domenica, Dicembre 22, 2024

Pirelli: test invernali positivi, ma le gomme continuano a far discutere…

Pirelli: test invernali positivi, ma le gomme continuano a far discutere…


La seconda sessione di test invernali (clicca qui per un’analisi dettagliata di quelle che si prevedono saranno le forze in campo) è stata molto importante per la Pirelli. In queste ultime tre giornate (dal 26 al 28 febbraio), la casa Milaneseaveva messo a disposizione dei team una mescola prototipo studiata appositamente per il circuito di Zandvoort. Lo abbiamo ripetuto oramai diverse volte, ma lo ridico volentieri. Quest’anno (coronavirus permettendo) è tornato in calendario il Gp d’Olanda (dopo 35 anni di assenza) e per dare un tocco di unicità al circuito, gli organizzatori hanno pensato bene di rifare curva-3 e 14 con un banking di 19°.https://twitter.com/F1/status/1232988249741824001

Avendo mantenuto le mescole 2019 per questa stagione e sapendo che le vetture 2020 sarebbero state in grado di generare molto più carico aerodinamico, Pirelli aveva studiato delle gomme in grado di resistere allo stress eccessivo a cui sarebbero state sottoposte in quelle determinate condizioni. Il nuovo compound portato a Barcellona era essenzialmente uno C2, che differiva dal set standard solamente per via di una diversa costruzione delle mescole anteriori. Tutto molto bello, ma ancora una volta (dopo il ‘no’ ricevuto dalle squadre per l’introduzione delle mescole 2020 solo pochi mesi fa) pare che la Pirelli abbia deciso di non deliberare questo tipo di soluzione per il weekend olandese.

Per l’evento sono stati nominati i compound C1, C2 e C3 (i più duri della gamma) e a sentire Mario Isola (responsabile car racing della casa dalla P Lunga) il costruttore, dopo una prima valutazione, sarebbe molto più propenso all’utilizzo delle mescole tradizionali”Abbiamo deciso di testare le gomme prototipo qui perché era la sola opportunità di condurre un test adeguato. L’altra soluzione era ti testare le gomme prototipo al venerdì durante le libere del GP d’Olanda, ma soprattutto a inizio stagione i team sono concentrati su altro durante le libere, non certo su questo tipo di cose. Abbiamo deciso così di sfruttare i test di Barcellona e appena riceveremo i dati finali prenderemo la decisione, ma al momento non posso dire che utilizzeremo i prototipi, penso che utilizzeremo le gomme normali, ma intanto le abbiamo testate e siamo contenti di come si sono comportate. Tutte le porte restano aperte.” Dichiarazione raccolta da ‘Motorbox.com’ all’interno dell’Hospitality milanese a Barcellona.

Pirelli: test invernali positivi, ma le gomme continuano a far discutere...
Mara Sangiorgi, inviata di ‘SkySportF1’, intervista Mario Isola nel corso della prima settimana di test 2020.

Sembra che alla Pirelli non ne vada bene una ultimamente. Sebbene da quanto abbiamo appena appreso, ci potrebbe essere ancora una possibilità di vedere queste nuove soluzioni in pista, sinceramente non sono molto ottimista a riguardo.Negli ultimi 12 mesi tutto ciò che il costruttore è riuscito a portare in pista non ha riscosso un parere positivo da parte dei piloti e dei team… Nei giorni scorsi, in tal senso, è arrivata anche una dichiarazione ‘preoccupante‘ da parte di Lewis Hamilton, che nel paddock di Barcellona, ha evidenziato il proprio malcontento: “Abbiamo scelto di restare con le gomme dell’anno scorso perché quelle studiate per il 2020 erano peggiori. Questo però ha comportato l’utilizzo di pressioni minime maggiori per compensare l’incremento di performance delle vetture e ciò non è eccezionale. Se lo scorso anno gli pneumatici andavano bene, adesso sono decisamente troppo gonfi” riporta ‘FormulaPassion.it’

Guardando al futuro” continua il britannico “dobbiamo assicurarci di lavorare sempre con le migliori tecnologie e i migliori partner tecnologici, cercando di spingerli a fare sempre meglio. Pirelli è all’inizio di un nuovo contratto quadriennale con la Formula 1, per cui abbiamo bisogno di gomme migliori. Ma cos’è che manca al fornitore unico per soddisfare le richieste dei team? Secondo il sei volte campione del mondo, uno dei problemi principali avuti in passato riguarderebbe la comunicazione, o meglio l’ascolto: “Abbiamo parlato per anni e anni di degrado degli pneumatici dal punto di vista termico poi ci siamo seduti nella sala riunioni con Pirelli in Brasile e ci hanno detto di non aver mai sentito parlare di grado termico e che quella era la prima volta. Quindi cercheremo di comunicare meglio con loro”.

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Lewis Hamilton si confronta con i tecnici nel corso dei test di Barcellona

“Non so chi abbia scritto la lettera annuale con i requisiti richiesti alla Pirelli, ma sicuramente non ha fatto un buon lavoro per il 2020. Spero, quindi, che siano stati tracciati degli obiettivi migliori per il 2021 e che possano essere raggiunti dal produttore. Si parla spesso di quanto i piloti debbano sempre stare attenti alle dichiarazioni inerenti alla performance della propria monoposto. Non è bello quando un driver insulta il lavoro dei propri uomini pubblicamente… Io credo che dovrebbe avvenire lo stesso anche in queste circostanze. Dichiarazioni di questo tipo non fanno bene né al costruttore né alla Formula1 stessa. Non si fa altro che dare adito a discussioni inutili…

Mario Isola al momento si trova davanti ad una situazione abbastanza complicata. Non solo ha dovuto fare i conti con il ‘no’ ricevuto per la delibera delle mescole 2020, ma ora si deve anche sentir dire che le mescole 2019 non vanno ugualmente bene perché troppo gonfie… Ed è ovvio aspettarsi della polemica anche nelle parole rilasciate dal responsabile italiano: La scelta fatta dai team ci ha obbligati a incrementare la pressione degli pneumatici. Le auto sono più veloci e ci aspettiamo una maggiore degradazione dello pneumatico. Detto questo in alcuni casi potremo ovviare al problema portando ai Gp delle mescole più dure rispetto al 2019, ma credo che nella maggior parte dei casi la nomination resterà la stessa”. 

Comunque sia, dichiarazioni di Hamilton a parte, il costruttore milanese non sembra molto preoccupato. Se diamo uno sguardo ai compound nominati per le prime gare stagionali (approfondisci qui se ti va), la Pirelli ha mantenuto invariate le scelte effettuate nel 2019, con l’unica eccezione del Bahrain, per cui ha però deciso di portare mescole di uno step più morbide. Quindi direi che l’incremento di pressione non desta così tanta preoccupazione come vorrebbero farci credere…

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Pit stop Alpha Tauri

L’ultimo intervento, effettuato da Isola prima dei saluti, non poteva che riguardare il gap prestazionale, visto a Barcellona, tra le varie tipologie di mescole: “Tra C2 e C3 il gap è stato di 0.4-0.5 secondi, un po’ più della nostra stima iniziale che era di 0.2-0.3. Tra C3 e C4 invece sono confermati i 0.3 secondi che ci aspettavamo. Poi tra C4 e C5c’è circa mezzo secondo, un po’ più ampio di quanto ci aspettassimo.”

Come avete avuto modo di notare, non viene riportata la differenza tra C1 e C2. Questo è dovuto allo scarso utilizzo che si è fatto della mescola più dura durante i sei giorni di sessione.

Il tempo dei test è terminato per tutti. Dalla prossima settimana, in Australiasi inizierà a fare sul serio. Personalmente c’è solamente una cosa che mi auguro davvero per questa stagione: che non si parli continuamente di gomme… Ma forse a questo ha già pensato il coronavirus.

Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: McLaren – F1 – Pirelli – Mercedes

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