Leclerc su Bianchi: “Avrebbe meritato la Ferrari anche più di me”.
Quest’oggi vi proponiamo la seconda parte delle dichiarazioni rilasciate da Charles Leclerc nel corso della videointervista tenuta con i media nel corso di questa settimana (qui trovi la sua opinione in merito al rinnovo del compagno di squadra Sebastian Vettel). Tutti ci troviamo ad attraversare un periodo difficile: stiamo a casa gran parte del tempo, incontriamo pochissime persone e soltanto in quelle rare occasioni in cui usciamo per andare a fare la spesa… Ma per un pilota come è vivere in questa condizione?
Il monegasco ha solamente 22 anni. Lo vediamo spesso intrattenersi sui social e sulle piattaforme di simracing, tuttavia anche per lui le cose non sono facili come può sembrare dall’esterno: “Stiamo vivendo un momento molto strano. Credo che per un pilota il cambiamento sia anche più drastico considerando lo stile di vita che abbiamo di solito, ovvero stare sempre in giro per il mondo. Questo rende ancora più strano per me essere chiuso in un appartamento da diverse settimane. Ho cercato di prendere la cosa come un’occasione per rafforzarmi. Mi sto allenando molto e ho a casa il simulatore che mi serve per tenere allenati i riflessi. Non è come guidare nella realtà, ma è lo strumento che mi consente di avvicinarmi di più a ciò che faccio nella vita reale.”
Allenarsi nel modo corretto è un ‘problema’ a cui tutti i piloti stanno cercando di porre rimedio in questo frangente. Di solito, dopo la pausa invernale vi sono le giornate di test, in cui i driver riprendono pian piano confidenza con le forze G permettendo al corpo di abituarsi nuovamente a quel tipo di stress, purtroppo non simulabile in altro modo. Quando lo stop attuale finirà, i piloti non avranno modo di fare questo importante step. Si ritroveranno di colpo sulla vettura e in poco tempo dovranno essere pronti a disputare qualifiche e gara.
Ecco come Charles immagina il ritorno in pista: “Sarà molto strano. Voglio dire è la prima volta che facciamo una pausa così lunga, almeno noi piloti, e non ci saranno test, andremo subito a disputare prove libere, qualifiche e gara. Sarà molto, molto complicato, ma allo stesso tempo non vedo davvero l’ora che arrivi questo momento! Forse chi riuscirà a ritrovare subito il giusto feeling avrà un vantaggio rispetto a chi impiegherà più tempo… Vedremo”.
Non molto tempo fa, Daniel Ricciardo (pilota Renault) aveva divulgato sui social una serie di proprie opinioni in merito alla carriera di suoi molti colleghi. Tra questi c’era anche un pensiero riguardante Jules Bianchi (deceduto il 17 luglio 2015 a seguito dell’incidente avvenuto a bordo della Marussia durante il Gp del Giappone 2014, il francese faceva parte del Ferrari Driver Academy e con Charles erano molto uniti): “Oramai Jules sarebbe sicuramente stato in una squadra di spicco e vincitore di una gara. Non è come se Jules fosse stato sottovalutato, ma non siamo mai riusciti a vederlo su una macchina di alto livello, quindi forse la gente non ha avuto modo di apprezzarlo quanto avrebbe meritato. In un certo senso, sento che Charles stia percorrendo la stessa strada che avrebbe fatto Jules. È come se Charles fosse la sua versione postdatata.”
Parole che nel corso della videoconferenza sono state riproposte al monegasco della Ferrari, che ha così commentato: “Ho avuto una carriera molto simile a quella di Jules, probabilmente anche perché abbiamo avuto lo stesso manager, Nicolas (Todt, ndr), e la strada percorsa è stata praticamente la stessa. Jules in Formula 1 ha fatto vedere quello che doveva, basti ricordare quello che riuscì a fare nel Gran Premio di Monaco con la Marussia (nel 2014, ndr), ma c’era sicuramente molto di più nel sul futuro. Avrebbe meritato il posto in Ferrari, probabilmente anche più di me, ma purtroppo le cose sono andate diversamente. Sono sicuro che avrebbe mostrato più di quello che sto facendo io, aveva davvero un grande talento”.
Nella seconda parte del mondiale 2014, anche grazie al grande risultato ottenuto a Monaco, si era iniziato a parlare di un possibile passaggio di Jules alla Ferrari (facendo parte della FDA, non sarebbe stato neanche complicato). Molto probabilmente Bianchi avrebbe trascorso il 2015 in un’altra squadra di medio-bassa classifica a farsi le ossa, ma chissà forse il 2016 sarebbe stato l’anno giusto per vederlo in Rosso accanto a Vettel… E ora magari, Jules e Charles si sarebbero ritrovati a condividere assieme quello che era stato il loro sogno sin da piccoli: guidare per la Rossa!
Non sapremo mai chi dei due sarebbe stato il più forte… Ma sarebbe stato davvero bello scoprirlo.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Jules Bianchi – Charles Leclerc