McLaren: ricevuto l’ok per adeguare la vettura alla power unit Mercedes nel 2021
Il coronavirus non condiziona solamente i governi dei paesi, chiamati ad emanare nuove direttive in tempi record per cercare di fronteggiare la crisi. Anche tutti i vertici delle varie organizzazioni e discipline degli sport mondiali stanno attualmente dando provadella loro rapidità decisionale e la F1 non fa eccezione. Solamente nella giornata di giovedì scorso (19 marzo), FIA, F1 e team si erano riuniti, convenendo all’unanimità di spostare l’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici al 2022 (ne parliamo ampliamente qui) andando a ‘congelare’ telai e alcune componenti (che saranno meglio identificate nei prossimi giorni) della vettura 2020 per la stagione 2021.
Questo per fare in modo che soprattutto i team minori non siano sottoposti ad ulteriori spese (un calendario con un numero minore di 18 eventi non garantirebbe gli introiti necessari ad affrontare un nuovo progetto). Successivamente, sabato scorso, è giunta anche la conferma da parte di McLaren della conclusione del suo rapporto con Renault al termine di quest’anno per passare ad utilizzare la power unit Mercedes a partire dal 2021. Ufficialità ribadita (il passaggio era già stato annunciato lo scorso settembre) perchè non scontata vista la decisione di mantenere tutto congelato per la prossima stagione.
Solamente poche ore fa, Andreas Seidl (team principal della scuderia di Woking) autore di un’intervista pubblicata sul sito ufficiale del team, dopo aver rinnovato il pieno sostegno nelle ultime decisioni prese dalla F1, ha annunciato di aver ricevuto una deroga dalla Federazione per andare ad alloggiare il nuovo propulsore sulla vettura che scenderà in pista il prossimo anno: “Abbiamo supportato il rinvio dei regolamenti tecnici partecipando attivamente alla discussione. Riconosciamo quanto sia fondamentale proteggere la salute finanziaria di tutte le squadre andando a garantire allo stesso tempo quella parità di condizioni che bisognerà avere una volta che si tornerà a correre”.
“La decisione presa” quella di estendere i regolamenti vigenti anche al prossimo anno “non influirà sul nostro passaggio alla power unit Mercedes nel 2021 e ci sarà permesso di apportare le modifiche necessarie alla nostra auto per adattarla ad essa”. Cosa che, a mio avviso, stona un po’ con il concetto di ‘parità di condizioni’ prima espresso dal team principal tedesco. La McLaren a questo punto sarà l’unico team a poter apportare modifiche significative al retrotreno della vettura e questo potrebbe darle un vantaggio. D’altro canto però sarà anche l’unica a dover affrontare delle spese extra…
Quindi non saprei. Le due cose si andranno a compensare alla fine? Non ne sono sicuro. Ricordo che la fornitura di una power unit porta con sé la possibilità di andare ad utilizzare anche diverse parti standard prodotte dal costruttore: cambio, impianto idraulico e sospensioni. Vedremo alla fine quale sarà l’entità degli interventi e quanto ciò potrà aver dato un vantaggio alla McLaren, sia riguardo ad un possibile recupero sui top team, sia soprattutto nei confronti della concorrenza diretta (Renault e Racing Point).
Nel corso dell’intervista, Seidl ha anche annunciato quello che sarà il periodo di chiusura forzato della McLaren: “La scorsa settimana abbiamo concordato con la Formula 1, la FIA e gli altri team di spostare la sosta estiva nei mesi di marzo e aprile estendendola fino a tre settimane. Stiamo reagendo il più rapidamente possibile alla situazione mutevole e ai consigli del governo del Regno Unito. Il nostro periodo di chiusura andrà da mercoledì 25 marzo” ovvero da oggi “a martedì 14 aprile 2020 compresi”.
Periodo confermato anche dalla Williams tramite il seguente comunicato postato sui propri canali social: “A seguito dell’ultimo consiglio del governo britannico, il team inizierà il suo periodo di stop ufficiale, della durata di 21 giorni, da mercoledì 25 marzo alle 6:00 fino alle 06:00 di mercoledì 15 aprile”. Ancora nessuna notizia invece per quanto riguarda le decisioni relative a Mercedes e Racing Point, mentre Red Bull aveva già espresso la volontà di iniziare il proprio periodo di stop venerdì 27 marzo, salvo imprevisti.
L’ultimo tema toccato da Seidl, a chiudere il suo intervento, non poteva che riguardare il destino del campionato 2020. Il tedesco è ancora fiducioso del fatto che ci possano essere delle gare in estate: “Uno stop sincronizzato tra tutti i team non è solo un modo logico per salvaguardare il benessere della nostra gente e prevenire la diffusione di COVID-19, ma offre anche l’opportunità di riprogrammare le gare rinviate ad agosto e a regalare ai fan una spettacolare estate di corse”.
Sinceramente, io non sono molto fiducioso. Il fatto di aver congelato i telai per il 2021porterà i team ad avere la possibilità di effettuare solamente dei piccoli interventi sulle vetture del prossimo anno. Sono ancora da definire tutte le aree sulle quali si potrà agire, ma sostanzialmente sembra si stia andando verso un 2020 bis, con le vetture 2021 che dovrebbero essere semplicemente uno sviluppo di quelle che abbiamo potuto vedere a febbraio.
La mia paura è che se si riuscirà ad assegnare l’iride ad un pilota anche quest’anno, a meno che i team di vertice non siano davvero molto vicini e ci facciano assistere ad un mondiale combattuto, l’unica sorpresa del mondiale 2021 potrebbe essere data solo dalla McLaren, la sola in grado di apportare delle modifiche al proprio concetto.
Aspettiamo di conoscere quale sarà il destino del campionato 2020 e di sapere effettivamente quali saranno le parti che verranno congelate per l’anno prossimo. Solo allora potremo fare un quadro più dettagliato della situazione.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1