Ferrari tra carico e scarico
Ieri in serata ci sarebbe stata una riunione fiume tra il direttivo tecnico e il management del team per fare il punto senza girarci intorno su come risponde la SF1000 e su quanto visto in casa Mercedes. Ovvero il Dual Axis Steering, dispositivo spiegato nell’analisi tecnica qui. È chiaro che l’innovativa soluzione -bannata e dannata per il 2021- introdotta dai campioni in carica ha offuscato persino i borbottii della rossa in pista. La Ferrari comunque chiederà, assieme a Red Bull, chiarimenti alla FIA sulla totale regolarità.
La domanda però è: sono colpi di tosse, stenti iniziali, o è un progetto insoddisfacente?
Difficile e ingiusto trarre conclusioni. Invito alla calma.
Se chiedi a un ingegnere spesso ti dice che la vettura quando è buona la vedi appena tocca la pista. Ma l’anno scorso sembrava il caso della SF90 mentre la W10 sembrava rincorrere persino la Red Bull. A questo punto dobbiamo focalizzare ancor di più l’attenzione sulla seconda settimana di test. Binotto ha detto che alla ripresa riproporranno la stessa specifica, segno evidente che il lavoro sulla comprensione del pacchetto base non è stato terminato.
Vedremo però se mercoledì la vettura sarà uguale all’ultimo giorno di prove. Per montare cose nuove, già omologate per la verità, si deve capire tutto della vettura base. Come reagisce nelle varie fasi. Poi si può spingere. Un aspetto positivo, per ora l’unico vero emerso, è che entrambi i piloti hanno subito confermato di sentire l’aumento di carico. Durante le prove di carico e scarico appunto, mediamente i dati rilevati in curva che sembrano decenti. Meglio che quanto si pensi. Quello più negativo è che come al solito si tende a scaricare una vettura, e il lavoro che c’è stato dietro, con facilità, anzi direi con faciloneria. Questo non significherà non applaudire gli altri se avranno avuto più bravura, coraggio o genialità.
Ci risentiamo da Barcellona.
Autore: Giuliano Duchessa – @giulyfunoat
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1