Da dopo l’estate, la stagione della Ferrari ha cambiato volto, con prestazioni che, soprattutto in qualifica, hanno messo a dura prova gli avversari, costringendo spesso Mercedes a stare dietro alle vetture del Cavallino.
Ovviamente, i team rivali hanno studiato questo enorme passo in avanti, inizialmente motivato dal nuovo pacchetto aerodinamico, ma parallelamente sono stati chiari da subito gli enormi meriti del motore 3 Evo Ferrari.
F1 Analisi Tecnica già in un articolo del 5 ottobre (al quale vi rimando) disegnava il quadro complessivo dei passi avanti compiuti dalla casa di Maranello, riportando di voci nel paddock su dubbi di irregolarità espressi dalle altre scuderie sull’utilizzo dell’olio di raffreddamento in camera di combustione: una piccola quantità rilasciata dall’intercooler, che andrebbe ad aumentare potenza e, quindi prestazioni.
Ora l’argomento è diventato di stretta attualità ripresa da tutte le testate più o meno specialistiche; ma, nello stretto merito della questione… siamo alle solite! Le congetture circolano prive di una protesta ufficiale, unico elemento che darebbe alla questione un reale spessore e che permetterebbe ai team una discussione alla luce del sole. Perché far serpeggiare illazioni? Il regolamento tecnico vigente, consultabile facilmente, ha poi una norma espressamente dedicata nel comma 5 dell’articolo 7.
Una protesta ufficiale, però, aprirebbe uno scenario scomodo, perchè non è un mistero che chiunque sia stato leader nella F1 contemporanea, spesso ha fatto la differenza muovendosi ai limiti del regolamento, interpretando le norme nei margini di leggibilità che concedevano. Pare che spesso i team si rivolgessero, per esporre questo tipo di dubbi sull’altrui regolarità, a Charlie Whiting (anche membro degli sporting e tecnica working group) con consultazioni più o meno formali: era un modo per far arrivare agli organi ufficiali questo genere di tematiche, bypassando una protesta ufficiale che avrebbe elevato il livello di controversia. Se così fosse, si tratterrebbe di una variante in più rispetto al passato circa situazioni analoghe.
Tutto ciò, però, conduce sempre ai medesimi due nodi, cuore della questione: indispensabili sarebbero regole più “chiuse” e stesso metro per tutti in ogni campo tecnico, sia motore o aerodinamica, che non conceda fumose tolleranze. Altrimenti, ad ogni stagione, ci troveremo sempre qui a discutere o scrivere di presunte irregolarità di qualcuno, cosa che macchia l’immagine della F1: per la sua bellezza di base, deve essere uno sport in cui i meriti delle vittorie conseguite siano trasparenti al 100%.
Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys_
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1
Cara Lisa, se ci fossero regole più strette, tu, come altr giornalistii, trovereste comunque qualcosa da recriminare.
Del resto, qualcosa su cui scrivere lì dovete per trovare, non importa se di spessore o insignificante.
Controlli e polemiche solo sulle rosse mai marcades
Vorrei sapere perché in tanti anni di dominio Mercedes nessuno si è chiesto come mai la coppia di piloti della scuderia di Working riusciva, all’ultimo giro delle qualificazioni del sabato, a fare il giro più veloce. Si è sempre parlato di manettino, ma allora perché nessuno è mai intervenuto per indagare. Adesso che la Ferrari ha fatto un buon lavoro attenendo risultati eccellenti tutti pronti ad innescare, scorrettamente, il sospetto di illeciti. Quando la Mercedes dava 1 sec. a giro allora tutto andava bene.
Comunque devo dire che, la stagione passata alla Mercedes si e’ scoperto il problema dei fori ai cerchi per il raffreddamento delle gomme, e nessuno ha detto niente Fia compresa… ora divulgano questa notizia , solo perché i tecnici Ferrari hanno sviluppato un sistema sul motore che lo fa andare forte. E tutti dicono Mercedes in primis , Ferrari fuorilegge … e loro ?…
In realtà andrebbero fatte regole molto più larghe, per evitare recriminazioni.
Il fatto che siano strette è solo per riduzione costi.
Infatti sulle Mercedes? Se la Ferrari lasciasse il circus by by formula Mercedes
Quando si diventa perdenti si diventa anche polemici