15 secondi di penalità per Leclerc
L’unica sanzione inflitta dai commissari sono i 15 secondi di penalità per Leclerc, i quali hanno fatto abbastanza discutere. Non tanto per la loro assegnazione, quanto più per il modo in cui sono stati inflitti. Cerchiamo insieme di capire qualcosa in più:
Siamo al primo giro; in curva 2 Verstappen si affianca a Leclerc e tra i due c’è un contatto che fa precipitare in fondo al gruppo l’olandese e causa un danno all’ala anteriore del monegasco. Poco dopo, appare la comunicazione che non ci sarà investigazione. Tuttavia, probabilmente riguardando le immagini, i commissari ci ripensano e la manovra finisce sotto inchiesta. Trascorrono un po’ di giri e arriva l’indicazione che il tutto verrà analizzato dopo la gara.
Dopo aver ascoltato i piloti, le squadre, analizzato le immagini e la telemetria, i commissari hanno deciso di imporre 5 secondi di penalità + 2 punti patente a Leclerc per aver causato un incidente; 10 secondi di penalità sempre al pilota Ferrari per non essere rientrato subito ai box nonostante l’ala anteriore rotta e 25.000€ di ammenda al team per non aver richiamato subito in pit il suo pilota. Gli articoli violati sono il 38.1 e il 22.11 del regolamento sportivo.
La prima sanzione è stata imposta in quanto gli steward hanno accettato la spiegazione di Leclerc sul fatto che avesse perso la vettura a causa del poco grip, tuttavia hanno visto anche che il suo è stato l’unico caso e che comunque, con la manovra ad allargarsi, ha colpito l’avversario e l’ha spinto fuori pista.
La seconda e la terza, invece, sono state assegnate in quanto il pilota era stato informato, durante il giro numero 1, che la sua vettura aveva un danno tuttavia non si è fermato. Nel giro numero 2, il direttore gara ha chiesto al team di far rientrare la macchina per verificarne le condizioni, ma prima della conclusione del giro, il pezzo pericolante si è staccato completamente e la squadra ha chiesto nuovamente al direttore di gara se fosse comunque necessario fermarsi o meno. La risposta è stata affermativa, ma nel frattempo si è arrivati al giro numero 3.
Dal momento che, quando il pezzo si è staccato, è andato a colpire la vettura di Hamilton che seguiva provocandogli la rottura dello specchietto destro, i commissari hanno deciso che sia il pilota che il team hanno deciso di continuare nonostante sapessero che la macchina non era in condizioni sicure, correndo il rischio di causare altri incidenti e hanno deciso di sanzionare ciò.
A mio avviso, le sanzioni sono tutte corrette, ma ritengo non sia stato utilizzato il modo giusto per applicarle. Che la colpa nell’incidente fosse di Leclerc era abbastanza chiaro; perché allora non assegnare la penalità durante la gara? E poi, se la direzione gara riteneva che la macchina non fosse sicura, perché non ha esposto la bandiera nera con il bollo arancione che avrebbe obbligato il team a fermare subito il proprio pilota senza perdere tempo in continue discussioni via radio?
Vorrei mettere anche un appunto anche sulla falsa partenza di Vettel non sanzionata. Come per Raikkonen in Russia, rientrerebbe nell’articolo 36.13 a) del regolamento sportivo:
I commissari hanno giustificato la non sanzione in quanto il sensore che si trova affogato nell’asfalto non è scattato, nonostante dalle immagini il movimento in avanti del pilota con semaforo rosso fosse evidente. Forse sarebbe il caso di rivedere un attimo questa regola…
Autore: Alessandro Rana – @AleRana95
Immagini: Ferrari – FIA