Brawn: “Budget cap di 145 milioni nel 2021 e nuovi regolamenti nel 2022”
Manca poco oramai. Le discussioni tra i vertici della categoria e i responsabili dei team non hanno mai cessato in questo periodo e stanno andando avanti ad oltranza, ma dovremmo esserci. Almeno questo è ciò che traspare dalla dichiarazione di Ross Brawn (direttore generale sportivo della classe regina del motorsport) rilasciata a ‘Sky Sports UK’ al termine dell’incontro avvenuto nella giornata di ieri esclusivamente tra i dirigenti FIA e Formula Uno (senza team). Di seguito gli argomenti trattati nell’intervista.
Budget cap di 145 milioni nel 2021
La prima importante decisione sembra essere stata presa. Per il prossimo anno le squadre si dovranno sfidare senza superare un tetto di spesa massimo di 145 milioni di dollari (ma possono spendere anche meno volendo, leggi qui). Le consultazioni sono alle ultimissime fasi, ma Brawn predica calma, servirà ancora del tempo per conoscere tutti i particolari: “I dettagli dell’incontro saranno comunicati alle squadre nei prossimi giorni. Ci sono stati molti incontri e credo che ora siamo alle ultimissime fasi. Tutto sarà chiaro a breve. Gli obiettivi iniziali del budget cap erano di avere una griglia più competitiva. Ora però, con la situazione attuale, la sostenibilità economica della F1 penso debba essere la priorità.”
“Il messaggio è chiaro, dobbiamo tagliare i costi. Abbiamo iniziato da 175 milioni di dollari. È stata una lunga battaglia per arrivarci. Ma, per far fronte alla crisi attuale abbiamo dovuto ulteriormente abbassare. Partiremo da 145 milioni di dollari. La discussione ora si è spostata su un altro fronte, ovvero: quanto ancora possiamo scendere nei prossimi anni?” Un traguardo importante. Ok, le squadre non erano presenti all’incontro di ieri, ma nelle settimane precedenti ricordiamo quanto il dibattito fosse animato (leggi qui per la cronologia).
Per il futuro c’è chi vorrebbe mantenere questo livello per alcuni anni prima di scendere ulteriormente (‘coalizione’ capitanata dalla Ferrari, alla quale potrebbe aver aderito anche Racing Point), e chi invece vorrebbe scendere a 130 se non vicino ai 100 milioni. Ma questo si vedrà. Una volta raggiunto l’accordo per il 2021, i vertici potrebbero anche decidere di prendersi una pausa prima di parlare del 2022/2023. Presto sapremo.
Distribuzione più equa dei premi
Da quanto emerso ieri, nel corso dei recenti colloqui si sarebbe parlato anche del rinnovo del ‘Patto della Concordia’ (ricordiamo in scadenza al termine di quest’anno). Dopo aver ottenuto dalle squadre il consenso all’introduzione del budget cap, ora si discuterà affinché possa esserci un ulteriore livellamento: “Penso che ci sarà una suddivisione dei premi molto più equo nel nuovo accordo (Patto della Concordia). Stiamo cercando di bilanciare le cose in tutte le direzioni: abbiamo ridotto la quantità di denaro che potrà essere spesa in F1, e ora cercheremo di migliorare la distribuzione del montepremi in modo più equo tra le squadre.”
L’obiettivo di tutto ciò è sempre e soltanto uno, rendere la griglia più compatta e permettere a tutti di godere di buona salute: “Una buona squadra di centro gruppo dovrebbe essere in grado di conquistare un podio, magari una vittoria, e dovrebbe realizzare un piccolo profitto. E se riusciremo a raggiungere questo traguardo, allora avremo un futuro molto sostenibile”. Futuro che ora dipende in gran parte dalla situazione che tutto il mondo si trova ad attraversare.
Non è ammesso perdere dei partecipanti. Tuttavia nella riuscita di quello che al momento viene visto come un ambizioso progetto, determinante sarà il numero di gare che si sarà riusciti a disputare al termine di questa stagione: “Se perdiamo alcune squadre in questo periodo, sarà una tragedia. Dovremo guardare a come si presenta il calendario finale e prendere atto delle entrate che i team avranno per il resto della stagione. Successivamente ci siederemo assieme e vedremo di trovare un modo per assicurarci che tutti possano continuare a far parte di questo viaggio”.
Nuovi regolamenti tecnici nel 2022
A margine del processo finanziario, è stato anche valutato di far slittare l’introduzione dei tanto attesi regolamenti tecnici (previsti inizialmente per il 2021) al 2022. Tuttavia nel corso degli incontri qualcuno aveva cercato di spostare la data ancora più in avanti. Perché? In poche parole: troppi cambiamenti in poco tempo. I team dovranno riorganizzare il lavoro all’interno delle proprie fabbriche, causa budget cap e unire questo con lo studio di un nuovo progetto, ad alcuni dà qualche preoccupazione.
Tuttavia, Brawn su questo è stato categorico: “Arriverà sicuramente nel 2022.” Per il direttore generale sportivo della categoria non basterà aver sistemato le finanze dei team per avere uno sport più competitivo. Per questo è importante che anche i regolamenti tecnici vedano la luce il prima possibile: “Con le vetture che abbiamo ora, che sono molto complesse, più si spende e più si va forte. Vogliamo ancora che le grandi squadre vincano, ma dobbiamo mantenere l’integrità della F1. È uno sport, e come tale devono vincere i migliori. Quello che intendiamo fare è aumentare la competitività di tutti. E lo faremo attraverso i nuovi regolamenti, con queste nuove vetture.”
Come sempre, al termine di questi processi decisionali, si sentono sempre gran belle parole. Sembra che tutti i pezzi si siano finalmente incastrati o che siano pronti per essere messi al proprio posto. Tuttavia, bisognerà attendere la pubblicazione di tutti i dettagli per poter fare una prima valutazione e avere dei riscontri da parte dei responsabili dei team… Qualcosa fa pensare che non tutti ne usciranno entusiasti.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno
