Ferro e Velluto
Questo pagellone semiserio l’ho immaginato un po’ diverso dal solito. Credo che tutti abbiate sentito la frase, celeberrima, “pugno di ferro in guanto di velluto”. A proposito, apro una piccola parentesi… non sono riuscito a stabilire quando e da chi sia stata usata per la prima volta. Se qualcuno lo sapesse, mi piacerebbe che mi erudisse. Il significato di “pugno di ferro in guanto di velluto” è abbastanza chiaro: agire con determinazioni ma limando le asperità, usando il pragmatismo ma senza deragliare dalla meta prefissa. E’ quello che, mi pare, si possa dire di Mattia Binotto, soprattutto nei rapporti con gli altri team e nel sempre conflittuale (“odi et amo”) rapporto con la FIA targata Todt.
Mi ha colpito, in particolare, una frase sibillina ma chiarissima (se la si vuole leggere oltre la superficie) di Binotto, in relazione alle regole 2021, il nuovo anno zero della Formula Uno dell’era ibrida. “Sarebbe un peccato utilizzare il diritto di veto”, è rivelatrice. E intanto la Federazione, suppongo anche per un rigetto di team come la Mercedes (ottima in questo caso l’alleanza dei team) ha cancellato l’impianto frenante uguale per tutti. Una delle tante corbellerie studiate dai cervelli fini ai piani alti della FIA.
Seppur con la consueta flemma, Binotto è stato molto chiaro: tutto ciò che standardizza, snatura la Formula Uno. Sarà forse un caso ma, secondo me, piano piano, si vede la “mano” di Binotto. Non voglio, in questo pagellone, parlare troppo della gara. Fa parte dell’infinita sequela di gare che la Ferrari ha mandato alle ortiche, vuoi per affidabilità, vuoi per una gestione non troppo chiara dei piloti, vuoi per questo schifo di Tilkodromi, frutto avvelenato dell’ultima era Ecclestone. Io, se si potesse fare, semplicemente ne cancellerei la maggior parte…
Tornando al team principal della Rossa, visto che mi sembra chiaro che Binotto sa cosa vuole a livello politico ecco, anche per Sebastian Vettel e Charles Leclerc suggeriamo, nella nostra totale modestia, al caro Mattia “pugno di ferro in guanto di velluto”.
Vettel-Leclerc. Voto: 9. Se parliamo di velocità e di guida, credo che i due siano davvero una coppia formidabile.
Leclerc e la radio. Voto: Hamilton basta e avanza.
Hamilton. Voto: 10. Perché ha vinto, perché non si sazia mai, perché non è fortunato. La fortuna se la cerca non mollando un centesimo.
Bottas. Voto: 3. Il gregario perfetto, e quindi totalmente anonimo. Deve essere frustrante essere un Bottas fra giganti…
Verstappen. Voto: 5. Non ho altro da aggiungere.
Affidabilità Ferrari. Voto: 5. Nell’ibrido, per ora, il vero tallone d’Achille della Ferrari. Che ci sta, visto che secondo gli esperti funziona meglio di quello Mercedes, ed è uno stravolgimento copernicano. D’altronde, a mondiale perso da tempo, ci sta essere più aggressivi. Niente test liberi, usi le gare rimanenti in calendario.
Mercedes. Voto: 6. E’ sempre al top… tuttavia (legittimamente perché devono solo gestire ormai entrambe le classifiche mondiali) forse, per la prima volta, vediamo davvero una Mercedes calante a livello tecnico. Nella seconda parte di stagione. Il mondo rovesciato.
SF90. Voto: 8. Non è la monoposto perfetta, d’accordo. Eppure comincia a funzionare un po’ dovunque. In attesa del Giappone, pista vera e probante, per ora la Rossa opaca è promossa a pieni voti. Nella seconda parte di stagione. Il mondo rovesciato.
Monoposto ibride. Voto: folgoranti? C’è qualcosa di non detto nella tecnologia di questi missili, a partire dal “famoso” episodio di Alonso alla necessaria procedura usata da Vettel per uscire dalla sua SF90 dopo il guasto all centralina (la monoposto disperdeva corrente). Batterie, Mgu–H, Mgu–K, una quantità industriale di cavi, tensioni elevatissime. Non sono propriamente sicure. Com’è il mantra della Fia? Security first! Ecco.
Muretto Ferrari & Strategie. Voto: fra i due contendenti… Mercedes ringrazia. Qualcosa di poco chiaro è accaduto. Era necessario accadesse? Il grande freddo fra Prost e Senna cominciò con un accordo non rispettato. Credo che Binotto debba mettere (come ho scritto in premessa) i puntini sulle i. Soprattutto se agli altri non rifili secondi, ma decimi, o addirittura pari sono o sono leggermente superiori in gara. Ecco, in quel caso conta solo una cosa: che vinca la Ferrari. Che il pilota (di rosso vestito) di turno se ne faccia una ragione.
Complotto di Vettel per danneggiare Leclerc. Voto: TSO. Allora, funzionerebbe così. Vettel, una volta accortosi che la parte elettrica non andava, si sarebbe fermato prima della pit lane (a poche centinaia di metri) in modo tale da far attivare la VSC e danneggiare quindi Leclerc. Nonostante i team radio, nonostante tutte le evidenze ed una certa preoccupante insicurezza sul capitolo dispersione elettrica che pare abbiano, chi più chi meno, tutte le monoposto ibride. Se poi queste illazioni vengono in qualche modo sdoganate “in alto” ecco, allora è doppiamente grave e da trattamento sanitario obbligatorio…
P.S.: Caro babbo, mi raccomando Suzuka. A Sochi neanche tu potevi aggiustare i “pasticci” Ferrari…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Si ringraziano come sempre @FormulaHumor e la pagina FB “Le cordiali gufate di Gianfranco Mazzoni”