Presentazione Ferrari SF1000: le dichiarazioni
Alle 18.30 di ieri sera, nella splendida cornice del Teatro Valli di Reggio Emilia, si è tenuta la cerimonia di presentazione della nuova vettura del Cavallino Rampante. La squadra di Maranello quest’anno disputerà il suo 1000esimo Gp in carriera, così è stato deciso di celebrare tale evento chiamando SF1000 la sua nuova ‘arma’.
Tralasciando le analisi sulla monoposto a persone di certo molto più competenti di me (qui trovate tutte le considerazioni sulla SF1000 fatte da PG Tech e Cristiano Sponton), quella di ieri è stata, a mio avviso, la più bella presentazione che abbia visto negli ultimi anni. Musica dal vivo con il Dj Benny Benassi, l’orchestra diretta da Leonardo de Amicis e un piccolo corpo di ballo ad intrattenere il pubblico durante gli stacchi tra una dichiarazione e l’altra… Evento condotto dall’ormai solito Marc Genè (ex pilota di F1) affiancato quest’anno da Silvia Frangipane Hoffer (capo delle comunicazioni del Cavallino).
Louis Carey Camilleri
Dopo una breve introduzione musicale, a prendere la parola è l’amministratore delegato del team, Louis Carey Camilleri: “Siamo qui perché condividiamo la passione per il Cavallino Rampante con milioni di persone. Emozioni fortissime che soltanto la Ferrari riesce a regalare. Tutti noi siamo ben consapevoli della grande responsabilità e siamo molto concentrati sull’obiettivo finale, la vittoria. Credo che abbiamo il talento, la determinazione per trasformare in realtà quest’ambizione. Abbiamo pressione e la gestiamo in maniera positiva, perché ci unisce e ci sprona a fare sempre meglio. Siamo estremamente esigenti verso noi stessi.”
Camilleri ha ribadito il concetto espresso nei giorni scorsi anche da Toto Wolff (approfondisci qui). Il 2020 sarà l’ultimo anno senza budget cap, quindi è normale aspettarsi un impegno economico senza eguali da parte dei top team nel corso di questa stagione. Impegno che riguarderà da vicino, molto da vicino, i tecnici che dovranno portare avanti lo sviluppo della vettura 2020 e cercare di sfruttare al massimo i regolamenti 2021 per iniziare al meglio quella che sarà una nuova era per la Formula1. Queste le sue parole in merito: “Guardando al 2020, sarà un anno interessante, concorrenza dura e stagione lunga. In parallelo dovremo sviluppare una vettura completamente nuova per il regolamento 2021. La squadra sarà davvero molto impegnata. Sono molto fiducioso nei nostri uomini e nelle nostre donne.”
In chiusura non poteva mancare un pensiero rivolto al team principal, Mattia Binotto e ai piloti, Sebastian Vettel e Charles Leclerc: “Mattia e la squadra stanno facendo un ottimo lavoro. Non vediamo l’ora di avere altri successi in futuro. Siamo anche concentrati sul lungo termine, ho grande rispetto delle capacità di leadership di Mattia, della sua cultura di squadra. Abbiamo Sebastian e Charles su cui contiamo, hanno un talento incredibile e condividono un grande orgoglio per la Ferrari. Vorrei infine ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questo evento.”
Mattia Binotto
Dopo l’intervento dell’amministratore delegato, spetta a Mattia Binotto (team principal) l’arduo compito di introdurre il pubblico alla prima visione della nuova monoposto: “Presentare una nuova vettura è sempre un’emozione. Enzo Ferrari diceva ‘Chiedete a un bimbo di disegnare una macchina e ve la disegnerà rossa’. Quella è la nostra stessa emozione, quella con cui la sveleremo al mondo questa sera. Questo sarà un anno molto particolare, con molte ricorrenze, i 70 anni della F1 e i 1000 GP della Ferrari, ci siamo sempre stati in F1, siamo i più vincenti di sempre. Arrivare a 1000 GP è speciale e incredibile. La competizione fa parte del nostro DNA, la Ferrari ci sarà sempre.” Piccola frecciatina all’indirizzo della Mercedes che dopo 6 titoli mondiali consecutivi vinti si trova davanti alla problematica scelta di decidere del proprio futuro. Un elemento certamente di distrazione, che però sono sicuro non pregiudicherà il lavoro della compagine tedesca.
Anche Binotto, al pari di Camilleri, ha voluto dare risalto allo sforzo che il team dovrà sostenere, quest’anno, per portare avanti due progetti tra loro molto diversi contemporaneamente: “Sarà un anno particolare. Affronteremo due sfide in parallelo, lo sviluppo 2020 e 2021. Il nostro gruppo deve crescere ancora, è un gruppo ancora giovane. Dobbiamo concentrarci sull’affidabilità. Il progetto 2021 è già partito in modo intenso, è un cambiamento epocale e ci dobbiamo preparare.”
La SF1000 viene rivelata al mondo e Binotto prosegue nel proprio discorso cercando di spiegare il processo da cui ne è scaturita: “I regolamenti sono rimasti gli stessi, era difficile trasformarla completamente. Partiti dalla SF90, abbiamo spinto al limite ogni dettaglio, abbiamo cercato di massimizzare aerodinamica, carico, configurazione monoscocca, power unit. Forme molto strette ed aerodinamiche, sospensioni disegnate per garantire maggiore flessibilità in modo da adattarsi ai diversi circuiti. Grandi sforzi per ridurre il peso, tanto lavoro sulla power unit per mantenere prestazioni elevate e far fronte al regolamento. Può sembrare simile alla 2019, ma in realtà è molto diversa, abbiamo portato all’estremo molte idee”. Io personalmente sono rimasto molto colpito dal gran lavoro svolto nella zona dei brdgeboard.
La dichiarazione rilasciata dal team principal non può che aver rimesso in moto il cuore e la fantasia dei tifosi che leggendo quest’ultima parte avranno già iniziato a sognare. ‘Sospensioni disegnate per garantire maggiore flessibilità così da adattarsi ai diversi circuiti’, ‘tanto lavoro sulla power unit per mantenere prestazioni elevate’. Mi sembra di stare nelle vostre teste al momento… Ma… In questo momento dell’anno siamo abituati a questo tipo di dichiarazioni, quindi invito i tifosi a restare con i piedi per terra. Aspettiamo di vedere il lavoro svolto anche da Red Bull, Mercedes e soprattutto attendiamo Melbourne! I test come si è visto molto bene nel 2019, non è che facciano poi così tanto testo.
I piloti
Finalmente arriva il turno di coloro che ci si caleranno dentro la SF1000 e che non vedono l’ora di farlo. Parla dunque così, Sebastian Vettel, il primo a prendere la parola tra i due: “Ci sono tante ore di lavoro dietro a questa vettura. Mi piace già. Naturalmente noi avevamo visto la macchina prima di voi, facendo un confronto con la versione dell’anno scorso”. Il tedesco sembra rimasto colpito particolarmente dal lavoro che il team ha fatto sotto al cofano della Rossa: “Si vedono un po’ le differenze, soprattutto nella parte posteriore che è molto più ristretta. È stato fatto un lavoro enorme perché non è facile trovare soluzioni per migliorare a questi livelli. Non vedo l’ora di saltare in macchina, perché guidarla è molto meglio di guardarla dall’esterno, ma dobbiamo aspettare ancora una settimana. L’auto è fantastica anche dal punto di vista estetico: sembra ancora più rossa rispetto all’anno scorso”.
Ovviamente Seb, ha avuto anche l’ingrato compito di rispondere alle inevitabili domande di rito che si fanno in questi casi. Cosa ti aspetti dal 2020? “È impossibile fare previsioni. C’è una lunga stagione di fronte a noi. I ragazzi di Maranello hanno fatto di tutto e continuano a lavorare per migliorare la vettura, ma ora dobbiamo avere un po’ di pazienza e aspettare prima di capire dove saremo”.
Discorso diverso quello di Charles Leclerc. Il monegasco più che ‘preoccuparsi della vettura’ sembra più concentrato sulla propria crescita personale: “L’approccio è un po’ diverso rispetto a 12 mesi fa. Ora conosco la squadra e la vettura, anche se sarà diversa da quella dell’anno scorso per tutto il lavoro fatto insieme per migliorare. Ho fiducia, la nuova stagione sarà una bella sfida e non vedo l’ora di partire. Mi sono preparato al massimo soprattutto fisicamente, con tanto lavoro in montagna. Dal punto di vista mentale proverò a fare del mio meglio. Sono stato molto vicino alla squadra per provare a realizzare la miglior macchina possibile e, da parte mia, cercherò di essere più sereno e di migliorare imparando dagli errori dell’anno scorso”.
John Elkann
Per ultimo, ma non certo per importanza è arrivato l’intervento di John Elkann, presidente della Scuderia di Maranello, a chiudere la cerimonia: “É la prima volta nella nostra storia che presentiamo la nostra vettura fuori da Maranello e dal Mugello. Siamo lieti di farlo qua, siamo orgogliosi dell’Italia e di rappresentarla all’estero. Nei 70 anni della F1 siamo gli unici ad aver partecipato a tutti i campionati… Nonostante le 238 vittorie abbiamo ancora una fame enorme. Sappiamo quanto la competizione sia forte, però questo ha sempre dato alla Ferrari un gran senso di forza, sfida e stimolo a far meglio e di più”.
È inutile girarci attorno, la Ferrari non vincendo un titolo mondiale dal 2008, ha voglia di invertire questa tendenza. Gli obiettivi sono banali: interrompere l’egemonia Mercedes e dare il via ad un nuovo decennio di vittorie. Parlare è semplice, lo è sempre stato e sempre lo sarà. Imporsi in pista è tutto un altro paio di maniche, ma…
L’impegno c’è, la voglia anche. Gli ingredienti ci sono tutti. Diamogli fiducia, cosa sulla quale anche noi possiamo limare qualcosina.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari