lunedì, Novembre 18, 2024

Vettel e le dodici milioni di ragioni per restare in Ferrari

Il grande puzzle del mercato piloti va componendosi giorno dopo giorno. Lewis Hamilton, poche ore fa, ha ancora una volta chiarito, con un tweet poi misteriosamente rimosso, la sua volontà di rimanere in quel di Brackey. L’ulteriore messaggio è arrivato dopo una serie di indizi ed esternazioni che ormai fanno ritenere che l’accordo sia praticamente solo da formalizzare (leggi qui). Resta, al momento, una sola questione da definire ed è quella relativa alla posizione di Sebastian Vettel a cui restano ben poche alternative oltre alla permanenza in Ferrari. Le discussioni tra le parti vanno avanti ormai da mesi, ma un’intesa non è stata ancora trovata. Oggi si registra un passaggio chiave in questa concitata trattativa. Binotto avrebbe fatto un passo decisivo nei confronti del tedesco offrendo un rinnovo a cifre notevolmente ridotte.

Vettel e le dodici milioni di ragioni per restare in Ferrari
La Ferrari SF1000 di Sebastian Vettel

Il primo colpo non è andato bersaglio. Stando alle indiscrezioni pubblicate da La Gazzetta dello Sport, pare che Sebastian Vettel abbia rispedito al mittente la formale offerta fatta pervenire dalla Ferrari. Il contratto proposto, in effetti, non è proprio dei più vantaggiosi. Sia da un punto di vista economico sia sul frangente della durata. 12 milioni a stagione a fronte degli oltre 30 attuali. Accordo che sarebbe basato sul singolo anno senza nemmeno uno straccio di opzione per un secondo da esercitare per la stagione 2022, quella della grande rivoluzione tecnica. Il tedesco non ne farebbe nemmeno una questione di soldi. E’ arrivato alla consapevolezza che strappare condizioni pari a quelle odierne sia impossibile. Sia per questioni sportive (negli ultimi due anni tutti s’aspettavano qualcosa di più) che anagrafiche. Vettel punterebbe almeno ad un legame di due anni. Un lasso di tempo che gli permetterebbe di sparare una cartuccia anche quando la F1 sarà totalmente diversa da quella attuale col relativo stravolgimento dei valori in campo. Che potrebbe verificarsi. Il tira e molla, dunque, va avanti. Ma la posizione dell’ex Red Bull è tutt’altro che di chiusura. La volontà di giungere ad un accordo è totale.

Perchè? Semplice: al momento l’opzione Ferrari è la migliore che Seb ha sul tavolo. Le porte della Red Bull e della Mercedes, le scuderie che realisticamente si giocheranno i campionati nei prossimi anni, sono chiuse. Gli anglo-austriaci hanno blindato Verstappen e al suo fianco non metteranno mai un top driver (chiedere conto a Ricciardo). In Mercedes, accanto al plurititolato Hamilton, si fa largo l’opzione George Russell che Toto Wolff sta coltivando come una pianta di fragole che presto sboccerà in maturi e succosi frutti. A Vettel non resta che la Rossa per competere ad alti livelli. Perché le alternativa, nel breve periodo, rappresenterebbero un declassamento tecnico. Nonché economico. Perché all’orizzonte si vedono ben poche squadre che hanno la forza – e la voglia – di piazzare sul tavolo una cifra mostruosa come quella che offre la Ferrari. Specie in un periodo di crisi nel quale la Formula Uno si interroga sul proprio futuro.

Naturalmente permanere a Maranello contempla dei pro e dei contro. Un’analisi costi – benefici che il tedesco di Heppenheim sta attentamente facendo in questo giorni di stop dell’attività sportiva. Sicuramente Vettel ha dalla sua i tifosi che ne apprezzano l’amore incondizionato per il Cavallino. Ancora, la conoscenza del squadra e delle procedure di lavoro rappresentano dei bonus che pesano nell’orientare il giudizio del quattro volte iridato. Non ultimo fattore positivo è la possibilità di lottare ad armi pari senza partire, a priori, con un contratto da seconda guida. Binotto, sul tema, è chiaro: è la pista a decidere le gerarchie che verranno eventualmente stabilite a campionato in corso.

Di converso c’è un qualcosa che potrebbe frenare gli entusiasmi di Vettel. E questo qualcosa si chiama Charles Leclerc. La Ferrari ha puntato forte sul talento monegasco che è stato blindato, dopo appena dodici mesi, con un contratto fino al 2024. Una situazione che stride con quella di Seb che è alle prese con un faticoso e non scontato rinnovo. Ancora, al di là delle frasi di circostanza e del buonismo aziendalistico che si propaga in ogni intervista resa dai protagonisti, il rapporto tra i due galli non è idilliaco. Specie dopo alcuni episodi chiave verificatisi durante la stagione 2019 e che qualche ferita aperta l’hanno lasciata. Questo è un fattore che Vettel considera e che potrebbe pesare.

Vettel e le dodici milioni di ragioni per restare in Ferrari
Charles Leclerc e Sebastian Vettel

Un matrimonio si fa in due. La Ferrari, come è naturale che sia, darà del tempo al suo pilota di valutare attentamente la proposta. E probabilmente rilancerà sulla cifra. Ma a Maranello hanno di sicuro una strategia d’uscita. Anzi più d’una. In caso di un mancato accordo sono tre i nomi che circolano per il dopo Vettel: Carlos Sainz reduce da un campionato 2019 maiuscolo, Daniel Ricciardo non troppo soddisfatto di una Renault in difficoltà e la soluzione interna – sicuramente meno rischiosa – che risponde al nome di Antonio Giovinazzi che accetterebbe abbastanza di buon grado un ruolo da comprimario accanto a Leclerc che diverrebbe la stella indiscussa della gloriosa scuderia italiana. Ferrari e Vettel discuteranno ancora nei prossimi giorni, ma una decisione non dovrebbe tardare a giungere. Il campionato 2020 della Rossa potrebbe iniziare con la line-up 2021 già composta.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto:
Alessandro Arcari@berrageizf1
Ferrari

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