Shakedown per la nuova Red Bull RB16: le dichiarazioni
Dopo aver assistito alla presentazione della Ferrari SF1000 (clicca qui per leggere le dichiarazioni oppure qui per l’analisi approfondita) martedì sera, ieri abbiamo potuto ammirare per la prima volta le forme della RB16. La Red Bull, quest’anno come nel 2019, ha deciso di diffondere una foto online della sua nuova creatura in mattinata (prontamente analizzata dal team di FUnoAT), per poi scendere in pista, a Silverstone, nel pomeriggio. Non poteva che spettare a Max Verstappen il compito di far percorrere i primi 100 km (limite concesso per le sessioni di filming day, 2 a stagione) alla vettura che parteciperà al campionato del mondo di F1 nel 2020.
Come riferito dal nostro Cristiano Sponton (leggi qui se ti va), nel corso dello shakedown il team ha anche provato un’ala anteriore con i profili esterni scaricati andando così a riprendere il concetto utilizzato dalla Ferrari. Ovviamente, la giornata di ieri aveva il fine di far verificare ai tecnici che tutto sulla RB16 funzioni correttamente. Durante le sessioni di filming day, infatti, non è possibile effettuare alcun tipo di lavoro sulla monoposto. Però il fatto che la Red Bull abbia utilizzato questa specifica, ci può dare un’indicazione di ciò che vedremo durante le sessioni di test invernali a Barcellona.
Terminato questo breve preambolo, andiamo a vedere quali sono state le considerazioni di Max Verstappen a conclusione della sua prima giornata al volante della RB16: “È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che sono salito su un’auto di F1 e non vedevo l’ora che arrivasse questo momento stamattina. Una volta acceso il motore si torna alla solita routine, ma fino a che questo momento non arriva c’è sempre un po’ di agitazione sulle sensazioni che darà la nuova auto e il nuovo motore”.
L’olandese ha utilizzato il layout nazionale di Silverstone della lunghezza di 2,638 Km, senza riscontrare problemi per tutta la durata dell’evento: “Quella di oggi è solamente una giornata dedicata alle riprese, ma l’importante era girare, iniziare a scoprire la macchina e individuare eventuali problemi minori. Si trattava fondamentalmente di mettere tutto a posto prima di arrivare a Barcellona. Fortunatamente, oggi è andato tutto liscio.”
A Silverstone era presente, ovviamente, il team principal Christian Horner, il quale ha commentato il progetto 2020 con estrema soddisfazione: “Abbiamo avuto una grande stagione di debutto con la Honda (2019) e la partnership è diventata sempre più forte. È stato un inverno davvero positivo e lo sforzo dietro le quinte è stato davvero impressionante. Sono stati fatti ulteriori passi avanti sia sulla power unit che sul telaio. L’integrazione della power unit nell’auto ora è un’opera d’arte ed è bello vederla in quella che è una livrea per noi iconica”.
Chi invece ieri ha avuto un ruolo sostanzialmente ‘un po’ da ospite’ è sicuramente Alexander Albon. Il giovane pilota anglo-thailandese ha partecipato all’attività del team senza però avere il piacere di calarsi all’interno dell’abitacolo. Questo il suo commento a fine giornata: “Per me è stato importante essere qui oggi ed avere il primissimo feedback sulla monoposto direttamente da Max e dal resto del Team. Tutto sembra funzionare abbastanza bene in vista di Barcellona. Ovviamente, quella di oggi è stata solo una giornata di riprese, ma è sempre piuttosto eccitante e non vedo davvero l’ora di guidare la macchina nel corso dei test invernali”.
C’è grande aspettativa intorno alla RB16: la Honda sarà riuscita a colmare il gap che la separa da Mercedes e Ferrari? Le sorti del campionato Red Bull dipenderanno molto dalla risposta a questa domanda… In caso affermativo, ci saranno tutti gli ingredienti per assistere ad un campionato davvero bello, ma forse è ancora troppo presto per dirlo.
Meglio aspettare Melbourne.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Red Bull