Todt e il nuovo accordo all’orizzonte…
Il cartello dei lavori in corso è appeso oramai da tempo. Ci stanno provando con tutte le forze, federazione internazionale e governance della Formula Uno, a mettere in piedi uno spettacolo per salvare la baracca. Si perché se non si corre va tutto a rotoli. Garantire un calendario da 15-18 gare diventa la priorità per salvare la stagione. Intercettato dai microfoni del settimanale francese Le Point, il presidente in carica della FIA Jean Todt fa il punto generale dell’attuale situazione, mettendo in luce le papabili soluzioni.
“In questa stagione c’erano 22 Gran Premi, dei quali due sono già stati cancellati: Monaco e Australia. Spero che saremo in grado di far disputare 15/18 gare delle 20 rimanenti. Stiamo studiando con il promotore di Formula Uno e gli organizzatori nazionali le date di un nuovo calendario. Mentre parlo, crediamo che le corse potrebbero riprendere – forse a porte chiuse – a luglio. Per una gara di F1, una rigorosa porta chiusa richiede la presenza di 1500-2000 persone. Resta da definire i luoghi di queste gare. Non è escluso che alcuni promotori nazionali organizzino due Gran Premi”
L’occasione per cambiare le cose è ghiotta. Questa pandemia mondiale apre scenari importanti sui quali bisogna ragionare, riorganizzando il piano economico della categoria.
“Voglio avviare un nuovo accordo per il motorsport. La Formula Uno rimane l’apice delle corse automobilistiche. Non sono preoccupato per la sua sostenibilità, ma piuttosto per le sue derive finanziarie. Pertanto limiteremo i budget al fine di ridurre le differenze tra i team “poveri” e quelli “ricchi”. Avevamo già iniziato le discussioni prima della crisi, ma ne approfitteremo per andare oltre. Sarà efficace dal 2021.”
Autore: Giuliano Duchessa – @giulyfunoat
Foto: Formula Uno