Vettel: totale fiducia nella Ferrari
Sebastian Vettel è stato protagonista di una lunga video-intervista concessa ai rappresentanti dei media internazionali. Molti i temi trattati. Noi vi riportiamo le parti che abbiamo ritenuto di maggior interesse (fonte delle dichiarazioni ‘Motorsport.com’) e che pensiamo possano maggiormente aiutarci a capire come Sebastian, la Ferrari e più in generale, il mondo della Formula 1 si stiano attrezzando per superare questo momento critico. Il tutto dall’ottimo punto di vista del quattro volte campione del mondo. Un pilota con un bagaglio di esperienza importante che di certo non ha per nulla preso sottogamba l’attuale situazione globale.
Competitività della SF1000
Una delle prime domande a cui Sebastian si è trovato a rispondere è quella relativa alle performance della SF1000. La SF90 lo scorso anno, dopo aver brillato nei test di Barcellona, è stata un vero e proprio buco nell’acqua, mentre a febbraio la nuova Ferrari si è mossa un po’ più nell’ombra lasciando diversi punti interrogativi a cui solo l’inizio della stagione potrà effettivamente rispondere. Nel frattempo però ecco quali sono state le sensazioni raccolte dal tedesco nella sei giorni di test: “Credo che abbiamo fatto dei passi avanti rispetto alla macchina dello scorso anno, abbiamo identificato quali erano i punti deboli e ho avuto subito un feeling migliore.”
“Lo scorso anno i problemi sono comparsi in Australia. Inizialmente abbiamo creduto che fossero le condizioni di Melbourne ad averci penalizzati, ma poco dopo abbiamo capito che c’era un problema, e gara dopo gara tutto è diventato sempre più chiaro. Anche Charles poco dopo ha potuto identificarlo. Dunque sapevamo su cosa avremmo dovuto lavorare per realizzare la monoposto 2020. Allo stesso tempo però nei test di Barcellona abbiamo visto che i tempi sul giro non arrivano con la stessa facilità dei nostri avversari e questo non ci ha ovviamente collocato nel ruolo di favoriti. Confermo di essere più a mio agio, ma in termini di competitività non siamo dove vogliamo e sapremo qualcosa in più solo quando torneremo in pista.”
La domanda che si fanno tutti adesso è: ‘ma non si potrebbe sfruttare questo periodo di stop per intervenire sui difetti emersi in Spagna così da farsi trovare pronti una volta che inizierà il campionato?’ Sebastian si è detto fiducioso: “Al momento è tutto bloccato, le fabbriche sono chiuse e per buone ragioni. La testa degli ingegneri però è sempre accesa, quindi qualsiasi idea può sempre essere valutata, ed appena si tornerà operativi si potrà trasferire il tutto sulla monoposto. Si possono ovviamente fare dei progressi, ma al momento dobbiamo attendere”.
Taglio dello stipendio
Tema d’attualità. La stragrande maggioranza delle notizie in uscita in questi giorni riguarda il budget cap e la riduzione degli stipendi. Il tedesco però è apparso molto riservato a tal proposito. Preferisce non entrare nei dettagli anche se lascia intendere che se il team avrà bisogno di aiuto non si tirerà certo indietro: “Parlo regolarmente con Mattia (Binotto, ndr) e questo argomento è emerso nelle nostre conversazioni. Qualunque sarà la decisione, verrà presa tra me e il team, ho sempre taciuto questo genere di cose. Non voglio usare queste circostanze a favore della mia immagine pubblica. So cosa ho fatto in passato e le cose che voglio fare in futuro. Sono scelte che condivido solo con poche persone.”
Prima di quantificare l’entità della riduzione il pilota però vuole capire anche quanto effettivamente la squadra necessiterà delle sue mansioni: “Oggi non possiamo prevedere che stagione avremo, se disputeremo 5, 10 o 15 gare, o magari nessuna. Quindi, penso che dovremo aspettare e vedere cosa accadrà e che tipo di stagione avremo”.
Possibilità di rinnovo con Ferrari
Il contratto di Sebastian, come quello di molti suoi colleghi, scadrà al termine del 2020. Questo perché con l’introduzione dei nuovi regolamenti (inizialmente prevista nel 2021) tutti avevano preferito garantirsi la possibilità di svincolarsi dalle proprie squadre per trovare spazio in un team più appetibile. Ora però lo stop e il rinvio delle norme al 2022 hanno inevitabilmente causato un blocco nelle trattative tra le parti in vista del futuro. Squadre e piloti saranno in un certo senso chiamati ad effettuare una scelta al buio senza conoscere effettivamente, se vogliamo, quali siano le reali potenzialità della controparte.
Dovranno decidere con il ‘cuore’ più che con la mente e Vettel sembra proprio che abbia già fatto la sua scelta: “A quando la decisione sul futuro? Dipenderà da quando avremo la prima gara. Uno degli aspetti chiave in questo momento è di essere pazienti. Ovviamente c’è la possibilità che si possa prendere una decisione in anticipo rispetto alla prima gara, visto che non ci sarà alcuna gara prima di giugno o, addirittura, luglio. Se mi piacerebbe restare in Ferrari? Sì, penso di averlo fatto presente già alla presentazione della nuova monoposto e in Australia”.
Rinvio nuove regole al 2022
Successivamente al pilota è stato chiesto se sia felice che l’introduzione dei nuovi regolamenti abbiano subito un ritardo di 12 mesi, oppure se avrebbe preferito cimentarsi il prima possibile con la nuova era di monoposto: “In un certo senso ero molto eccitato all’arrivo delle nuove vetture nel 2021, ma ora penso che sarà bello restare alle auto attuali. Penso che siano un po’ più veloci. Credo sia stata una decisione giusta mantenere i regolamenti di quest’anno e rimandare.” Ritornando un attimo sul discorso rinnovo il pilota ha voluto precisare che: “Tutto questo non avrà alcun impatto sulla decisione che sto prendendo per il futuro”.
Accordo power unit FIA-Ferrari
Controverso l’argomento politico, che Vettel provvede intelligentemente a scartare con nonchalance: “Non conosco gli ultimi sviluppi in merito alla questione: da quello che so credo che sia abbastanza chiaro. Ferrari e FIA hanno trovato un accordo per affrontare e risolvere il problema. Credo che tutti ci fidiamo della FIA e della loro capacità di garantire che nessuna squadra operi al di fuori dei regolamenti. Se così fosse stato, saremmo stati squalificati.” Breve e diretto.
I media, a questo punto, hanno provato a provocare il tedesco tirando fuori l’argomento DAS. Il tedesco però in questo caso stupisce, perché appare convinto che la Ferrari possa avere delle soluzioni (nascoste all’occhio degli osservatori) che potrebbero addirittura essere migliori. O almeno è questo che Seb si augura: “Non sono convinto che sia un dispositivo in grado di aiutarti a vincere dei Gp. Si tratta di un’innovazione intelligente, quindi è senz’altro una buona idea. Ma anche noi abbiamo delle nostre idee sulla macchina, e spero che quando la stagione inizierà possano dimostrare di essere in grado di fare la differenza”.
Possibilità di correre a porte chiuse
Infine, l’ultimo argomento riguarda l’inizio della stagione 2020. Le ultime notizie parlano di un avvio che avverrà sicuramente a porte chiuse. Come pilota, Vettel non può dirsi felice di questa soluzione, ma sa che una ripartenza, a prescindere dalle modalità con cui essa avvenga, sia un fatto positivo. Non solo per la categoria, ma per il mondo intero: “Credo che a nessuno piaccia correre di fronte a delle tribune vuote, non è ciò a cui siamo abituati, ma d’altra parte l’interrogativo oggi è capire quando sarà il momento giusto per ricominciare a correre.”
“Tutti noi vorremmo tornare il prima possibile alla normalità. Non solo per il bene della Formula 1, ma penso per il bene di tutti, in tutto il mondo. Penso che si potrebbe iniziare anche a porte chiuse, magari per un paio di gare. Sarebbe un buon compromesso rispetto a ciò a cui siamo abituati. Tuttavia mi auguro che non duri troppo, perché alla fine vogliamo correre nel modo che conosciamo: davanti alle grandi folle e alle tribune piene per un’atmosfera unica”.
“Posso confermarvi che amo ancora correre e mi manca molto. La prima settimana di stop è stata piacevole, è stato bello fare una pausa, ma ora è meno divertente immaginare che ci siano ancora diverse settimane in questa situazione, perché inizi a pensare alle corse che perdi e alla fine il desiderio maggiore è quello di tornare in macchina“.
Cosa possiamo dire al termine di questa lunga intervista? Sicuramente abbiamo visto come Vettel abbia ancora estrema fiducia nel progetto Ferrari: sul recupero della performance con la SF1000, sul fronte power unit, l’appoggio al team sul taglio degli stipendi e quella voglia di continuare a vestire di Rosso… Non è cosa da poco. A volte lo si dà per scontato. Ma non tutti, dopo 5 anni di sogni infranti, avrebbero la forza di affrontare i giornalisti con questo spirito… E di esempi ce ne sono.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1