A tenere banco nel post Gp del Brasile è ovviamente lo scontro tra i due piloti Ferrari, anche se la gara ad Interlagos ha regalato tante belle storie a lieto fine. L’Italia è stata comunque gran protagonista nonostante le vicissitudini del team di Maranello grazie al podio della Toro Rosso con Pierre Gasly e alla riscossa dell’Alfa Romeo che è stata capace di finire con entrambe le vetture a ridosso del podio, risultato che se conseguito avrebbe avuto del clamoroso.
UNA BOCCATA D’OSSIGENO DOPO MOMENTI DIFFICILI
Il team italo-svizzero, da dopo la pausa estiva, aveva raccolto soltanto la miseria di 4 punti, tutti con Giovinazzi. Mentre il caposquadra Raikkonen non riusciva a rientrare nella top 10 addirittura dall’appuntamento di Budapest dopo aver fatto una buona prima parte di stagione. Ma quello che preoccupava di più era la discesa delle performance della C38. Dal Gp di Russia l’ex team Sauber ha avuto un netto crollo della competitività che ha portato i due alfieri lontano dai primi dieci sia in qualifica che in gara, iniziando a giocarsi il ruolo di fanalino di coda con la Haas. Escludendo, ovviamente, la Williams. Crisi che sembrava essere riconducibile alla partenza di Simone Resta, il padre della vettura. Una periodo buio che ricordava, con le dovute proporzioni, quello avuto in Ferrari dopo che questa aveva rinunciato all’ingegnere romagnolo.
Dopo questi appuntamenti passati in estrema difficoltà, all’autodromo dedicato a Carlos Pace è finalmente arrivata la riscossa dell‘Alfa. La macchina si è dimostrata subito competitiva e la conferma si è avuta in qualifica quando Raikkonen è tornato a centrare la Q3 (non accadeva da Monza), mentre Giovinazzi si è fermato al 13º posto (diventato 12º grazie alla penalità di Leclerc). In gara entrambi i piloti sono partiti bene e sono subito entrati in top 10, viaggiando costantemente in 8ª e 9ª posizione.
Sino alla Safety Car uscita per la macchina ferma di Bottas la gara è stata lineare, ma alla ripartenza, tra incidenti e l’uscita di un’altra vettura di sicurezza, la classifica si è rivoluzionata. Così nel finale le due monoposto italo-svizzere si sono incredibilmente ritrovate a lottare per l’ultimo gradino del podio. Raikkonen, nonostante gomme più fresche, non è riuscito ad avere la meglio su Sainz nell’agguantare un terzo posto che sarebbe stato storico.
Ma il 4º posto di Kimi Raikkonen e il 5º di Antonio Giovinazzi sono comunque un grandissimo risultato per l’Alfa Romeo che è stata il secondo team a fare più punti in Brasile (ben 22) dopo la Red bull trionfatrice. Il team principal della squadra svizzera, Vasseur, ha commentato così i piazzamenti della gara brasiliana: “Possiamo essere veramente contenti di questo risultato. Portare due auto nei punti a ridosso del podio è la ricompensa per il duro lavoro di tutto il team. Non abbiamo perso la testa nelle gare in cui siamo stati sfortunati e ora possiamo festeggiare il nostro risultato stagionale”. Ora appuntamento ad Abu Dhabi tra due settimane per vedere se il ritorno dell’Alfa Romeo è vero o è solamente circoscritto alla pazza gara paulista.
Autore: Mattia Maestri
Foto: Alfa Romeo Racing e Antonio Giovinazzi