Ultima ora di prove libere del Gp del Brasile disputatasi su un circuito di Interlagos sul quale il sole ha continuato a nascondersi come accaduto nei due turni di ieri nei quali l’incertezza meteo l’aveva fatta protagonista. Anche se va osservato che le temperature della pista si sono drasticamente rialzate: +10°C rispetto a 24 ore fa. Sessione di test particolarmente importante in chiave qualifiche e nella quale i team, pur non esprimendo il massimo potenziale (quello lo vedremo solo nella Q3), hanno iniziato a mettere alla frusta le power unit con mappature più spinte.
La sessione si è aperta come sempre in maniera blanda, con i classici shakedown delle venti monoposto. Il primo tempo cronometrato è stato segnato da Robert Kubica che aveva la necessità di verificare il buon funzionamento della sua Williams dopo la sostituzione del telaio in seguito al botto di ieri.
Sono le Ferrari ad abbozzare un primo tentativo di prova di qualifica seguite a ruota dalle Mercedes. E’ Hamilton che si mette di un soffio avanti a Leclerc. Il monegasco sfrutta un’ottima scia all’uscita dell’Arquibancada che gli consente di tenere alle spalle Vettel e Bottas che ottiene il quarto tempo nel secondo tentativo con la stessa gomma. Le Red Bull si affacciano sull’asfalto con qualche minuto di ritardo sulla concorrenza e Max Verstappen mette subito le cose in chiaro prendendosi il miglior tempo con poco più di tre decimi di vantaggio sulla Mercedes n°44. Non è altrettanto brillante il primo tentativo di Albon che si accontenta della sesta piazza. Nel frattempo Bottas risale in terza posizione dopo un minirun di 6 tornate. Segno che le monoposto hanno ancora carico di carburante elevato per ritenere questi tempi credibili.
Nel secondo assalto con gomme soft – e probabilmente con serbatoi più scarichi – è Lewis Hamilton, col tempo di 1’08”320, a guidare il plotone e a candidarsi per una pole che non riesce ad agguantare da prima della pausa estiva. Alle spalle del campione del mondo Max Verstappen incollato a 26 millesimi. Seconda fila virtuale per le due rosse con Leclerc a precedere Vettel. Quinto tempo per Albon che paga un ritardo di otto decimi dal capofila. Solo sesto crono per Valtteri Bottas che pasticcia alla Esse di Senna nel tentativo buono e si accontenta del tempo ottenuto nella prima e poco probante stoccata.
Da sottolineare, in ogni caso, che in casa Ferrari hanno anticipato il secondo run per concentrarsi su una mini simulazione di passo gara per sistemare i piccoli problemi riscontrati nel pomeriggio di ieri. La situazione sembra essere migliorata, con tempi d’attacco molto vicini a quelli ottenuti dalle Mercedes nelle FP2. Un raffronto coerente non si può però fare perchè oggi le W10 e le RB15 si sono concentrate solo sulla simulazione qualifica.
Soffermandoci velocemente sugli altri protagonisti dobbiamo evidenziare un ottimo Kvyat, settimo, che precede Antonio Giovinazzi sorprendentemente ottavo. McLaren si conferma su ottimi livelli e, probabilmente, sarà il team a ridosso dei tre top. In affanno le Renault e le Force India che tengono alle spalle solite “maglie nere” Williams.
In finale di turno il consueto balletto di prove di partenza. Perchè la qualifica, con le relativa posizione in griglia, è importante. Ma ancora più decisivo è un buono scatto ai semafori.
Le qualifiche partiranno alle ore 19:00 italiane e, considerando i distacchi osservati in questa ultima ora di libere, si preannuncia lotta vera. Dalla quale sarà estromesso Charles Leclerc che subirà l’arretramento di dieci posizioni in griglia causa sostituzione della parte endotermica del V6 Ferrari.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes