Super Marko contro Ferrari
Nella vita, ci sono individui abili a stuzzicare la tua vena artistica. L’immaginazione ti aiuta a trasformarli in esseri mitici, attribuendo loro poteri che trascendono la natura umana. Marko è un eroe. Per me ovviamente. Uomo dotato di virtù eccezionali e autore di gesta leggendarie, Helmut trova sempre un posto nei miei pensieri. Stamattina mi sono svegliato presto. Era una bella giornata senza una nuvola. Peccato che il sole stava tramontando. Zero ore alle 18 e sono lì, davanti alla solita finestra piena di alberi.
Le prime parole che leggo mi caricano a molla. Quel giusto sprint utile per partire forte insomma…
“Le regole sono chiare. La lieve punizione commissionata a Ferrari per quell’infrazione è uno scherzo…” commenta l’assessore Red Bull riferendosi alla multa di 50.000 euro appioppata a Ferrari. Poi aggiunge: “ Si tratta di equità, rispetto delle regole e parità di trattamento per tutte le squadre” sostiene il settantaseienne austriaco erigendosi a paladino della giustizia.
La “raffazzonata” (per lui) punizione, disposta alla SF90 numero 16 non convince lo Zio. O forse, è meglio pensare che lo annoia a morte. Molto più allettante tirar su un bordello e movimentare un po’ la situazione, pur non disponendo di una ca**o di prova. In realtà, pensandoci bene, credo che non lo faccia nemmeno apposta. È parte del suo essere eroe. Deve espressamente dar prova del suo coraggio, andando in contro a critiche senza averne la necessità.
Mi fermo un attimo a pensare. Non so perché… ma nonostante Helmut parli senza nessun straccio di prova, è talmente bravo che sono comunque convinto che abbia ragione.
“I punti sul quale il motore Ferrari è stato messo in discussione sono diversi. Probabilmente sono al di là di qualsiasi area grigia, anche se non è stato fatto nulla per correggerli. Se le cose saranno uguali anche la prossima stagione, protesteremo sicuramente. La Ferrari dovrà rivelare tutto e la FIA, di conseguenza, sarà costretta ad affrontare la questione”.
Bella teoria la sua. D’altronde, le prove della “colpevolezza” hanno la stessa valenza di quelle che sostengono la regolarità del propulsore italiano. Non fa una piega. Alla fine, come ogni super eroe che si rispetti, vince lui…
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Red Bull