Nuovo regolamento tecnico: si valuta un ulteriore slittamento al 2023
Tempo di scelte difficili in Formula1. Anche se quello che stiamo attraversando può sembrare un ‘banale’ prolungamento della pausa invernale, non è decisamente così. I motori sono spenti, ma le menti ‘girano’ e girano veloci. Si cercano soluzioni. Ieri la Federazione ha reso note le nuove norme relative alle stagioni 2020-2021 (potete trovare qui tutte le modifiche apportate), andando a confermare la decisione iniziale presa riguardo il Dual Axis Steering, che non sarà più considerato legale a partire dal prossimo campionato.
Tuttavia, ancora nulla di concreto in merito alle parti della vettura che i tecnici potranno andare a sviluppare nel corso della prossima pausa invernale. A spiegare i progressi fatti a tal proposito, parlando alla ‘BBC’, è intervenuto Christian Horner (team principal Red Bull): “Stiamo congelando lo sviluppo di alcune parti della macchina. La decisione è già stata presa per quanto riguarda la monoscocca. Il dibattito ora si è spostato sulla sospensione anteriore, sulle parti delle ruote e ciò che è ad esse associato e su alcuni elementi del cambio (riguardo alla trasmissione… dai un’occhiata a ciò che Red Bull e Ferrari hanno scoperto nei confronti della Mercedes)”.
Il britannico si aspetta che venga approvata una limitazione complessiva di oltre il 50%. Questo comporterebbe una riduzione di costi notevole mirata ad aiutare tutte le squadre, non solo le minori: “Lasciando da parte l’aerodinamica, probabilmente il 60% della vettura verrà congelato per questo e il prossimo anno. La stabilità è la cosa principale di cui abbiamo bisogno ora. Avere il 60% del telaio identico per il prossimo anno e mezzo avrà un importante effetto sulla riduzione dei costi, sia per un team come la Williams che per la Red Bull”.
Nonostante questo sia un intervento abbastanza importante, si ritiene che non basti. Proprio Horner, nel corso dell’intervista, rivela un’importante indiscrezione. Gli addetti ai lavori avrebbero già raggiunto un accordo per rinviare l’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici (esordio inizialmente previsto nel 2021) al 2023: “Stiamo anche pensando di ritardare di un ulteriore anno l’introduzione dei nuovi regolamenti. Sembra che ci sia un accordo, ma deve essere ratificato dalla FIA. Questo permetterà di spostare i costi dello sviluppo alla stagione 2022 per il 2023”.
Dichiarazione importante. Si parla già di accordo preliminare raggiunto in attesa di ratificazione. Il campionato 2020 doveva essere l’ultimo anno di quest’era regolamentare, invece sembra proprio ne avremo per almeno altri due anni (tre se si riuscirà a correre quest’anno). Le vetture 2021 saranno sostanzialmente uno sviluppo di quelle 2020, ma non avendo visto l’effettivo potenziale delle squadre, non possiamo dire se effettivamente possa portare ad avere un campionato ‘noioso’ o più combattuto.
Negli ultimi anni, abbiamo visto Ross Brawn (direttore generale sportivo della F1) insistere duramente sull’introduzione dei nuovi regolamenti, secondo lui la medicina per riportare lo spettacolo in Formula1, con le squadre che in diverse occasioni hanno invece invocato più stabilità regolamentare.
Questa potrebbe essere l’occasione per i team di dimostrare che congelare i regolamenti, alla lunga, paga… Ma, ne riparleremo a tempo debito.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: F1 – Red Bull