Ferrari e Red Bull contro Mercedes…
La grave situazione Coronavirus non ha di certo risparmiato la Formula Uno. Al contrario, la massima categoria del motorsport sta soffrendo grandi perdite economiche. Le decisioni prese vanno a “tamponare” la spinosa faccenda, in attesa di capire come si evolverà la situazione. Gran parte delle scuderie hanno chiuso i battenti, sfruttando la pausa estiva anticipata. Inoltre, la nuova “era regolamentare” è stata posticipata di un anno.
Dovremo quindi aspettare per vedere i cerchi da 18 pollici abbinati ai pneumatici Pirelli lowprofile, la nuova struttura dei sidepod, il fondo con minigonne per creare l’effetto suolo e le ali anteriori e posteriori ridisegnate con un nuovo concetto per evitare le turbolenze negative per i sorpassi. Insomma si andrà alla ricerca del grip meccanico, perdendo punti di carico aerodinamico ma guadagnato in termini di “aria pulita”. Senza dimenticare la standardizzazione di alcune parti meccaniche, la rinnovabilità di un 20% per lubrificanti e carburanti, l’incremento del peso, il congelamento dello sviluppo durante alcuni periodi della stagione e l’introduzione della budget cap.
Tutto rimandato alla stagione 2022 in sostanza, con la mera finalità di risparmio per tutte le scuderie, sollevate dalla progettazione e costruzione di una monoposto rinnovata completamente. Per farci un’idea, la cancellazione dal calendario di 5 Gran Premi si traduce in un buco di 100 milioni di euro, economicamente parlando. Soldi che verranno sottratti ai proventi destinati ai vati team di Formula Uno. Per questa semplice ragione, dal 2021 si applicherà una direttiva per risparmiare denaro, visto che tutte le scuderie dovranno obbligatoriamente utilizzare il telaio 2020. Inoltre, attualmente in fase di discussione, si ipotizza il congelamento di alcune parti come trasmissione, mozzi e sospensioni.
Lo sviluppo di queste componenti molto dispendiose favoriscono le squadre monetariamente più abbienti, in grado di fare la differenza in queste aree delle monoposto. L’indiscrezione al riguardo, proveniente dall’incontro sul patto della Concordia tra i boss delle scuderie, parla di un silenzio Mercedes in netta contrapposizione alle riserve di Ferrari e Red Bull, riguardante la standardizzazione di alcune parti per il 2021.
Il punto sul quale sembra essere nato l’inghippo importante riguarda la trasmissione. Le scuderie di Maranello e Milton Keynes, avrebbero scoperto che il collegamento del propulsore tedesco al cambio avviene con l’utilizzo di solo 4 perni prigionieri, al contrario dei 6 necessari per Ferrari e Red Bull, capace quindi di creare un possibile svantaggio aerodinamico visto il maggior ingombro sommato ad una torsione inferiore.
Autore e foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1