domenica, Dicembre 22, 2024

Bottas ci crede: “Il mio obiettivo è vincere il mondiale”

Provate a fare un giochino: domandate ad un qualsiasi appassionato di Formula Uno quale potrebbe essere il campione del mondo 2020 e registrate in quanti risponderanno Valtteri Bottas. Ho posto questo quesito ai conoscenti più prossimi e i nomi emersi sono i soliti: Hamilton, Verstappen, Leclerc. Ma anche Vettel che comunque non risulta tra i più gettonati dopo un paio di anni in leggero appannamento. Nessuno ha invece speso una parola di fiducia per Gualtiero da Nastola che, negli ultimi trentasei mesi, al massimo è giunto secondo nella classifica generale. Ma con un distacco di quasi 100 punti dal più blasonato compagno di squadra. Eppure Bottas è un tipo che non si dà per vinto. Soprattutto quando c’è da manifestare la determinazione a conquistare il bottino grosso. Non è la prima volta che il “77” fa vere e proprie dichiarazioni di guerra che poi non hanno avuto riscontro in pista. Ma il 2020, a causa della pandemia di Coronavirus, sarà un anno anomalo che produrrà un calendario irrituale. E si sa che quando le cose deviano dagli standard può uscire, per usare un’espressione calcistica, la classica “macchia”.

Bottas ci crede: “Il mio obiettivo è vincere il mondiale”
Valtteri Bottas in azione con la Mercedes W11

L’ex Williams è stato protagonista dell’ultima puntata di “Deep Dive”, la serie che, con cadenza settimanale, dà spazio ai protagonisti del mondo Mercedes. Quello che ha parlato è stato un Bottas determinato, carico, pronto a lanciarsi nella sfida per scippare lo scettro del migliore al suo collega d’ufficio. “Quando non puoi fare determinate cose apprezzi di più ciò che facevi. E’ un peccato, ma sono certo che impareremo molto da questo periodo. Le persone, in questi mesi, hanno immaginato di poter svolgere determinate attività che per forza di cose sono state negate. Quando torneremo alla normalità tutto avrà un sapore diverso, migliore”.

Naturalmente il finlandese non poteva non esordire discutendo del periodo storico che stiamo attraversando. Ma subito dopo il ragionamento si sposta sulla Formula Uno. E qui emerge forte la risolutezza dell’alfiere della Stella a Tre Punte che intende prendersi un posto al sole: “Voglio continuare a correre per molti anni e raggiungere i miei obiettivi. La F1 mi manca tantissimo. Sin da bambino mi sono prefissato l’obiettivo di diventare campione del mondo. Non ho raggiunto ancora questo target e questa cosa mi spinge ad andare avanti e a pensare di fare sempre meglio. Cerco di migliorarmi di anno in anno – ha aggiunto – e sono conscio che ci sono alti e bassi. Ma proprio questi bassi devono essere trasformati in stimoli, devono diventare dei punti di forza”.

Non vedo l’ora di ritornare a guidare. Insieme al team abbiamo trovato la strada giusta, anche in termini di guida. Quella che dovrebbe iniziare in Austria sarà una stagione particolare. Bisognerà immediatamente andare a pieno regime – ha proseguito un Bottas consapevole di non potersi permettere distrazioni – perché non sappiamo ancora quante gare faremo. La stagione potrebbe essere più corta e passi falsi non ci sono concessi. Devo contare su ogni singolo Gran Premio e trovare quel ritmo di guida efficace sin da subito. Devo essere pronto a saltare in macchina ogni volta che sarà necessario. Sarà un campionato anomalo, strano”.

Bottas ci crede: “Il mio obiettivo è vincere il mondiale”
Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, alfieri della Mercedes AMG

Il finnico prova quindi a caricare se stesso in vista di una stagione che potrebbe essere decisiva anche in chiave rinnovo contrattuale. Il legame con il team anglo-tedesco scade a fine 2020 e l’ombra di George Russell si allunga sinistra e minacciosa. L’inglese è uomo Mercedes, è un pupillo di Toto Wolff e potrebbe effettivamente prendersi il sedile di Bottas diventando il futuro cardine di un team che sta per rinnovare il contratto di Lewis Hamilton. Il “77” è chiamato allo scatto decisivo. E iniziare bene il campionato potrebbe sparigliare le gerarchie che appaiono sedimentate. Il calendario potrebbe offrire, all’esordio, un doppio appuntamento austriaco. Un chance inattesa per il finlandese che si è sempre esaltato tra i boschi della Stiria e che potrebbe sfruttare un’occasione irripetibile per incamerare un piccolo vantaggio sulla concorrenza. Uno slancio da confermare nel prosieguo della stagione senza cadere in quei momenti morti che spesso hanno caratterizzato la sua carriera. E’ questo il frangente sul quale Bottas deve lavorare in maniera decisa, accurata, risolutiva. Un mondiale è una corsa a tappe. Valtteri, finora, ha dimostrato di essere un uomo da singoli appuntamenti. Riuscirà a trasformarsi da Gianni Bugno in Miguel Indurain?

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: Mercedes

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