unit il sistema elettronico sarà un fattore molto importante. Disporre di una vettura capace di erogare con “dolcezza” ai bassi regimi, sfruttando la mappatura adeguata, sarà la chiave di un buon rendimento durante il giro. Infatti a Singapore il dato della potenza massima, che corrisponde a 0,130 secondi ogni 10 CV, non è importante quanto la curva di coppia unita all’erogazione della potenza.
Il supporto della parte ibrida vale circa due secondi al giro a Marina Bay. L’MGU-K, durante le tante fasi di frenata, immagazzina circa 1100KJ, uno dei valori più alti dell’intera stagione. Secondo le simulazioni di Magneti Marelli, anche dal’ MGU-H si ottiene un’ottimo quantitativo di energia, pari a 3100KJ.
Anteprima Gp Singapore: Trasmissione
Dando un’occhiata al layout della pista asiatica si capisce immediatamente quanto, compiendo una tornata completa della pista, venga utilizzato il cambio. Il dato, molto significativo sulla lunghezza del Gran Premio, prevede 5000 cambi di marcia durante i 61 giri previsti la domenica. Come intuibile, questa situazione mette sotto forte stress la trasmissione delle monoposto.
Anteprima Gp Singapore: Carburante
L’elevato carico aerodinamico delle vetture in pista, unito alla “bassa” velocità media della gara, portano l’evento alla soglia delle 2 ore. Durante il 2018, i 308.706 chilometri spalmati sui 61 giri previsti per l’evento, sono stati percorsi dal vincitore Lewis Hamilton in 1:51:11s, con Max Verstappen unico pilota non doppiato.
Questi dati ci aiutano a capire come, nonostante l’ingresso della safety-car (praticamente certo) aiuti a risparmiare benzina, i consumi sono da tenere sottocchio, non potendo fare a meno del fuel saving.
Anteprima Gp Singapore: Previsioni
Dato il particolare layout di Marina Bay si necessita di una spinta verticale generata dal corpo vettura molto alta. In questo, secondo i valori espressi in campo fino ad ora, Mercedes e Red Bull dovrebbero essere in vantaggio rispetto a Ferrari. La monoposto italiana infatti, seppure arrivi da due vittorie consecutive, ha dimostrato di soffrire tremendamente le piste tortuose. L’Ungheria, ultimo appuntamento prima della sosta estiva, ha chiaramente messo a nudo i limiti della SF90. In quell’occasione Sebastian Vettel, primo classificato dei ferraristi, si è beccato più di un minuto dal vincitore Lewis Hamilton.
Negli ultimi mesi i tecnici di Maranello hanno lavorato molto per migliorare la vettura italiana. L’intento, utilizzando i giusti correttivi, è stato quello di adattare un progetto forse troppo estremo anche alle piste da alto carico. Per questa ragione, il prossimo giovedì, durante le consuete verifiche della FIA, vedremo una SF90 che dovrebbe presentare diverse novità. Il penultimo pacchetto aerodinamico è stato appositamente studiato per aumentare la spinta verticale, incrementando la competitività della Rossa nei circuiti che necessitano di molto downforce.
Una nuova ala anteriore, sempre con filosofia outwash, dovrebbe garantire ai ferraristi una migliore stabilità all’avantreno che verrà bilanciata con incremento di carico al posteriore dato da alcuni interventi nella zona del fondo e del diffusore. Maggior carico al posteriore della SF90 che dovrebbe aiutare Vettel che, storicamente, preferisce guidare vetture con un retrotreno molto stabile. L’ala posteriore infine, grazie ad una nuova versione studiata dagli ingegneri del Cavallino, avrà il compito di migliorare l’andamento del flusso d’aria che attraversa la sezione, generando carico aerodinamico.
Anteprima Gp Singapore: Conclusioni
A meno di ripensamenti dell’ultim’ora quindi, la Ferrari SF90 di Singapore, presenterà una nuova configurazione aerodinamica per cercare di combattere ad armi pari con Mercdes e Red Bull. Prova di questo è la decisione che il team di Maranello sembra potrebbe adottare. Infatti, secondo le ultime informazioni in arrivo, in pista dove la normale rotazione prevederebbe “il riposo” dell’ultimo step della Power Unit, la Ferrari, per non lasciare nulla al caso, si presenterà con la cavalleria al massimo, affrontando il fine settimana con la spec 3.
Il nuovo motore dovrebbe poter fare la differenza in gara. Le migliorie sull’efficienza dell’endotermico permetteranno ai piloti di poter spingere a fondo per la maggior parte della gara, diminuendo i periodi di risparmio carburante, più che necessari con le prime due specifiche di ICE.
Al netto di parole e proclami, resta da capire la reale bontà delle novità Ferrari. Saranno sufficienti a sfidare lo strapotere Mercedes e l’altissima competitività della Red Bull in piste da alto carico?
Autore e foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
co-autore: Cristiano Sponton – @spontonc
Peccato sia impossibile leggervi, articoli stupendi!