sabato, Novembre 2, 2024

Hamilton, critiche ai ‘vagabondi’ via social

Hamilton, critiche ai ‘vagabondi’ via social


Lewis Hamilton, come quasi la totalità degli italiani in questo momento e non solo, si ritrova in casa a dover affrontare quello che è sostanzialmente un periodo di quarantena (lavoratori esclusi). Nei giorni scorsi, molti media avevano riferito dellapossibilità che il britannico fosse risultato positivo al coronavirus, dopo l’essersi autoimposto un periodo di isolamento. Alcuni avevano associato la ‘quarantena’ ai noti casi di positività di Sophie Grégoire Trudeau (moglie del primo ministro canadese) eIdris Elba (attore britannico), persone che il pilota avrebbe incontrato durante l’evento WE Movement di Londra tenutosi ad inizio marzo.

Hamilton ha subito precisato come la sua decisione di non voler interagire con nessuno non avesse nulla a che fare con la manifestazione londinese, ma che ciò si era reso necessario dopo il viaggio di ritorno dall’Australia (misura precauzionale alla quale hanno aderito gran parte degli addetti ai lavori). Dopo aver fatto chiarezza su questo punto, il britannico, questa mattina, ha deciso di rivolgere un messaggio verso i propri fan utilizzando le storie di Instagram.

Messaggio d’opinione personale in merito al difficile momento che stiamo vivendo mirato a sensibilizzare il pensiero di chi ancora stia sottovalutando troppo il problemaSono così triste di sentire la quantità di morti che accadono in tutto il mondo. So che la maggior parte di noi non ha idea del perché e di come sia potuto accadere. Non c’è niente che possiamo fare al riguardo, tranne che cercare di isolarci, impedirci di venirne contagiati e fermare la diffusione. Ci sono persone là fuori che vanno ancora in discotechefrequentano bar e fanno grandi incontri. Cosa che personalmente ritengo assolutamente da irresponsabili ed egoisti.”

Hamilton, critiche ai ‘vagabondi’ via social
Lewis Hamilton, Mercedes AMG

Lewis va subito al punto, diretto. Ma è così. L’unico modo per fermare la diffusione è stare a casa e non interagire con nessuno all’infuori del proprio nucleo familiare. Anche quando si va a fare la spesa, è sì importante fare la coda prima di entrare al supermercato mantenendo la distanza di un metro e mezzo/due, ma poi bisogna mantenerla anche una volta entrati. A volte sembra che varcata la soglia la regola della distanza non conti più, con le persone con le mascherine che si credono essere immuni.

Ma sto degenerando… Scusate lo sfogo. Non ce l’ho con nessuno, magari ci faccio anche io e non me ne rendo conto. Ecco forse magari quello che dovremmo fare è cercare di restare concentrati. È un momento di estrema difficoltà, cerchiamo di uscire il meno possibile e quando lo facciamo, cerchiamo di non commettere distrazioni. Facciamolo per noi e per i nostri cari.

Dopo questo breve excursus, continuiamo con il messaggio lasciato da Lewis, che oltre ad essere un pilota è anche un uomo di fede: Prego per la sicurezza della mia famiglia ogni giorno, ma prego anche per voi là fuori. Sto pregando per chi lavora nei negozi, negli ospedali locali, per coloro che mettono a rischio la propria salute per aiutare gli altri e far funzionare il proprio paeseSono loro gli eroi. Per favore, state a casa.”

Lewis Hamilton, Mercedes AMG

Un messaggio, che esula dalla Formula1, e se mi permettete anche dal fatto che uno sia credente oppure no. Il messaggio è puro e genuino. Ovviamente di questo periodo, c’è chi può dire ‘è sì ma è facile scrivere due righe così, oramai lo fanno tutti’. Io personalmente apprezzo ogni volta. Che sia in questo caso Hamilton, che tra cinque minuti lo faccia un cantante e tra mezz’ora lo dica un attore, apprezzo sempre… Perché credo che sia facile sì pensare al fatto che lo fanno tutti ed è solo un altro che si è aggiunto alla massa, ma io credo che sia anche facile darlo per scontato e nascondersi senza dare alcun tipo di contributo.

Uscendo un po’ da questa sfera di tensione, il pluricampione britannico ha cercato anche di spronare le persone a sfruttare questo periodo per riflettere su sé stessi. Per diventare delle persone migliori una volta che sarà finito tutto: “Se puoi, prova a prenderti questo tempo per valutare la tua vita, la tua situazione. Pensa a ciò che puoi fare per cambiare le cose e vivere in modo migliore.”

Hamilton, critiche ai ‘vagabondi’ via social
Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W11

Alcuni di noi però, purtroppo, si ritroveranno a dover salutare una persona cara o magari un conoscente… La speranza del britannico è che tutto ciò possa portare ad una maggior consapevolezza nelle persone“Spero che attraverso tutto questo le persone possano davvero capire quanto la salute non abbia prezzo. L’importanza di prendersi cura di sé stessi attraverso l’alimentazione e l’igiene. Diamo questa vita per scontata. Spero che smetteremo di farlo.”

Non posso che non concordare con Hamilton. Questi giorni credo siano di riflessione un po’ per tutti noi. Impossibile non pensare. Stiamo combattendo una guerra contro un nemico invisibile, quante volte la sentiamo questa frase, e come una guerra comporta sacrifici e perdite, però ci rialzeremo e saremo migliori di prima. Non dobbiamo mollare, impegnandoci a fare sempre del nostro meglio, in ogni condizione. Facciamolo per noi e per le persone a cui vogliamo bene.

Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1 – Alessio De Marco – Federico Basile

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