Vettel è stato interrogato a proposito delle dichiarazioni rilasciate da Verstappen. Dopo aver ascoltato le opinioni di Binotto e Leclerc, ora sentiamo anche la versione del tedesco. Sebastian al solito è molto diretto: respinge le accuse al mittente e focalizza la propria attenzione sui miglioramenti mostrati dalla Ferrari nella seconda parte del campionato. E, se le lamentele portate avanti dalla Red Bull in merito alla ben nota questione del flussometro sono state prese in considerazione dalla FIA, lo stesso non si può dire delle esternazioni dell’olandese, bollate come irrilevanti da parte di Vettel.
La disfatta di Austin ha innescato una reazione a catena, con accuse continue provenienti da più parti. Non solo Red Bull, ma anche Mercedes alza la voce, abbassa lo sguardo, insinua il sospetto. La Ferrari fa spallucce, certa di poter ricondurre i fatti americani a una mera e sfortunata casualità. Vettel stesso ha ribadito di non curarsi delle opinioni altrui a proposito della Rossa:
“Oltre ad avere un motore particolarmente performante, credo che abbiamo anche una monoposto molto valida. Se noi abbiamo il motore più potente, penso che sia stato un grande risultato da parte nostra e dei nostri motoristi. Nel corso degli ultimi cinque anni, Mercedes ha avuto il motore più potente. Ma, da qualche mese a questa parte, noi siamo in vantaggio. Dunque speriamo che le cose per noi restino così nel corso dei prossimi cinque anni. Quanto al resto, non m’importa ciò che la gente pensa o dice.“
I passi avanti compiuti dalla Ferrari in questa seconda parte di campionato iniziano a fare paura. Al punto che i diretti rivali tentano di correre ai ripari contestando la validità o la legalità delle soluzioni adottate da Maranello. Ma il Cavallino va dritto per la sua strada e i piloti stessi sottolineano che non c’è nulla da temere. Vettel difatti afferma :
“Il miglior modo per rispondere alle critiche è quello di tornare alla normalità. Naturalmente non siamo affatto contenti della nostra performance ad Austin. Quella domenica ci siamo trovati a lottare con molteplici fattori: le condizioni della pista, le gomme e la configurazione dell’auto. Cose sulle quali dobbiamo ancora lavorare.”
Una domenica storta, come purtroppo ne possono capitare. Nulla di più secondo Sebastian Vettel, che spedisce al mittente tutte le critiche o le opinioni non richieste. Un guasto imprevedibile, un assetto non del tutto ottimale, una pista di difficile lettura. Questi i fattori che hanno determinato un sensibile calo nelle prestazioni della Ferrari. Una battuta d’arresto che dunque non avrebbe nulla a che fare con dei correttivi in extremis nel tentativo di ‘rimettersi in regola’. Con buona pace di Max Verstappen, secondo il quale la Rossa ha avuto un crollo perché “ha smesso di barare”.
Vettel, a tal proposito, utilizza parole severe. “Rispetto al passato c’è una grande differenza: ora molte persone vengono ascoltate, mentre prima venivano del tutto ignorate. Naturalmente ognuno è libero di dire ciò che vuole. Se questo è ciò che pensa, è libero di pensarlo. Noi ovviamente abbiamo un’opinione diversa in merito. Penso che quel commento sia stato da immaturo. E sinceramente lo ignoro perché è irrilevante. Noi vogliamo rispondere in pista, con i fatti.“
Duro, ma non sprezzante. Ecco il pensiero di Vettel. Sebastian non cade nel tranello di rispondere per le rime, più semplicemente preferisce ignorare un commento un po’ troppo sopra le righe. L’eco delle parole di Verstappen è risuonata forte e chiara fino in Brasile, ma il ferrarista, attraverso le sue laconiche e mirate dichiarazioni, tende a sottolineare che, come d’abitudine, si è fatto molto rumore per nulla. Ora non resta che ascoltare il verdetto della pista, che in fondo rimane l’unica ad avere voce in capitolo.
Autore: Veronica Vesco
Foto: Ferrari – Red
Ma perché la Ferrari non fa fare i controlli dalla FIA , per fare tacere la concorrenza
Ma perché la Ferrari non fa fare i giusti controlli dalla FIA per far tacere una volta per tutte la concorrenza?
Perché non si fida non vuole svelare i suoi segreti..