Honda: non si placa la polemica in merito alla presunta irregolarità Ferrari. La questione del famigerato flussometro tiene ancora banco dopo la débàcle rossa ad Austin. Ma se Max Verstappen, attraverso le sue incaute dichiarazioni, ha dato fuoco alle polveri, Toyoaru Tanabe si è mostrato molto più cauto. Il direttore tecnico del reparto Honda di Formula Uno non nega il calo di prestazioni accusato dalla Rossa, ma tenta di offrire spiegazioni più plausibili. In casa Honda dunque si tenta di mitigare quelle che sono sembrate accuse inutili e spropositate in relazione a presunte violazioni da parte di Maranello.
Verstappen ha fatto la voce grossa attraverso un commento a caldo che probabilmente è stato anche esageratamente enfatizzato dai media. A rimettere un po’ d’ordine nel team Red Bull ci pensa dunque Tanabe, che analizza la situazione in maniera più lucida e pacata. “Abbiamo bisogno del riscontro dei dati di Brasile e di Abu Dhabi per chiarire le idee. Oggi ancora non possiamo sentenziare nulla sulla gara di Austin. Non possiamo distinguere se, a influenzare le prestazioni Ferrari, sia stato il carico aerodinamico o la prestazione della power unit. Però c’è un dato chiaro e riguarda la velocità di punta, che è stata inferiore rispetto alle gare precedenti.“
Tanabe si esprime con diplomazia, ma lascia intendere che un piccolo sospetto permane. La riduzione della velocità di punta infatti sarebbe un indizio da non trascurare, sebbene possa dipendere anche da altre concause. come quelle relative a un differente set up, ad esempio. Mattia Binotto infatti ha dichiarato che la Ferrari ha optato per una modifica del carico, al fine di aumentare l’aderenza in curva. Questo ovviamente comporta una perdita di prestazione in merito alla velocità pura. Tanabe rincara: “Il divario tra noi e la Ferrari in termini di velocità di punta è stato inferiore rispetto alle gare precedenti. Certamente non sappiamo se questo sia da attribuire al motore o al telaio, ma è evidente che il loro passo gara non fosse buono quanto nelle gare precedenti.
Forse avevano un pacchetto diverso, oppure non sono riusciti ad adattarsi alla pista.”L’ingegnere della Honda non si sbilancia, ma continua a sottolineare un sospetto calo di prestazioni. Naturalmente, quando Tanabe fa riferimento al passo gara, va considerato che il ritmo mostrato da Leclerc era fortemente condizionato dall’uso di una vecchia specifica di power unit. E lo stesso Vettel, pur con l’unità aggiornata, non ha potuto sfruttarla a causa di un cedimento meccanico, che certamente ha condizionato le prestazioni dei pochi giri effettuati.
Tanabe insomma non punta il dito, ma si riserva di rimandare il giudizio finale. Se la Ferrari confermasse anche in Brasile e ad Abu Dhabi il decremento di prestazioni a livello di velocità pura, i sospetti potrebbero essere confermati. Suggestione o verità, illazioni o certezze. Bisognerà attendere i nuovi sviluppi per tentare di comprendere qualcosa in più. Certo è che probabilmente Honda dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle proprie prestazioni, prima di criticare il lavoro altrui. In fondo, in cinque anni di Formula Uno, ha raccolto solamente due vittorie, ottenute principalmente grazie all’indiscusso talento di Verstappen. Ed ha affossato la McLaren, costringendo Fernando Alonso all’esilio. Non certo il curriculum ideale per emettere sentenze.
Foto: Red Bull
ancora vedove alonsiane