lunedì, Dicembre 23, 2024

Toto Wolff è preoccupato: teme il calo psicologico dei suoi uomini

Appagamento. Questo è ciò che Toto Wolff e gli uomini della Mercedes vogliono evitare per l’imminente campionato 2020. Dopo sei anni filati di trionfi e dopo aver stabilito il record storico in Formula Uno rappresentato da dodici titoli in sei stagioni, il rischio concreto è che un team molli gli ormeggi e si lasci trasportare dalla corrente senza opporre resistenza. Il prossimo mondiale, come ormai noto, chiude un ciclo tecnico. Ecco perchè qualcuno potrebbe ritenerlo un anno di transizione in vista del nuovo contesto regolamentare che si imporrà tra due stagioni. Qualche scuderia potrebbe pensare di dirottare risorse preziose sullo studio delle monoposto della futura generazione mettendo in ghiacciaia l’evoluzione di vetture che non avranno un naturale sviluppo tecnico a causa delle norme aerodinamiche prodotte dal Consiglio Mondiale della FIA.

Toto Wolff è preoccupato: teme il calo psicologico dei suoi uomini
festa Mercedes per il sesto titolo di Lewis Hamilton

La più grande sfida che la Stella a Tre Punte dovrà affrontare, oltre a quella tecnica, è dunque quella relativa alla sfera motivazionale: dove trovare gli stimoli dopo anni di dominio più o meno incontrastato? Proprio di questo argomento ha disquisito il boss Toto Wolff che è ben conscio del fatto che questa pericolosa deriva potrebbe attanagliare gli uomini di Brackley e di Brixworth. “Sarà per noi più semplice perseguire gli obiettivi in chiave 2021 piuttosto che in vista del 2020 – ha esordito il manager austriaco – In questo momento, comunque, il team è internamente molto coeso e la cosa garantisce un clima lavorativo ideale. Le sane relazioni che si sono instaurate nella squadra, la dico per esperienza, sono state una componente molto importante alla base dei nostri successi“.

Wolff è consapevole del fatto che, comunque, non si vive di sola psicologia e che lo sviluppo tecnico è decisivo per imporsi nuovamente: “Attendo con ansia l’inizio del prossimo campionato per cercare di confermarci tra i migliori. Affinché questo succeda dobbiamo incrementare le performance della nostra power unit, trovare nuovi espedienti aerodinamici e meccanici e gestire in maniera ottimale la nostra coppia di piloti“.

Il team principal della Mercedes ha anche voluto spendere qualche parola circa il suo eventuale futuro lontano da Stoccarda. Ricordiamo che Eddie Jordan continua a sostenere che, dal 2021, sia Wolff che Hamilton abbandoneranno la scuderia anglo-tedesca per accasarsi in Ferrari. “L’idea sembra buona ma preferirei mettere altri progetti in cantiere, come volare su Marte con Lewis (Hamilton, nda) per vedere se c’è qualcosa da vincere anche là. Scherzi a parte – ha riferito l’ex Williams al giornale Kronen Zeitungsono concentrato sull’immediato. Ossia ad aiutare la Mercedes a vincere anche il titolo 2020. Quel che accadrà dopo lo deciderò nei prossimi mesi“.

Toto Wolff è preoccupato: teme il calo psicologico dei suoi uomini
Ola Kallenius, numero uno di Daimler AG

Come sempre Wolff si dimostra un personaggio al tempo stesso pragmatico e criptico. Il suo lato concreto emerge quando parla di una stagione che si prospetta difficile per la possibile mancanza di motivazioni. E in questo deve essere egli stesso abile a trovarne trasferendole più al team che ai piloti. Hamilton, infatti, ha nel mirino i record di Michael Schumacher ed è molto improbabile che la cosa non generi una carica suppletiva. Bottas, dal suo canto, deve vincere la grande sfida dell’imporsi ad un sei volte campione del mondo per scrollarsi di dosso l’aura di eterno di secondo.

Il Wolff misterioso si manifesta quando non chiude in maniera decisa e perentoria alla voci che lo vogliono lontano da Brackley. Probabilmente anche questa è una strategia mediatica ben definita perchè il buon Toto non può così facilmente dare il commiato alla sua squadra considerando che detiene un pesante 30% del pacchetto azionario di Mercedes AMG F1. Un eventuale saluto dovrebbe leggersi in un più ampio discorso che coinvolge l’eventuale abbandono della scuderia dalla F1. Ma Ola Kallenius, numero uno di Daimler AG, non più di un mese fa, ha rassicurato tutti allontanando le voci che volevano Mazepin e Penske interessate al comparto sportivo del colosso di Stoccarda (leggi qui) che proprio ieri ha siglato una partnership con il team Ineos impegnato sia nel ciclismo che nella vela. Ennesimo segnale che i vertici tedeschi hanno intenzione di confermare l’impegno nel motorsport sfruttando anche nuove competenze derivanti da altri settori tecnici. Un travaso di know-how che nelle intenzioni dei pezzi grossi della Mercedes dovrebbe consentire al team di mantenere la leadership.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto:
– Alessandro Arcari – @berrageizf1
– Mercedes

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