Patto della Concordia: obiettivo firma entro fine anno
La Formula1 è da sempre un mondo a sé stante. Se non l’unico, è uno dei pochi sport in cui le regole del gioco non solo vengono decise insieme ai partecipanti, ma in cui i partecipanti stipulano un accordo scritto tra loro e il detentore dei diritti commerciali: il famoso ‘Patto della Concordia’. Questo contratto a prima vista può sembrare una sorta di ‘volemose bene’: in pista, accada quello che accada, non ci deve rimettere nessuno. In verità è molto di più. Dietro ad una semplice firma non c’è solamente un consenso ad una più corretta suddivisione dei premi, ma c’è la promessa (passatemi il termine), come Team, di impegnarsi a prendere decisioni che vadano verso una competizione migliore, cercando il più possibile di mettere da parte i propri interessi…
L’attuale ‘Patto’ è in scadenza nel 2020 ma, al contrario di quanto si possa pensare, in questo caso non è necessario rispettare la deadline, come avviene per esempio per l’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici e sportivi. E’ evidente che in quel caso ci debba essere un limite di tempo da non oltrepassare, altrimenti le squadre non avrebbero modo di progettare vetture in grado di competere ai massimi livelli, con il rischio che si vadano a creare gap tra le vetture molto più elevati rispetto a quelli attuali. L’accordo viene siglato tra gentleman…
Tuttavia, allo stato attuale delle cose c’è un grosso ma. Proprio perché è stato approvato un nuovo regolamento tecnico e sportivo che vedrà la sua introduzione nel 2021, a Chase Carey (CEO della FOM) piacerebbe molto che il nuovo ‘Patto della Concordia’ venisse firmato da tutte le squadre entro la fine dell’anno: i nuovi regolamenti hanno bisogno di ulteriori piccole modifiche ed è necessario che i Team siano tutti saliti a bordo della nave prima di decidere la rotta da percorrere. Queste le sue parole dopo aver esposto le ultime proposte ai diretti interessati ad Abu Dhabi: “Fa parte del gioco che ci siano discussioni e che certi argomenti facciano rumore, ma siamo ottimisti per l’esito delle diverse negoziazioni.
L’obiettivo ovviamente è avere a bordo tutti i team il più presto possibile, a breve invieremo una nuova bozza del ‘Patto della Concordia’ con qualche aggiustamento. Non fisseremo alcuna deadline e il contenuto delle trattative rimarrà privato“. Negli ultimi giorni sono circolate delle voci di una Ferrari uscita soddisfatta dall’ultimo incontro: nella bozza, pare, sia ancora presente la possibilità di esercitare il ‘Diritto di Veto’ e il ‘Premio Storico’ (anche se ridotto rispetto al passato). Lo stesso non si può dire di Mercedes e Red Bull, con Helmut Marko (consigliere Red Bull) che nella sua ultima dichiarazione ha rimarcato: “Non abbiamo ancora firmato, sono ancora in atto le negoziazioni”. Ovviamente, ognuno cerca di tirare l’acqua al proprio mulino… I pesci piccoli si augurano di poter mangiare di più in futuro, nella speranza di crescere e dare fastidio ai grandi, mentre i grandi litigano per la fetta di torta maggiore. A Mercedes e Red Bull infastidisce il fatto che la Ferrari sia l’unico Team a godere del premio storico grazie al quale, anche non vincendo il campionato, riesce a percepire più soldi di tutti.
Ma, denari a parte, la cosa che potrebbe infastidire di più è il ‘Veto’, il fatto che da sola la Ferrari sarebbe in grado di bloccare una proposta, un regolamento, un accordo, qualora lo ritenesse sbagliato… Ciononostante, a mio avviso, Red Bull potrebbe già essere d’accordo con la bozza presentata nel corso dell’ultimo weekend di gara, almeno a grandi linee: Honda, poco prima del Gp di Abu Dhabi ha assicurato il proprio impegno in F1 nel 2021 sia con il Team Austriaco che con Toro Rosso. E credo che se per Marko e Horner ci fossero state ancora delle discussioni importanti da fare, allora staremmo ancora aspettando questo annuncio da parte del motorista nipponico.
Mentre quello che ‘preoccupa’ un po’ di più è il Team Mercedes, che sta attraversando un periodo che potremmo definire di transizione al proprio interno: il 24 maggio scorso Dieter Zetsche ha lasciato la guida del gruppo Daimler dopo 13 anni e il successore Ola Källenius ha dato il via ad un ‘piano di ristrutturazione’ per 1 miliardo di dollari (in cui parliamo anche qui) per agevolare il passaggio alle auto elettriche e a guida autonoma… La Mercedes resta sempre la squadra campione e credo che a differenza di quanto vogliano farci credere, qualora dovessero abbandonare la Formula1, non sarà un problema di investimenti a mettere fine a questa esperienza (almeno secondo me). Tuttavia, sono convinto che alla fine tutti saliranno su questo carro… Bisogna solo aspettare e capire a quali condizioni.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari – Mercedes