martedì, Novembre 5, 2024

La ricetta Montezemolo: “Decida il cronometro chi è prima guida in Ferrari”

La settimana di Natale, solitamente avara di notizie per quel che riguarda il mondo della Formula Uno, si è invece aperta con un comunicato di grande rilevanza; una nota emanata dalla Ferrari che ha sancito che Maranello e Charles Leclerc prolungano il loro legame fino al 2024 compreso (qui i dettagli). Una notizia che circolava nel paddock da qualche tempo e che attendeva solo di essere ufficializzata; un fatto che rende ancor più solida la posizione del monegasco in seno al team.

L’allungamento di contratto è sintomatico e narra quanto la scuderia italiana punti su Leclerc nel medio periodo. Una situazione che stride con quella di Sebastian Vettel che, dopo un lustro di rosso vestito, si trova ad affrontare la prossima stagione senza un rinnovo in tasca. Che le strade del tedesco e della Ferrari si possano separare a fine 2020 è più che un’ipotesi. Specie se l’ex Sauber dovesse nuovamente imporsi ad un pilota che, nel campionato appena terminato, è apparso poco lucido in più di una circostanza.

La ricetta Montezemolo: "Decida il cronometro chi è prima guida tra Vettel e Leclerc"
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Mattia Binotto dovrà quindi gestire una situazione molto delicata da marzo in poi. Il rapporto tra i due “galletti” non è stato idilliaco nel corso del 2019 e la situazione potrebbe precipitare con un Vettel a fine ciclo rosso che deve fronteggiare un Leclerc individuato essere il pivot intorno al quale la Ferrari ha deciso di costruire le proprie velleità iridate. Quale sarà la strategia che il team principal elvetico adotterà? Libertà di sfidarsi liberamente o individuazione di una prima guida? Questa seconda ipotesi sembra da scartare perchè né VettelLeclerc accetterebbero una posizione di subalternità. Ancora, non sarebbe logico pensare ad un Seb “aiutante” stante il mega ingaggio che percepisce. Analogamente non è contemplabile l’idea di un Charles gregario proprio perchè Maranello l’ha messo al centro di ogni progetto sportivo.

Una ricetta precisa, insomma, non esiste. Come sempre sarà la pista a decretare e a dire chi aiuterà chi. Chi sarà deputato a far legna e chi la punta di diamante della compagine. Di questo ha disquisito Luca Cordero di Montezemolo, uno che in passato ha gestito piloti di grande calibro e ha tenuto bassa la temperatura di rapporti interni che potenzialmente poteva superare i livelli di guardia. “Negli anni in cui ho lavorato per la Ferrari – ha spiegato l’ex presidente ai microfono di Sky Sportho dovuto gestire il rapporto tra Lauda e Regazzoni. Quest’ultimo ha dovuto ingoiare più di un boccone amaro ma Niki era più veloce. E quindi su di lui abbiamo puntato vincendo due mondiali e perdendone uno in Giappone per mezzo punto (in favore di James Hunt, nda).

Un qualcosa che si è ripetuto con maggior forza negli anni in cui Schumacher ha riscritto la storia del team modenese: “Irvine, Barrichello e Massa erano piloti veloci, in grado di vincere gare. Ma Michael era più consistente, era chiaro a tutti che fosse il numero uno. Era il cronometro a dirlo“. Quindi Montezemolo ha ben chiaro il parametro in virtù del quale si affibbiano i galloni del caposquadra: il cronometro detta legge. In proiezione 2020 Binotto dovrà affrontare un duro compito: “Il dualismo tra Vettel e Leclerc sarà il tema chiave del prossimo campionato perchè in Ferrari ci sono due cavalli di razza. Entrambi vogliono vincere ed entrambi hanno a cuore le loro prestazioni piuttosto che quelle della squadra. Per tal ragione il team principal avrà grande responsabilità“.

La ricetta Montezemolo: "Decida il cronometro chi è prima guida tra Vettel e Leclerc"
Charles Leclerc e Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari

Il settantaduenne manager bolognese ha quindi le idee molto delineate: lasciare libertà ai due puledri di sfidarsi in pista salvo poi individuare – dopo un dato numero di Gran Premi, ossia quando la classifica e il buon senso lo impongono – il cavallo vincente in base a cosa il cronometro ha stabilito. Una soluzione di compromesso tra il decretare un numero uno a tavolino e la totale libertà di ruoli. Una linea mediana che potrebbe servire a non mortificare, sin dai blocchi di partenza, uno dei due piloti. In linea teorica la “ricetta di Montezemolo” potrebbe funzionare. Specie dopo un campionato nel quale sono emerse diverse criticità. Naturalmente le teoria deve essere confermata dalla prassi. Ma è proprio nella pratica che spesso i teoremi più brillanti si rivelano disastrosi. Ogni scongiuro è legittimo.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: Ferrari, F1

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