Leclerc e il “caso” del test Pirelli a Jerez
Leclerc è ancora una volta sulla bocca di tutti. Ci risiamo. Dopo le futili polemiche a proposito delle tribune a lui dedicate nei Gran Premi di Montecarlo e Francia, ora ci pensano anche i test Pirelli a dar fuoco alle polveri, per nulla sottili, del complotto. Ma andiamo con ordine. l’8 e il 9 febbraio a Jerez de la Frontera è prevista una due giorni di test con lo scopo di testare e sviluppare le coperture da 18 pollici del costruttore milanese. La Ferrari avrebbe deciso di affidare il compito al solo Charles Leclerc, escludendo di fatto Sebastian Vettel dal programma di lavoro. Questa breve notizia ha avuto un’eco mediatica spropositata, diffondendosi a macchia d’olio e alimentando ingiustificate e ingiustificabili lotte tra fazioni delle due tifoserie. Il dubbio che si instilla è quello del presunto favoritismo nei confronti del monegasco e contemporaneamente di un graduale allontanamento del tedesco da Maranello.
Supposizioni errate e abbastanza tendenziose, tuttavia fomentate da qualche indizio che, a prima vista, si presterebbe a sposare la tesi di una Ferrari monocentrica e tutta dedita al nuovo campione. Il peso politico del monegasco (e soprattutto del suo management, gestito da Nicolas Todt), sembrerebbe essere cresciuto a dismisura dopo l’annuncio del contratto quinquiennale e l’arruolamento del giovane fratello Arthur Leclerc nella FDA. Il particolare delle tribune riservate per i gran premi “di casa” è parso l’ulteriore segnale di un cambio di rotta. La scelta di effettuare i test Pirelli con Charles è stata poi interpretata come la sentenza definitiva.
Ma, analizzando a fondo l’intera questione, si evince che in realtà non vi è nulla di tendenzioso che non possa essere dettato semplicemente da scelte logiche. Dunque smontiamo punto per punto la teoria. Il rinnovo di Leclerc era nell’aria e la Ferrari si è vista nella necessità di blindare il talento monegasco anche per evitare che cedesse a future lusinghe. La presenza del fratello Arthur all’interno dell’Academy è verosimilmente frutto delle buone prestazioni da lui ottenute nel campionato tedesco di Formula 4 brillantemente disputato nel 2019. Sette podi e una vittoria rappresentano un ottimo biglietto da visita che dovrebbe allontanare ogni sospetto di eventuale raccomandazione. Le tribune dedicate alla tifoseria di un singolo pilota sono praticamente la norma, dunque non sussiste motivo per gridare allo scandalo o -peggio- per sostenere che Leclerc pecchi di esibizionismo.
Quanto alla notizia odierna, in effetti, potrebbe suonare strano che uno solo dei due piloti, per giunta quello con meno esperienza, si dedichi a dei test importanti. Una nota stonata però facile da correggere pensando a una banale questione di accordi. E non si tratta solo di un gioco di parole. Perché infatti Leclerc ha siglato un contratto quinquiennale con Maranello, dunque nel 2021 sarà a tutti gli effetti un pilota Ferrari, mentre invece Vettel non ha ancora tra le mani la certezza del rinnovo. Una ragione sufficiente per non rischiare di condividere informazioni importanti con un driver che potrebbe scegliere altre strade.
Quindi, se da una parte è vero che questa notizia potrebbe essere letta come l’indizio che il 2020 sarà l’ultimo anno in rosso di Sebastian, non necessariamente conferma la volontà di tagliare i ponti con il tedesco. Vettel potrebbe decidere di restare alla corte di Maranello, ma, solo se e quando lo farà, condividerà con la squadra dettagli tecnici futuri. Molto semplice e molto banale. La Ferrari ha chiaramente deciso di puntare su Leclerc, poiché Charles rappresenta il pilota del futuro, e questo è ormai evidente. Ma ciò non significa che la Rossa stia mandando dei messaggi subliminali per far comprendere che il tedesco è già un ex e affronterà l’anno da separato in casa.
Non c’è nulla da interpretare, nessun macchinoso piano da decifrare. Del resto, per fare un esempio recente, agli ultimi test tenutisi ad Abu Dhabi dopo il Gran Premio conclusivo della stagione, per la Mercedes non ha girato Lewis Hamilton. Ma non per questo ci siamo azzardati a sostenere che il campione del mondo fosse sul punto di concludere la sua avventura nel team tedesco. Dunque come sempre è questione di punti di vista. E di sviste, naturalmente.
Autore: Veronica Vesco – @veronicafunoat
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1 – Ferrari
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