GP Brasile 2019: Sainz da ultimo a podio…
Sainz festeggia il primo podio e riporta la McLaren ai piani alti. Interlagos edizione 2019 racconta storie inedite, parla di rivincite, propone riscosse. Pone al vertice chi il vertice avrebbe meritato lo scorso anno, con Max Verstappen indiscusso mattatore. Regala pace e un risultato da incorniciare per chi è stato ingiustamente cacciato e ridimensionato, con Pierre Gasly che conquista la piazza d’onore. Porta alla ribalta chi sa ribaltare lo scomodo verdetto della sfortuna, con Carlos Sainz che artiglia la terza posizione risalendo dal fondo.
Nella domenica brasiliana che vede la caduta degli eroi, volti diversi e nuove luci si spartiscono la scena. Lontano l’argento Mercedes, tra la fumata grigia di un ritiro per Bottas e un maldestro contatto per Hamilton. Sprofondato negli abissi il rosso Ferrari, che sparge sangue vermiglio in pista, dopo una funesta lotta fratricida. Interlagos è il Gran Premio degli altri, di favole belle da cui evincere una morale per portare il morale alle stelle. Stellare come la rimonta di Sainz, confinato in ultima posizione dai capricci di un motore non gli ha permesso neppure di disputare la qualifica.
Lo spagnolo al sabato esprimeva così il suo grande disappunto: “Sono deluso per come sono andate le qualifiche. Il problema al motore si è presentato nel corso del mio primo tentativo in Q1, così non sono neppure riuscito a fare un giro cronometrato. Partire dal fondo della griglia non sarà una passeggiata e sarà più difficile arrivare a punti. Ma lotterò fino alla bandiera a scacchi e spero di recuperare più posizioni possibili.”
Sainz, che ha poi sostituito varie componenti della sua power unit, è riuscito a risalire dalla ventesima posizione disputando una gara d’attacco, accorta, ma aggressiva all’occorrenza. Il momento chiave si è verificato all’ingresso della safety car: la squadra ha scelto di non far rientrare Carlos, nonostante avesse già percorso 38 giri su gomme medie. Scelta confermata anche in occasione dell’ingresso della seconda vettura di sicurezza. Nonostante la gestione difficile degli pneumatici, che non riuscivano ad andare in temperatura a causa dell’usura elevata, Carlos è riuscito a mantenere la posizione su Raikkonen in entrambe le ripartenze.
“All’ultima safety car eravamo molto lenti e non avevo le gomme in temperatura. Il team era consapevole che si trattasse di un azzardo, ma ci abbiamo provato ugualmente. In quel momento eravamo ottavi e l’importante era finire la gara a punti. Se fossi rientrato mi sarei ritrovato nelle ultime posizioni.” Sainz commenta così la decisione di proseguire fino al traguardo, seppur in condizioni quasi proibitive. Ottima la sua gestione nel finale, nonostante le evidenti difficoltà.
Lo spagnolo, intervistato post gara, si dice già soddisfatto del quarto posto conquistato. Nonostante la consapevolezza dell’investigazione in corso per Lewis Hamilton, Sainz rimane con i piedi per terra e non si sbilancia. “Si tratta di un episodio al limite. I commissari sapranno prendere la giusta decisione. Ovviamente preferirei ottenere il podio. Ma sono comunque molto contento del quarto posto di oggi. Partendo ultimo non me lo sarei mai aspettato.”
Felicità esplosa alla conquista della terza posizione, ottenuta dopo la conferma della penalità di 5 secondi per Hamilton. “Il podio numero 100 per la Spagna e il primo per me. Di certo non mi sarei aspettato questo risultato oggi, partendo ultimo. Speravo in una rimonta, ma toccare il trofeo è un’emozione unica. Sono contento anche per la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto. Si è trattato di un podio strano, un po’ triste, perché ho dovuto attendere a lungo per sapere se fosse confermato. Ma ora bisogna festeggiare.”
E la festa, naturalmente non riguarda solo il pilota, ma l’intera squadra, che ha vissuto una domenica da ricordare, grazie anche al buon piazzamento di Norris. Sainz ci tiene a rimarcare il concetto: “Dedico questo mio primo podio a tutta la squadra, che non ha mai smesso di lavorare in questi anni. Festeggerò oggi, ma soprattutto domani quando arriverò in fabbrica a Woking. Dopo anni bui ci sono buoni segnali. McLaren è un team con molta energia e con una grande forza di volontà, determinato a tornare al vertice. Questo podio fa bene al morale di tutto l’ambiente.”
Una squadra che ha vissuto anni travagliati, ma che non si è mai arresa, consapevole di portare avanti un progetto di lungo corso per ritornare tra i big. Grande armonia interna e grande professionalità rappresentano il segreto della McLaren, che migliora passo dopo passo. Carlos è molto soddisfatto di essere parte del team e lo sottolinea con queste parole:
“Con la McLaren abbiamo un piano a medio termine. Due o tre anni per lavorare insieme e diventare una squadra top. Mi piace perché c’è gente professionale, che sa lavorare ottimamente. Dal primo momento in cui sono entrato a far parte di questo team mi sono sentito più forte, anche mentalmente. E questa consapevolezza mi ha permesso di affrontare quest’anno con una marcia in più.”
Fiducia nel team, rispetto reciproco e grande competenza. Ecco la ricetta per ritornare tra i grandi. Nell’attesa, la McLaren e Sainz possono godersi questo podio, sperando sia solo l’inizio di un nuovo ciclo vincente. Dopo un ultimo sospetto, legato all’investigazione di Carlos e di altri piloti per aver utilizzato il DRS in regime di bandiere gialle in prossimità della vettura ferma di Bottas, il terzo posto è stato finalmente confermato. E, grazie ad esso, è stata confermata anche la rinascita della scuderia inglese. La papaya è finalmente matura per poter affrontare un campionato da protagonista.
Autore: Veronica Vesco
Foto: McLaren F1