Lammers saluta il Gp d’Olanda: “Comanda il coronavirus”
A poco più di una settimana da quel weekend (1-3 maggio) che avrebbe dovuto segnare il ritorno di Zandvoort in Formula1 (l’ultimo Gp fu disputato nel 1985), si fa sempre più problematico per il circuito poter trovare spazio in quello che sarà il nuovo calendario della stagione 2020. In attesa di conoscere le ultime decisioni del paese per far fronte all’emergenza coronavirus, qualche giorno fa, parlando al quotidiano nazionale ‘De Telegraaf’, Robert van Overdijk (direttore del circuito) aveva già palesato alcune preoccupazioni: “Siamo impazienti di ascoltare le parole della conferenza stampa, in quanto sarà importante non solo per la Formula Uno ma anche per l’avvio del funzionamento del circuito. Ci stiamo preparando a vari scenari…”
La conferenza stampa da parte del primo ministro olandese, Mark Rutte, si è tenuta nella serata di ieri e il suo verdetto è stato una vera doccia fredda per Zandvoort. La decisione finale vede il divieto di organizzare grandi eventi pubblici prolungato per altri tre mesi, ovvero fino al 1° settembre. Nell’ordinanza, si legge, compresi sport professionistici e festival musicali. I piani dei vertici della Formula1 sembrano essere quelli di organizzare una prima parte di campionato in Europa, continente che potrebbe essere abbandonato a favore di quello asiatico agli inizi proprio di settembre. Tuttavia in questa prima fase dovremmo avere tutti eventi a porte chiuse e Robert van Overdijk ha già più volte ribadito di non prendere nemmeno in considerazione tale scenario.
Tutto quindi porterebbe ad una cancellazione, e raggiunto dal ‘De Telegraaf’, anche Jan Lammers (portavoce dell’evento orange) pare rassegnato all’idea di non veder correre le monoposto di Formula Uno sul circuito di Zandvoort prima del 2021: “Dovremo capire quali saranno le possibilità che ci verranno offerte, ma ora non ritengo probabile che correremo quest’anno. La situazione è quella che è, almeno c’è chiarezza e io rispetto le valutazioni degli esperti.” Il dispiacere lo si può sentire anche attraverso delle semplici parole. Non può essere altrimenti. In vsta di questo grandioso ritorno erano state fatte grandi modifiche al tracciato e finalmente anche Max Verstappen, tra i piloti più talentuosi al momento, avrebbe potuto correre in patria con il proprio caloroso pubblico pronto a far festa.
Purtroppo però le cose a volte non vanno come previsto. La situazione nel mondo si fa sempre più drammatica e l’ex pilota dei Paesi Bassi non può nascondere la sua frustrazione: “Mettere assieme una specie di calendario quest’anno è un compito quasi impossibile. Per noi tenere un Gp è impossibile. Non vogliamo presentare piani vaghi. Vorremmo svolgere l’evento come da programma e qualora sarà possibile saremo pronti ad attivarlo.” Quella di organizzare una manifestazione con pubblico sulle tribune è un progetto a dir poco utopistico. Nelle ultime ore sta circolando anche un’altra idea da parte del Red Bull Ring, ovvero quella di vendere ai fan dei pacchetti che prevedano oltre al biglietto d’ingresso in pista anche dei test medici per certificarne lo stato di salute…
È già molto difficile valutare correttamente la salute di tutto il personale che permetterà ai piloti di disputare la gara, figuriamoci estendere il tutto anche ai tifosi. Si tratterebbe di una mossa molto rischiosa… e Jan Lammers, pur non facendo riferimento a tale ipotesi, in ultima battuta, ha voluto invitare tutti a fare delle scelte ponderate: “È il virus che comanda… Singapore sembrava avere tutto sotto controllo e ora si pente di aver allentato le regole”. Il Paese asiatico era uno dei pochi stati ad aver gestito bene l’emergenza, ma nell’ultima settimana ha registrato molte positività a seguito di un tentativo di riapertura, evidentemente mal gestito…
È un periodo difficile che ci porrà inevitabilmente davanti a delle rinunce. Bisognerà rassegnarsi senza cercare scappatoie. Meglio una restrizione in più che una in meno. Quella che può sembrare una buona idea potrebbe rivelarsi un fallimento totale in poco tempo.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Zandvoort Circuit